Dopo Vittorio Sgarbi, sul licenziamento di Morgan da X Factor parla anche Pino Strabioli, regista, autore teatrale e televisivo, nonché conduttore che ha lavorato a stretto contatto con il cantautore per il programma StraMorgan sulla Rai. Lui non solo non è d'accordo con la decisione che è stata presa da Sky e Freemantle, ma sottolinea come il problema sia il fatto che “continuiamo sempre a non saperlo leggere Morgan, siamo ostinati nel non voler andare oltre, non raccogliamo il suo pensiero”. Secondo Strabioli “siamo tornati a vedere X Factor anche e soprattutto grazie a Morgan”, format che ultimamente, se ci pensiamo, era noto solo per i suoi ascolti così bassi. Quando gli abbiamo chiesto se secondo lui ci potesse essere stato una sorta di ammutinamento da parte degli altri giudici ha risposto che “sarebbe una piccolezza e una miseria" e che "a me sembra troppo facile sparare sempre e solo su Morgan, ma ce ne sono molti altri di bersagli, più subdoli e meno coraggiosi”. E sul ritorno in Rai…
Pino Strabioli, cosa ne pensa del licenziamento di Morgan da X Factor?
Io ho seguito poco X Factor perché sono in teatro, ma ho seguito tutte le varie cose che riguardavano Morgan. La mia difesa va sempre riferita all'uomo, nel senso che continuiamo sempre, secondo me, a non saperlo leggere Morgan, siamo ostinati nel non voler andare oltre, non raccogliamo il pensiero di Morgan.
Perché secondo lei continuano a chiamarlo in tv?
Perché Morgan ha funzionato sempre moltissimo. X Factor aveva ottimi risultati quando c'era lui e mi sembra che quest'anno, anche grazie a Morgan, si sia parlato molto del programma. Se siamo tornati a vedere il reality musicale è anche e soprattutto grazie a lui. Morgan è uno che la musica la conosce, la vive, la soffre e la comunica. Io ho fatto con lui quelle quattro puntate di StraMorgan, in cui lo ho proprio scoperto, al di là di tutti gli stereotipi di cui non se ne può più. Morgan è uno che fa le cose di pancia, ma che partono dal cervello, per cui questo voler rendersene conto dopo o durante che Morgan abbia sbagliato, mi sembra una cazzata, perché non sono mai Casini quelli che fa Marco, ma sono sempre dei risultati che arrivano dopo una sua elaborazione, e sono frutto di pensieri che ha fatto, di un lavoro e di una costruzione.
Come si è trovato a lavorare con lui in StraMorgan?
Logicamente in StraMorgan eravamo soli, lui era il perno del programma, anche per questo è stato tutto molto più semplice. Quando si trovi poi a convivere con altre persone è diverso. Ma c'è questa tendenza a voler appiattire tutto e non appena qualcuno esce dagli schemi o ti toglie il paletto che tu avevi previsto, arriviamo addirittura a cacciare una persona. Io però non ho capito che cosa ha fatto per essere cacciato.
Beh, Morgan ha fatto a Fedez una battuta sulla depressione, tema su cui non si può assolutamente scherzare. Poi però ha chiesto scusa…
Allora quelle sono le classiche frasi che Morgan non riesce a inghiottire, come quel “froc*o di merda”. a Selinunte. Quello che dovrebbe fare Marco, essendo un uomo molto intelligente, è imparare a inghiottire certe cose, specie se poi indirizzate a persone come Fedez che come sappiamo sta vivendo un momento delicato. Lì si può denunciare una mancanza di rispetto. È vero che ha chiesto scusa, ma aveva da poco chiesto scusa ai froci. Ripeto, quando la pancia di Morgan ha il sopravvento su questo cervello che stimo follemente, lì Marco sbaglia. Però da qui a poi ogni volta crocifiggere Morgan, quando ogni giorno assistiamo politicamente e televisivamente a cose che sono ben più becere, subdole e pericolose di queste mi sembra esagerato. Almeno Marco quel messaggio ce lo manda dritto, dall'arco lancia la freccia, perché sa dove ferire. Dovrebbe imparare a fare questo ma, impenitente, non ci riesce. Da qui a cacciarlo da un programma mi sembra troppo. Probabilmente Morgan dovrebbe fare i suoi programmi…
A proposito di questo, il suo ritorno in Rai sarà più difficile o StraMorgan si potrà fare comunque?
Io vorrei tanto rifarlo, tanto quanto Marco, l'azienda ci aveva dato una possibilità, ma aspettavamo la fine di X Factor per parlarne, per non fare una sovrapposizione. Per quanto mi riguarda è un programma che andrebbe riproposto, perché ha un valore culturale. Se dobbiamo semplificare tutto e quindi dire che è meglio non fare una cosa 'perché Morgan è complicato', si rischierebbe di prendere una direzione di piattume che io eviterei. Mi auguro davvero che si rifaccia, anche perché era un programma a bassissimi costi, nonostante si continuino a leggere in giro cifre non veritiere e spropositate. StraMorgan era completamente a produzione interna con una scrittura e una profondità di un certo livello, i giovani hanno scoperto i grandi del passato grazie a Morgan, per cui aveva anche un valore sul concetto della memoria. Se la Rai non ce lo dovesse far rifare io per primo ci rimarrei molto male.
E pensa che ci sia questa possibilità?
Non lo so perché avevamo sospeso qualsiasi tipo di considerazione, aspettando proprio che lui finisse X Factor. Nessuno ci ha detto che si rifarà al 100% ma nemmeo che non sarà possibile. Ci è stato detto di parlarne, perché l'esperimento ha funzionato e quando una cosa funziona vuol dire che bisogna farla crescere.
Fedez torna alla Siae e fa un format con Dargen (suo collaboratore) e intervista Mogol che è Presidente della Siae…è un caso?
A questa domanda non ti so davvero rispondere, perché cerco proprio di non considerare le dietrologie, altrimenti diventi pazzo con il lavoro che facciamo. Meglio non pensare a queste strategie.
E su Morgan non crede che ci sia stata una coalizione tra soggetti che si sono sentiti offesi per farlo mandare via?
Io mi auguro di no, perché sarebbero oltre ogni scorrettezza. Sarebbe una cosa gravissimma, tanto più se Fremantle si fosse lasciata convincere dai colleghi nel prendere la decisione, questo lo troverei davvero terribile. Sarebbe una piccolezza e una miseria. A me sembra troppo facile sparare sempre e solo su Morgan, ma ce ne sono molti altri di bersagli, più subdoli e meno coraggiosi.
Per esempio?
Il 90% dei miei colleghi, io per primo, anche se sono stato un bersaglio a mia volta, quando dicevano che ero amico di Coletta e via dicendo… io sono in televisione da trent'anni e occupo spazi piccolissimi. Questo fatto di sparare su chi lavora è diventato uno sport nazionale deprimente. Morgan si è già scusato pubblicamente, quindi, o decidete di non chiamarlo più o se lo chiamate dovete sapere che è fatto così.
Ieri è arrivata la notizia che Alberto Matano affiancherà Angelo Mellone, direttore dell'intrattenimento Rai, cosa ne pensa?
Sì, ieri è arrivata la notizia ma in realtà è un incarico che gli era stato dato dal 16 ottobre. Alberto Matano prima di tutto conduce il programma che fa più ascolti su Rai Uno in questo momento in quella fascia. Ho una grande stima di Alberto, porta a casa ogni giorno grandissimi risultati sia in termini di ascolti che di narrazione, riesce sempre ad essere non volgare e non aggressivo. Se lo merita.