image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Paolo vs Sorrentino a Venezia su Israele? "Il genocidio c'è, ma non firmo appelli". Hanno tutti ragione?

  • di Irene Natali Irene Natali

  • Foto: Ansa

28 agosto 2025

Paolo vs Sorrentino a Venezia su Israele? "Il genocidio c'è, ma non firmo appelli". Hanno tutti ragione?
Gaza si o Gaza no alla Mostra del Cinema di Venezia? Dopo le polemiche, Paolo Sorrentino risponde e dice che sì, il genocidio c'è ed è innegabile. Però non firma nemmeno per Venice4Palestine, ecco perché

Foto: Ansa

di Irene Natali Irene Natali

Non ha firmato l'appello del collettivo di Venice4Palestine, ma non ha problemi a parlare di genocidio a Gaza. Nonostante il suo film verrà distribuito da Mubi, piattaforma finanziata da una società israeliana.
Paolo Sorrentino, in concorso a Venezia con il film La Grazia, si è espresso infatti senza mezzi termini: se la questione è dire che a Gaza è in atto un genocidio, nessun problema. È invece sull'associazione degli artisti, che il regista nutre perplessità: o meglio, sulle rivendicazioni. Il motivo? Il cinema deve accogliere, non escludere.

Paolo Sorrentino red carpet Festival di Venezia 2025
Paolo Sorrentino sul red carpet di Venezia Ansa

Ai microfoni di Sky Tg24, Paolo Sorrentino non usa mezzi termini: “Se mi si invita a riconoscere che è in corso un genocidio, la risposta è assolutamente si”. “Questo è uno di quei casi -ha aggiunto- in cui è proprio evidente quello che sta succedendo, non c'è tanto da stare a discutere: i fatti sono evidenti, le testimonianze di istituzioni assolutamente affidabili sono riscontrabili, quindi, se la domanda è riconoscere che è in corso un genocidio, la mia risposta è si”.
A questo punto però, subentra un distinguo: “Se poi invece si scivola dentro, appunto, un'emotività che ti porta a chiedere di censurare o di boicottare, allora in questo caso faccio un passo indietro e sono meno propenso. Anzi, non sono per niente propenso a censurare nessuno”. Soprattutto in un luogo come il Festival di Venezia, espressione dell'arte: “Il cinema è fatto di tante voci, è un luogo che invece deve accogliere chiunque, anche quelli che sostengono le posizioni più scomode e ai nostri occhi più irritanti”. 
Niente di diverso da quanto dichiarato in un'intervista al Fatto, in cui ha spiegato il motivo per cui non è tra i firmatari di Venice 4 Palestine: "Ho imparato che agli appelli promossi dagli artisti, bisogna sempre pensarci due volte prima di firmare", perché gli artisti hanno a che fare con la fantasia, sono emotivi ed ingenui, anche un po' infantili: caratteristiche meravigliose quando c'è da creare un film, ma "meno efficaci quando si tratta di raccontare l'alta politica". 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Sky tg24 (@skytg24)

Per chi in questi giorni avesse vissuto sotto una roccia, a Venezia la polemica era iniziata già prima di arrivare al Lido. Una lettera firmata da 1500 artisti sotto il nome del collettivo Venice4 Palestine, aveva condannato la partecipazione di Gal Gadot e Gerard Butler, in quanto ritenuti vicini alle azioni del governo israeliano. I due attori hanno poi deciso di non partecipare, ma non è finita qui; appena inaugurata la Mostra del Cinema, la polemica ha investito Emanuela Fanelli. La conduttrice del Festival ha dichiarato che non avrebbe parlato di Gaza, perché a farlo ingioiellata sul palco si sarebbe sentita a disagio, e anche perché non ne ha le competenze: è partito subito il dibattito social.
Si è ritrovato in mezzo anche Paolo Sorrentino, com'era inevitabile: dapprima, in conferenza stampa, Sorrentino ha demandato la risposta ai rappresentanti di Mubi, per poi chiarire in occasione dell'intervista a Sky.  Il regista partenopeo aveva parlato di genocidio al Festival di Sarajevo, ma farlo a Venezia è diverso: perché il suo film verrà distribuito proprio grazie a soldi israeliani, perché la platea è internazionale. Di certo Sorrentino ha la forza e il peso per potersi permettere un simile presa di posizione, tant'è che in conferenza la domanda gli è arrivata da un giornalista straniero: gli va comunque dato atto di non aver svicolato la questione. Gli va anche dato atto di non essersi voluto inserire a tutti i costi nella lista dei "buoni" aderendo a Venice 4 Palestine: riuscendo probabilmente a inimicarsi sia i pro Pal che i distributori israelini, oltretutto senza nemmeno avere dubbi sul genocidio.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Venezia PRO PAL! Ci voleva un giornalista straniero per mettere in imbarazzo Sorrentino sui legami tra soldi israeliani e il suo film "La Grazia"?

