image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Siamo stati al concerto de La Sad all’Alcatraz di Milano: ecco perché tra cartine lanciate al pubblico e “Matteo Salvini non è un bimbo sad” sono la band che dimostra davvero che “being kind is punk”...

  • di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

8 gennaio 2025

Siamo stati al concerto de La Sad all’Alcatraz di Milano: ecco perché tra cartine lanciate al pubblico e “Matteo Salvini non è un bimbo sad” sono la band che dimostra davvero che “being kind is punk”...
“Io e te contro il mondo, nella mer*a fino al collo” cantano i La Sad in “Summersad 4” con Naska. A essere contro il mondo, durante il loro live all’Alcatraz di Milano, c’è un pubblico numerosissimo, mucho punk, alcuni anche vestiti bene. Con il loro show di quasi due ore Theø, Plant e Fiks hanno dimostrato che si può essere “tre tossici che dovevano essere squalificati (da Sanremo)” e poter davvero fare strada, tra rutti, lanci di cartine e la benedizione di Don Punx, che ci ha ricordato: “domenica, ore 8, bisogna andare a messa”...

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

Mentre sono sulla 90, autobus mistico per chi abita a Milano, con la sua fauna variopinta e profumata, e ascolto la mia playlist molto poco punta, penso alle parole che il direttore di MOW, Moreno, mi ha detto quando ancora ci conoscevamo da poco: “Tu sei una punk vestita bene”. Ho sempre pensato di aggiungerlo alla mia bio di Instagram. Subito dopo mi viene in mente l’adesivo “Being kind is punk” che ho attaccato un po’ ovunque: sul pc, sull’agenda, in un ristorante vicino casa. L’ha fatto una mia cara amica, che è davvero punk, a differenza mia che sono più una poser (devo, tristemente, ammetterlo). Il viaggio alle 19:30 sulla 90 è per raggiungere, in un lungo lunedì lavorativo che sembra non terminare mai, il concerto de La Sad all’Alcatraz. Arrivata, mi rendo conto che ci sono molti più “punk vestiti bene” di quello che si possa pensare. Tra il pubblico c’è persino un bambino, con mega cuffioni per evitare che si spacchi i timpani e ricordi per sempre questo concerto, ma nel modo sbagliato. I suoi genitori sono davvero punk. Se mai avrò dei figli, voglio portarli anch’io ai concerti, magari anche de La Sad.

La Sad
La Sad

Quello a cui assisto, insieme al (numerosissimo) pubblico dell’Alcatraz, è uno show che dimostra che è proprio quando dicono “punk never dies”. E i punk puristi a leggere queste parole verranno a cercarmi e a riempirmi di insulti. Ma è la verità: La Sad è mucho punk. C’è un po’ di tutto: rutti, preservativi che volano, cartine lanciate al pubblico perché “in questo paese è ancora illegale la marijuana” e “Matteo Salvini non è un bimbo sad” (non lo dico io, lo dice La Sad). C’è persino Don Punx, che ci benedice tutti e ci ricorda di andare a messa la domenica alle 8 del mattino. Se mai dovessi essere sveglia  a quell’ora, è molto probabile che abbia di meglio da fare. Così quei “tre tossici che dovevano essere squalificati (da Sanremo ndr.) e invece hanno cambiato l’Italia” portano a casa uno show di quasi due ore in cui succede veramente di tutto. Ovviamente, con tanto di ospiti: dai bunker44 a Dario dei Dari (e qui è resuscitata la me adolescente), fino a Naska. C’è persino il “Sad Quiz”, anche rinominato “Chi vuole essere sadonario”, con tanto di partecipanti dal pubblico e tre premi, tra cui una vaschetta di sushi, il vero piatto tipico di Milano. È tutto così assurdo, sopra le righe, folle, da essere davvero punk.

https://mowmag.com/?nl=1

Ma il vero premio per i più punk non lo vincono i La Sad, ma Giulia, una fan presa dal pubblico per cantare “Summer Sad 3”, che tra lacrime e abbracci, è la vera star della serta. E tra un “viva la diversità” e qualche frase che non riesco a comprendere del tutto (sarà la stanchezza), la verità è che è proprio vero che “being kind is punk”. Perché dietro quell’aria da scappati di casa,  Theø, Plant e Fiks sono più punk di tanti altri che provano a fare la vita da rockstar “ma poi hanno tre infarti” (e qui la cit è a un altro che ha “riportato” il punk in Italia, Naska). Questi sono i concerti che ci piacciono: c’è casino, ci si diverte, si stacca davvero la testa per un paio d’ore. Non pensi a niente, e non perché sei vittima di una qualche specie di lobotomia, ma perché sei libero, non ti senti giudicato e quello che hai accanto non ti guarda come se fossi uno stron*o, ma come se fossi un fratello.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Odio La Sad? A esserci imborghesiti siamo noi, non loro, i veri punk. E il nuovo album lo dimostra

di Michele Monina Michele Monina

Vecchi e giovani

Odio La Sad? A esserci imborghesiti siamo noi, non loro, i veri punk. E il nuovo album lo dimostra

