C'è finalmente un nome per la sovrintendenza del Teatro San Carlo di Napoli: Fulvio Macciardi, violinista e direttore teatrale, già sovrintendente del Comunale di Bologna e membro del board di Opera Europa dal 2023. La nomina arriva dopo mesi di tensioni e nel bel mezzo di un'inchiesta giornalistica che ha sollevato gravi dubbi sulla gestione della Fondazione.
L'indicazione di Macciardi è frutto di quello che viene definito un vero e proprio "colpo di mano". La riunione del Consiglio di indirizzo, inizialmente prevista per le 10.30 di stamane con la partecipazione del sindaco Gaetano Manfredi - presidente della Fondazione - è infatti saltata per un improvviso impegno romano del primo cittadino legato alle questioni di Bagnoli. Un rinvio nel quale c'è chi ha letto la volontà di procrastinare ulteriormente una scelta che si trascinava da mesi.
Tuttavia, i tre consiglieri presenti - guidati dalla consigliera anziana Marilù Faraone Mennella, insieme a Gianfranco Nicoletti e Riccardo Realfonzo (espressioni di Regione e Ministero) - hanno comunque proceduto all'indicazione. Macciardi era uno dei sette candidati per il ruolo lasciato vacante da Stéphane Lissner lo scorso primo aprile.
La nomina arriva dopo le crescenti pressioni del governo. A maggio, Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, aveva alzato i toni dopo un inizio di trattativa politica sottotraccia: "Il tempo per la nomina della governance è finito. È urgente che Manfredi proceda con gli adempimenti di competenza ai fini della ricostituzione del consiglio d'indirizzo scaduto lo scorso 30 aprile per arrivare in tempi rapidi a una proposta al ministro per la scelta del nuovo sovrintendente".
Al centro delle polemiche le nomine "ad hoc" di Emmanuela Spedaliere, diventata Direttrice generale (una carica inventata appositamente per lei), e l'assunzione del figlio Michele Sorrentino Mangini come Direttore artistico delle Officine San Carlo. Un'altra nomina controversa quella di Mariapia Gaeta, che ricopre il doppio ruolo di Responsabile dell'anticorruzione e delle Risorse Umane - una situazione che solleva evidenti conflitti di interesse.

Avevamo inoltre sollevato dubbi sulla regolarità degli spettacoli organizzati presso le Officine di Vigliena. Le Officine sono state utilizzate dalla Fondazione San Carlo per degli spettacoli ma senza i necessari permessi e autorizzazioni, una circostanza confermata dall'Autorità portuale di Napoli. Significativo il fatto che il Responsabile della sicurezza che avrebbe dovuto vigilare su queste irregolarità sia stato allontanato.
La situazione è precipitata quando sindaco Manfredi e la Direttrice generale Spedaliere non si sono presentati alla Commissione Trasparenza del Comune di Napoli, sostenendo che vigilare sull'attività del San Carlo non sarebbe competenza del Comune, bensì del ministero della Cultura. Un'assenza che ha alimentato le polemiche e ha lasciato senza risposte le domande più urgenti sui rapporti tra Lissner e la dirigenza, le nomine ad hoc, incarichi, consulenze e presunti favoritismi.
La nostra inchiesta ha anche evidenziato possibili collegamenti con il cosiddetto "Sistema Sorrento". Al centro delle indagini la società di comunicazione Kidea Srl, che ha ottenuto affidamenti diretti non solo da Sorrento (il cui sindaco è stato arrestato insieme ad altre 15 persone per corruzione, peculato e turbativa d'asta), ma anche dalla giunta di Gaetano Manfredi.
Fulvio Macciardi si trova dunque ad assumere la guida di una delle istituzioni culturali più prestigiose d'Italia in un momento particolarmente delicato. Il Teatro San Carlo, fondato nel 1737 e tra i più antichi teatri d'opera del mondo ancora attivi, ha bisogno di ritrovare credibilità e trasparenza dopo mesi di polemiche.
La sua esperienza alla guida del Comunale di Bologna e il suo ruolo nel board di Opera Europa potrebbero rappresentare le credenziali giuste per affrontare questa sfida. Resta da vedere se riuscirà a voltare pagina rispetto alle controversie che hanno caratterizzato la gestione precedente e se le autorità competenti faranno definitiva chiarezza sulle irregolarità emerse dall'inchiesta giornalistica.