di Redazione MOW Redazione MOW

Andare a fondi

Venezia PRO PAL! Ci voleva un giornalista straniero per mettere in imbarazzo Sorrentino sui legami tra soldi israeliani e il suo film "La Grazia"?

MA CHE CINEMA È? NOBEL PER LA CENSURA al Festival di Venezia? Marco Travaglio sul caso Gal Gadot e Gerald Butler distrugge attori e registi pro Palestina: "Illiberale, che c'entra Netanyahu con una rassegna di film"

di Irene Natali Irene Natali

anzi, oscar

MA CHE CINEMA È? NOBEL PER LA CENSURA al Festival di Venezia? Marco Travaglio sul caso Gal Gadot e Gerald Butler distrugge attori e registi pro Palestina: "Illiberale, che c'entra Netanyahu con una rassegna di film"

CHE SCAZZO SU GAZA! L'avete visto Marco Santini (GialappaShow) che litiga con uno spettatore? “Che caz*o dici su Hamas?”

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Botte verbali

CHE SCAZZO SU GAZA! L'avete visto Marco Santini (GialappaShow) che litiga con uno spettatore? “Che caz*o dici su Hamas?”

Tag

  • gaza
  • Festival di Venezia
  • Paolo Sorrentino
  • Cinema
  • Festival del Cinema

Top Stories

  • La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari

    di Riccardo Canaletti

    La strana storia dalla società delle pulizie del Teatro San Carlo che si fa pagare meno per vincere il bando, ma da mesi chiede migliaia di euro di straordinari
  • I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata

    di Ottavio Cappellani

    I libri scritti con l'IA invaderanno le classifiche e stermineranno i produttori di Bestseller. È così che la Scrittura, quella vera, vincerà. L'ho fatto e vi racconto com'è andata
  • La discesa infelice di Amadeus: da re della discografia e di Sanremo a La Corrida sul Nove (che nessuno considera veramente)

    di Irene Natali

    La discesa infelice di Amadeus: da re della discografia e di Sanremo a La Corrida sul Nove (che nessuno considera veramente)
  • “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta

    di Riccardo Canaletti

    “Sono entrata da padrona, non uscirò da cameriera”, indovinate chi lo ha detto? Al Teatro San Carlo sono partite le ispezioni ministeriali e ora Macciardi potrebbe cancellare le nomine al centro dell’inchiesta
  • In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”

    di Fulvio Abbate

    In risposta a Chiara Valerio che commenta Pasolini: cara, Pier Paolo non era un'eroina da Pride tra Lady Oscar e Occhi di gatto. Né un simbolo come il tuo “dentifricio gay”
  • Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance

    di Riccardo Canaletti

    Frankenstein su Netflix? Il vero mostro è la durata: i “grandi” film evento sono diventati noiosi e Jacob Elordi travestito da mostro sembra il protagonista di un romance

di Irene Natali Irene Natali

Foto:

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Le recensioni più fighe dei film a Venezia sono di Zerocalcare. La Grazia di Sorrentino? “Il dialogo con la moglie morta mi ha rotto il caz*o”. E su Les Immortelles…

di Giulia Ciriaci

Le recensioni più fighe dei film a Venezia sono di Zerocalcare. La Grazia di Sorrentino? “Il dialogo con la moglie morta mi ha rotto il caz*o”. E su Les Immortelles…
Next Next

Le recensioni più fighe dei film a Venezia sono di Zerocalcare....

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy