La storia è questa: a giugno vi abbiamo raccontato una parte fondamentale della nostra inchiesta sulla Fondazione Teatro San Carlo di Napoli. Michela Sorrentino Mangini, il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere, venne nominato dal Sovrintendente Stephane Lissner Direttore artistico delle Officine San Carlo a Vigliena, negli ex stabilimenti della Cirio, dove il regista ha poi messo in piedi degli spettacoli. Ma c’erano i permessi per ospitare eventi culturali aperti al pubblico in quei locali? Noi avevamo verificato la documentazione depositata in comune e avevamo scoperto che questi permessi non c’erano. Un mese dopo l’Autorità portuale, l’ente che ha la proprietà di quei locali e che li aveva dati in concessione alla Fondazione, ha risposto con una lettera ufficiale al magistrato Catello Maresca, confermando tutto quello che avevamo scoperto.
A questo punto c’è una domanda da farsi. Ma il Responsabile per la Sicurezza della Fondazione non ne sapeva nulla? È lui, infatti, la figura che dovrebbe monitorare su questo genere di questioni. Nel 2011, la Sovrintendente Rosanna Purchia, nomina come dirigente a tempo indeterminato Ciro Tammaro, che da quel momento assumerà il ruolo di Direttore Immobili, Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro. In realtà il tempo indeterminato è durato poco più di vent’anni, fino al 2024, quando se ne è andato con una liquidazione di circa 300 mila euro, prima di andare in pensione. Come mai? Perché non è arrivato alla pensione? A pochi anni dal pensionamento un dirigente lascia senza garanzia di altro lavoro? E come mai la liquidazione di Tammaro è stata così alta? Si dovevano compensare gli anni fino al pensionamento che, da nomina dell’ex Sovrintendente, avrebbe dovuto passare in Fondazione? La liquidazione arriva a metà dell’incarico di Mangini, prorogato inspiegabilmente da Lissner poco prima di andarsene quest’anno (altro punto controverso di cui vi abbiamo parlato qui). Tammaro sapeva degli spettacoli a Vigliena? Si è opposto? Ha criticato le scelte prese in autonomia del Sovrintendente Lissner? Ha preferito il “pensionamento anticipato” per questo motivo?

Andiamo avanti. Tammaro se ne va, ma chi prende il suo posto? A partire dal primo gennaio 2025, il posto di dirigente a tempo indeterminato viene affidato ad Almerinda Padricelli, che riceve attualmente un compenso di 93 mila euro lordi all’anno, contro gli 80 mila di Tammaro, che potrebbero essere giustificati da un aumento degli incarichi (quali?) affidati all’architetta assunta dal San Carlo. Che gli stipendi siano tendenzialmente più alti, comunque, lo avevamo già notato. Oltre ai 150 mila di Spedaliere, lo stesso stipendio di Lissner eccedeva di 100 mila euro quello di chi lo aveva preceduto, e cioè Rosanna Purchia (151 mila euro lordi all’anno). Almerinda Padricelli vince un bando pubblicato nel 2024, ma la selezione è molto particolare. La prima cosa che si nota è questa.

Nell’esito pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente del sito, la vincitrice è Padricelli, con un risultato di 43 punti. Tuttavia il bando chiarisce che si tratta di una selezione con eventuale scorrimento. In altre parole, i risultati devono tener conto anche di chi non ha vinto la selezione, dal momento che, nel caso in cui il vincitore scegliesse di rifiutare l’incarico, si dovrebbe seguire la graduatoria per selezionare una persona titolata. E invece l’unico nome che compare è quello di Almerinda Padricelli. Nessun altro venne ammesso al colloquio orale? Sappiamo che non è così. Vennero selezionate, come da elenco pubblicato il 10 luglio 2024, tre persone: oltre a Padricelli, anche Nunzio Pancale ed Eugenio Giorgetta. Che fine hanno fatto? L’unico modo per uscire dalla graduatoria, oltre a un rifiuto successivo alla selezione, è non essersi presentati al colloquio orale. I due candidati fecero le selezioni e poi non si presentarono? Entrambi? Come mai? Siamo andati a vedere nel bando quando era prevista la convocazione e abbiamo notato un altro aspetto curioso. Il giorno del colloquio era il 14 luglio 2024 alle 10:00 di mattina. Una domenica. Una decisione irrituale e sui generis, essendo un giorno festivo. Come mai una Fondazione tanto importante procedette alla selezione di un dirigente a tempo indeterminato non in un giorno lavorativo, come è consuetudine fare? Sono molte domande, le risposte le devono dare sempre le stesse persone, proprio quelle che non vogliono risponderci: Emmanuela Spedaliere e soprattutto Gaetano Manfredi, il sindaco di Napoli e presidente della Fondazione San Carlo. Nel frattempo credeteci se vi diciamo che la storia non è finita qui.
