Marco Bellocchio. Il cinema, le serie. Il regista de Il traditore e Fai bei sogni torna con una storia assurda, su un caso che ha immobilizzato il Paese. Quella notizia che cambiò tutto. Enzo Tortora arrestato. Era il 17 giugno del 1983. Da quell’anno, niente è stato più come prima. Gli errori giudiziari, le fatiche delle persone, la lotta di un uomo per resistere e non morire di fronte alle parole complici su di lui. Forse è la cosa peggiore del mondo: non essere creduti, essere arrestati per sbaglio. E non c’è nessuno come Marco Bellocchio che abbia saputo raccontare i pensieri dolorosissimi. Quelli di un fratello perduto, di un ideale lasciato per le strade negli anni in cui si protestava davvero. Un autore che nel suo cinema ha fotografato l'Italia e i suoi controsensi. La stampa, i mostri in prima pagina. Il caso Moro, il rapimento di Edgardo Mortara, ora Enzo Tortora.
Certo, non sappiamo ancora tante cose. Se non che con Portobello, serie attesa nel 2026, Bellocchio ricostruisce la parabola di un uomo che ha lottato fino all’ultimo per difendere la propria dignità, circondato dal silenzio, dai sospetti. Una clip diffusa in anteprima ci fa vedere Fabrizio Gifuni, già Aldo Moro per Bellocchio – che interpreta Tortora – in manette davanti a una caserma dei carabinieri a Roma. Una scena simbolica, che fa ancora male, che rievoca uno dei momenti più traumatici della storia italiana. Oltre a Gifuni anche Romana Maggiora Vergano ('sua figlia' nello squisito film - finalmente premiato ai Nastri - Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini), Lino Musella, Carlotta Gamba, Alessandro Preziosi e Fausto Russo Alesi. Si tratta della prima produzione originale italiana annunciata da Warner Bros. Discovery per la nuova piattaforma streaming HBO Max. Che dire, al 2026.