Naska, “The Freak Show” e chi vuole fare la rockstar senza esserlo: “Io sono il diavolo, gli altri a metà serata sono sconvolti”. E sulla salute mentale: “Ho paura che andando in terapia non mi serva più scrivere per calmarmi”

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

punk never dies

Naska, “The Freak Show” e chi vuole fare la rockstar senza esserlo: “Io sono il diavolo, gli altri a metà serata sono sconvolti”. E sulla salute mentale: “Ho paura che andando in terapia non mi serva più scrivere per calmarmi”

Sanremo, La Sad a pranzo al Bestiario Pop di MOW: “La tristezza ci ha unito, ma non siamo autodistruttivi”. E spoilerano il feat con Donatella Rettore: “Ci aveva già contattato lei...” [VIDEO]

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

MOW goes to Sanremo

Sanremo, La Sad a pranzo al Bestiario Pop di MOW: “La tristezza ci ha unito, ma non siamo autodistruttivi”. E spoilerano il feat con Donatella Rettore: “Ci aveva già contattato lei...” [VIDEO]

Tag

  • Musica
  • Concerto
  • Milano

Top Stories

  • EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?

    di Irene Natali

    EHI OH! Striscia la Notizia cancellata da Mediaset! Ecco dove volevano spostarla, chi si è opposto e perché siamo arrivati a questo punto. È la vendetta definitiva per l'indipendenza di Antonio Ricci?
  • Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...

    di Grazia Sambruna

    Pausini, Mengoni, Annalisa e gli altri 'intoccabili' sui social. Ma la critica non genera odio, i fanatismi invece sì. Mentre Grignani...
  • X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…

    di Irene Natali

    X Factor 2025, pagelle della prima puntata di Audizioni: Gabbani vs Iezzi sulla melodia (7), Lauro piacione (5) e La Furia ama le tamarrate (8). Migliori concorrenti? Gli Abat Jour…
  • Pino Insegno e il "favore" a Piscitelli, Michela Andreozzi: "Diabolik mi chiamò personalmente, mesi di ansia", ma perché la Rai non dice niente?

    di Irene Natali

    Pino Insegno e il "favore" a Piscitelli, Michela Andreozzi: "Diabolik mi chiamò personalmente, mesi di ansia", ma perché la Rai non dice niente?
  • Striscia la Notizia lascia Canale 5? Il critico tv Simonelli: "Se non è uno scherzo di Antonio Ricci è la fine di un'era". Mediaset? "Senza identità". E su La Ruota della fortuna e Ok, il prezzo è giusto in Rai...

    di Irene Natali

    Striscia la Notizia lascia Canale 5? Il critico tv Simonelli: "Se non è uno scherzo di Antonio Ricci è la fine di un'era". Mediaset? "Senza identità". E su La Ruota della fortuna e Ok, il prezzo è giusto in Rai...
  • Ma quanto rosica Carlotta Vagnoli? Le accuse contro Serena Doe vengono archiviate ma lei sbotta: “Mi denunci per calunnia. Quando si diceva che ero una succhiacazzi…”

    di Jacopo Tona

    Ma quanto rosica Carlotta Vagnoli? Le accuse contro Serena Doe vengono archiviate ma lei sbotta: “Mi denunci per calunnia. Quando si diceva che ero una succhiacazzi…”

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Abbiamo visto “Maria” di Larraín al cinema. Com’è? Un film grandioso (in tutti i sensi): l’anima della Callas (Angelina Jolie), i silenzi che fanno male e un palco che prende fuoco. E Favino e Rohrwacher…

di Ilaria Ferretti

Abbiamo visto “Maria” di Larraín al cinema. Com’è? Un film grandioso (in tutti i sensi): l’anima della Callas (Angelina Jolie), i silenzi che fanno male e un palco che prende fuoco. E Favino e Rohrwacher…
Next Next

Abbiamo visto “Maria” di Larraín al cinema. Com’è? Un...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy