Jannik Sinner non ha accettato l'invito a Sanremo da parte di Amadeus, ma Maria De Filippi ha scelto di non demordere. Nel periodo d'oro del Tennis Italiano dopo 40 anni, De Filippi vuole un tennista a C'è Posta Per Te. Uno bravo, bravissimo, ma non abbastanza da permettersi di rifiutare una certa visibilità sulle reti Mediaset, come Jannik con la Rai: Matteo Berrettini. Il campione assiste alla storia di Deborah e Denise, due sorelle con un rapporto speciale. “Quando nostra madre non stava bene, cercavo di non lasciare mai sola mia sorella Denise. Lei è sempre stata un pezzo del mio cuore. Ha sofferto molto sia per nostra madre sia per la morte del suo compagno, avvenuta durante gli allenamenti. Io non sono riuscita ad andare da lei subito, quando il suo compagno è morto. E mi si è spezzato il cuore al pensiero di non poter essere lì per mia sorella. Scrivo a C'è Posta Per Te per chiedere scusa a mia sorella per non esserci stata sempre per lei e soprattutto che la sua vita non è finita, nonostante la sofferenza che ha provato. La vita continua”. Si affronta il tema della perdita e del trauma che essa comporta, seguendo il filone degli ultimi tempi legato alla rottura dei tabù sulla salute mentale. Denise viene presentata come una ragazza solare, ma mostra nel programma “degli occhi che hanno smesso di brillare”, una vita messa in stand-by. I tabù che abbiamo come esseri umani sono tanti: morte, malattie mentali, traumi, psiche. Negli ultimi tempi a finire sotto i riflettori sono i tabù legati alla mente. Il benessere psicologico sembra finalmente sdoganato, ma la dimensione mentale presentata in tv non dovrebbe mai eccedere alla spettacolarizzazione. De Filippi porta sì nel suo programma una storia commovente, rispettandone il lato umano, ma non rinuncia al momento di gloria di un Berrettini acclamato come un semi-Dio dal pubblico in studio a banalizzare la genuinità dell'amore tra le due sorelle. Le protagoniste non sono loro: Berrettini fagocita tutte le attenzioni e finisce con lo scavalcare la storia che viene raccontata.
A far storcere il naso è anche il racconto successivo di Maria De Filippi. Alla conduttrice tocca risanare la frattura tra una madre di nome Tiziana, sua figlia Francesca e il genero Pompeo, l'uomo che lei stessa ha fatto conoscere a sua figlia e con cui ha avuto una lite e da cui è nata la rottura dei rapporti che ha portato ad una chiusura della coppia nei suoi confronti. “Un giorno Francesca e Pompeo hanno un incidente. Tiziana va fuori di sé, si precipita in ospedale e dà la colpa a Pompeo. Gli dice anche cose pesanti ed è da lì che iniziano ad allontanarsi”, spiega la De Filippi. Viene mostrato (e non per la prima volta) un esempio di mascolinità tossica. Quando Maria chiede se Tiziana può parlare, Francesca si volta immediatamente verso il suo compagno. Decide lui, in sostanza. È Pompeo ad assumere l'atteggiamento di uomo ferito, come se fosse lui il centro di tutto, figlio, genero e padre misericordioso (tanto che, alla fine, concede a Tiziana di parlare). Pompeo crede che Tiziana non sia una buona madre: “Una volta io le chiesi se poteva dare una mano a Francesca che era incinta, dato che io non potevo in quel momento. Lei mi rispose di farla venire a piedi. Incinta. Questo dimostra tutto”. Ma Tiziana nega ogni parola. Il rapporto tra madre e figlia è costellato di piccole cose che non vanno, ed è “sacrosanto”, come sostiene anche la De Filippi. Il problema è la campana di vetro di Pompeo verso Francesca che la conduttrice si ostina a definire “senso di protezione”, ma che non ha nulla del senso di protezione vero, quello sano. Pompeo aggiunge: “Il problema non è Francesca, il fatto è che anche se lei oggi sta chiedendo scusa, domani sarà come ieri. Ci siamo allontanati da Tiziana per stare tranquilli noi e far stare tranquilla nostra figlia. Lei va anche in giro in paese dicendo falsità, come il fatto che vede sua nipote, quando noi non le abbiamo mai fatto conoscere la bambina”. Solo a quel punto Maria rimbrotta Pompeo: “Magari una si vergogna di dire che non conosce la nipote, dato che non è normale, no?”. Alla fine Francesca si rifiuta di aprire la busta: “Non posso cancellare il passato, è comunque mia madre ma certe cose restano”. Più tardi Maria ci riporta la storia di Alessandro, un padre che ha avuto un comportamento troppo ossessivo nei confronti di sua figlia.
