Paolo Meneguzzi, icona pop anni intramontabile, ha detto la sua sulla decisione della redazione di X Factor di eliminare Morgan dal tavolo dei giudici a seguito dei suoi comportamenti poco gradevoli nei confronti delle sue colleghe. Sopratutto ai danni della conduttrice Francesca Michielin. Ma chi ha ragione fra i due? Morgan doveva restare? Il punto è che per Meneguzzi c’è poco da scegliere da che parte stare perché in entrambi i casi si sta togliendo visibilità e spazio all’unica cosa che dovrebbe contare davvero nel programma, sempre troppo inginocchiato per conquistare lo share: la musica. Ogni tanto ce lo dimentichiamo, ma sul palco ci sono dei giovani cantanti di talento in attesa che qualcuno li noti nel traffico delle battutine che provengono da dietro la scrivania.
Paolo Meneguzzi su Facebook ha scritto: “Chi è meglio o chi è peggio? (tra X Factor e Morgan) Entrambi peggio! Un’altra triste pagina di musica che toglie spazio agli emergenti. Da una parte per provare a riesumare un programma che sta andando malissimo nel quale il record di like è ancora delle Ragazze Punk, dall’altra, un uomo che vive su queste dinamiche da troppo tempo e che il prossimo anno ci ritroveremo ancora lì e, se non a X Factor, magari a Sanremo o ad Amici, o magari chissà dove, ma sempre lì a fare casino e show. Beato lui che si diverte. Ecco chi è dentro al sistema, per chi lo sa sfruttare da una parte e dall’altra togliendo spazio a giovani e musica per i propri unici interessi di visibilità personali e mai per provare a pensare alla musica”. Il cantante non è la prima volta che si scaglia contro il format di Sky. In passato aveva dichiarato che il programma sembrava essere interessato soltanto a promuovere dei contenuti che potessero diventare virali, a qualunque costo. Ma si può sopravvivere solo partorendo meme? Intanto gli ascolti di X Factor calano. Qualche tempo fa, Paolo Meneguzzi aveva anche contestato il trattamento riservato ad alcune giovanissime concorrenti in gara, decidendo di spedire una bella comunicazione (spietata) alla redazione di X Factor. La lettera “secondo Paolo” iniziava così: “Purtroppo quello che ho visto l’altro giorno non mi è proprio piaciuto. La musica è una cosa diversa, bella, e i sogni dei ragazzi sono il motivo per cui nasce cultura, interesse, studio e voglia di vivere”. L'accusa è chiara: questi programmi prima fanno salire i giovanissimi sul palco ma poi puntano l'attenzione non sulle voci dei talenti emergenti ma sui giudici e l’audience. E così, tornano in mente le parole proprio di Meneguzzi nella lettera pubblicata da MOW: “Vedere i giovani massacrati non fa né ridere né piangere. Fa pena”.