Alla 81esima Mostra del cinema di Venezia MOW c’era. Grazie a Joydis, agenzia di marketing con sede a Bologna, abbiamo avuto uno spazio riservato nella Terrazza Cinematografo by Atlas Concorde, all’interno dell’hotel Excelsior, in cui abbiamo potuto intervistare il protagonista del film Campo di Battaglia di Amelio, Gabriel Montesi, gli attori Chiara Francini, Maurizio Lombardi, gli intimacy coordinator Alessio Bagiardi, Roberta Geremicca e Cristina Caliò, i critici cinematografici Steve Della Casa, Gianni Canova, Paolo Mereghetti e Marco Giusti, la presidente dei Nastri D’Argento Laura Delli Colli e, per finire, Antonio Albanese, il Maestro Giuseppe Tornatore e i giovani vincitori del premio Youngblood Campari: Adele Cammarata, Luca Di Sessa, Martina Iacomelli e Leonardo Cappelli. Giornate intense, guidate dall’amore irrefrenabile per il cinema che ci ha riuniti tutti nello stesso punto.
La collaborazione con Joydis
Siamo stati accolti al Lido di Venezia dalle braccia calde e avvolgenti di Joydis. Agenzia marketing e comunicazione con sede a Bologna che da anni lavora durante la Mostra del cinema di Venezia all'interno dell'Hotel Excelsior, con un obiettivo ben chiaro: “Portare valori di mondi diversi, sinergie, connessioni, contaminazioni, e ogni volta nasce qualcosa di diverso”. Così ci ha spiegato Elisabetta Nicolini, CEO di Joydis. Insieme a lei anche Cristiana Zappoli, ufficio stampa dell’agenzia. Ma cosa si fa nella Terrazza Cinematografo by Atlas Concorde, che prende il suo nome dalla famosa rivista di cinema e dall’azienda specialista nell'eccellenza della ceramica? “Qui al Lido vogliamo coinvolgere le aziende del made in Italy, perché Venezia è Italia, ed è lo spazio perfetto dove potersi raccontare”. In Terrazza abbiamo fatto festa grazie a vari sponsor che hanno collaborato con Joydis, assistito a numerose premiazioni e assaggiato straordinari prodotti tipici italiani. Insomma tutto bellissimo. Anzi, una vera e propria goduria.
La bellezza di MBU
Grazie all’accademia leader nella Formazione Professionale nell’estetica e nell’acconciatura, Master Beauty University nata nel 2018 dall’esperienza di Cristiano Carconi, come vi avevamo già anticipato, al Lido ci siamo fatti belli. Tra un’intervista e un evento da seguire, i professionisti del make up & hair, coordinati dalle esperte Stefania Sciortino e Monica Barucci, sono riusciti in un compito audace e difficile: quello di “restaurare” i nostri volti provati dalla tensione e dall’agenda fitta di impegni, restituendoci ogni volta un sogno tra le mani. Che bellezza.
Le interviste: intimacy coordinator
E poi come non menzionare, ancora, le belle interviste che abbiamo avuto il piacere di condurre durante la Mostra del cinema di Venezia. Abbiamo conosciuto finalmente il lavoro dell'intimacy coordinator. Nostri ospiti: Alessio Bagiardi, Roberta Geremicca e Cristina Caliò. I tre esperti ci hanno raccontato le difficoltà e i pregiudizi che ancora oggi molte persone hanno nei confronti del loro mestiere ma anche la grande gioia provata da clienti, registi e attori, nell'approfondire questa professione, ritenuta da molti indispensabile per poter gestire al meglio, e nel rispetto di tutti, le scene più piccanti all'interno di un film. Come ci ha detto l'intimacy coordinator Cristina Caliò, fare questo mestiere vuol dire: "Fare un lavoro di traduzione. Un regista magari vuole un bacio più appassionto in una determinata scena e noi lo traduciamo in termini coreografici". Alessio Bagiardi ci ha raccontato delle sue esperienze sui set teatrali e quelli cinematografici al fianco di giovani attori emergenti: "Magari lavorando con attori molto giovani, e dunque un po' inesperti, mi è capitato che mi chiedessero supporto e che, a volte, facessero cose incosapevolmente. Però i giovani sono molto ricettivi, per questo lavorare con loro è sempre un'esperienza intensa. In generale poi, credo ci sia un bel dialogo che si instaura quando si fa questo lavoro". Roberta Geremicca, ha aggiunto ai microfoni di MOW, che il ruolo dell'intimacy coordinator meriterebbe più spazio nell'industria cinematografica. "Un regista qualche giorno fa mi ha detto che avrebbe adorato lavorare con noi e che non sapeva di questa figura, perché aveva avuto difficoltà sul set a far capire cosa voleva ai suoi attori".
Le interviste: i vincitori del premio Young Blood Campari
Sono stati nostri ospiti anche i vincitori del premio Youngblood Campari: Adele Cammarata, Luca Di Sessa, Martina Iacomelli e Leonardo Cappelli. Interessanti, giovani, simpatici, bravi e belli come il sole. Gli attori e le attrici ci hanno descritto l'emozione per aver ricevuto questo importante riconoscimento nella cornice della Mostra del cinema di Venezia. Leonardo Cappelli ci ha anticipato il ruolo di "Jovanotti" che ha interpretato nella serie sugli 883 che uscirà nei prossimi mesi. "È stata un'impresa, ho passato la scorsa estate a vedermi tuti i video esistenti e possibili di Jovanotti da giovane. Ed è stato molto divertente calarsi nel modo di parlare, di muoversi, che era ritenuto 'figo' all'epoca. Rimbalzavano sul palcoscenico, specie Jovanotti che era il Dio del Pop". Di Sessa invece ci ha detto che il suo attore preferito è Elio Germano, ma non è l'unico. "Un giovane attore che stimo molto? Beh, secondo me Francesco Gheghi è bravissimo". Ma con quali registi vorrebbero lavorare un giorno i nostri giovani premiati? Adele Cammarata ci ha fatto il nome di Alice Rohrwacher e Tim Burton, mentre Martina Iacomelli quello di Paolo Sorrentino e Paolo Genovese.