Stasera Maria sembra rincorrere quella stessa mascolinità ossessiva che condanna nelle altre trasmissioni che conduce. Parla di una rottura che avviene quando Valentina ha 14 anni e Alessandro, che nel frattempo lavora nei locali per la sicurezza, si preoccupa per la figlia e la controlla in maniera eccessiva. Già immaginiamo Alessandro minacciare con il dito paterno e biasimatore i ragazzi che le rivolgono un timido saluto. Lo vediamo così, grande e grosso, prendersela con dei 15enni durante la fase della pubertà, con i primi peli della barba che spuntano su un viso ancora immacolato. Quando Valentina, superata l'età del consenso, inizia a frequentare Marco, è solo grazie all'intervento del ragazzo che perdona suo padre per quella gelosia opprimente. Tutto si risolve ma torna a ripetersi nel tempo con la nascita del nipote, con cui Alessandro torna iper-protettivo come lo era con Valentina. Discute spesso con la figlia e il genero che vanno molto spesso dai genitori di lui e non da lui. Si considera un nonno di serie b. Ecco che arriva la rottura definitiva e Alessandro prende per primo la parola in studio: “Mi rendo conto di aver fatto mille sbagli, ma lo facevo per gelosia. Mi faceva male vederti andare sempre da altri e mai da me, non siamo mai riusciti a fare un compleanno o un Natale assieme. Mi mancate molto. Mi piacerebbe che tornassimo insieme come una volta. Marco, tu meriti solo un grande grazie. Hai sempre provato a fare da paciere e sei stato vicino a lei. Ho bisogno del tuo aiuto per riconciliarmi con mia figlia”. Qui la cosa assurda è che anche il fratello maggiore di Valentina, Cosimo, prenda le difese del padre. Come se la gelosia, l'ossessione verso qualcuno, siano “solo uno sbaglio” e non un modo di essere. Che il controllo sia esercitato verso una compagna o una figlia, il fulcro del discorso è il medesimo: non esiste che l'ossessione venga minimizzata, soprattutto in televisione, e che sia normalizzato un errore che non è “solo un errore”. Valentina, pur trattenendo a stento la commozione, rifiuta di perdonare suo padre e di aprire la busta: “Ho smesso di soffrire”. Spazio alla storia di Giuseppe, che ha tradito Valeria per senso di solitudine (ma sul serio?) e tenta di riconquistare la sua fiducia, facendole la proposta di matrimonio in trasmissione. Se Alessandro esercita una pressione emotiva tossica verso sua figlia Valentina, Giuseppe è la versione alessandrina 2.0. Il “senso di solitudine” di cui parla e che lo porta nel 2023 al tradimento vero e proprio, è dato da un periodo nel quale Valeria ha accudito sua madre dopo la diagnosi di un brutto male. Ci si chiede perché la De Filippi scelga di difendere proprio la "reputazione" di un uomo che si umilia da solo, chiedendo in studio a Valeria di sposarlo dopo l'accusa di aver pensato più alla madre malata che a lui. La conduttrice domanda a Valeria se sia ancora innamorata di Alessand... Ah no, di Giuseppe: “Sì che lo amo, ma lui si è comportato male con me e con lei. L'ha illusa. Io ho pensato tanto prima di chiudere con lui: devo badare a me stessa, dandomi quell'amore che lui non mi ha mai dato. Come faccio a credere alle sue lacrime, adesso?”. Giuseppe non si arrende. Prima si guarda intorno per vedere se c'è l'amante a spiarlo in qualche antro negli Eliòs e, appurata la sua assenza, prova a cercare altre strade per convincere Valeria. “Mi sono chiuso nella solitudine per un rancore che io stesso non sono riuscito a sbrogliare e risolvere. Mi rendo conto di aver sbagliato”. Ma Valeria chiude la busta senza pensarci ulteriormente: “Non posso, Maria. Vivrei male io, non posso dare più dispiaceri a mio figlio, devo pensare a lui e al suo benessere. Così come al mio benessere”. Saluta l'amante di Giuseppe dalla televisione e torna a casa, lasciando Giuseppe ancora in ginocchio con l'anello. L'ultimo racconto vede entrare in studio Emanuel Lo e Giorgia accanto a Dario, che vuole chiedere alla sua Giorgia di sposarlo. Alla fine Giuseppe avrà chiesto dei consigli a Dario per riconquistare Valeria o sarà tornato dalla sua amante?