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X Factor 2024, come cantano i concorrenti in finale? Mimì vince, ma non viene valorizzata (7), Les Votives allo stato brado (7), Lorenzo Salvetti sorprende (8). E sui Patagarri, i giudici, Giorgia e gli outfit…

  • di Clara Moroni Clara Moroni

6 dicembre 2024

X Factor 2024, come cantano i concorrenti in finale? Mimì vince, ma non viene valorizzata (7), Les Votives allo stato brado (7), Lorenzo Salvetti sorprende (8). E sui Patagarri, i giudici, Giorgia e gli outfit…
Ma come hanno cantato i quattro finalisti di X Factor 2024? E come sono andati i giudici e la conduttrice Giorgia? Li valuta per MOW un’esperta come Clara Moroni, cantante, autrice, compositrice e produttrice, tra le prime donne rock in Italia. Chi meglio di lei? Infatti nella sua Viper Room non ha lasciato scampa a (quasi) nessuno…

di Clara Moroni Clara Moroni

Les jeux sont faits, rien ne va plus a X Factor 2024, a vincere è Mimì. Ma come hanno cantato i quattro finalisti? Li valuta per MOW un’esperta come Clara Moroni, cantante, autrice, compositrice e produttrice, tra le prime donne rock in Italia. Chi meglio di lei? Infatti nella sua Viper Room non ha lasciato scampo a (quasi) nessuno…

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Mimì, vincitrice di X Factor 2024

Prima manche:

“My song”, cioè la canzone che dovrebbe rappresentare al massimo le caratteristiche e le potenzialità dei concorrenti. In parole povere, le Cover che gli vengono meglio, gli assi nella manica. Ma qui qualcuno non ha ben capito come si giocano gli Assi o Carichi (chi gioca a Briscola mi capisce) e nemmeno cosa e’ meglio per loro, perché le performance che si vedono, in certi casi, sono tra le peggiori che si siano mai sentite dai concorrenti, durante tutta la trasmissione.

I Patagarri: voto 8

“Cam-Camini’” colonna sonora di Mary Poppins, cantata in italiano da Oreste Lionello. *** (capirete poi il perche’ di questi tre asterischi). Fanno subito Briscola! Sono gli unici che, rimarcando il loro Patagarrismo, fanno la loro porca figura con una scelta giusta. D’altronde la loro formula da club di Harlem nel 1921, è assicurazione di riuscita per tutti i pezzi che fanno.

Mimì: Voto 6

Porta “Because The Night” di Patty Smith. Una delle versioni più loffie che abbia mai sentito di questo pezzo. Non c’entra una beata mazza con lei e col suo modo di cantare. A tratti e’ persino calante e un po’ traballante. L’arrangiamento non le dà neanche un aiuto per suggerirle una direzione da prendere. E lei rimane li’, con ancora tutte le sue carte in mano da giocare.

Les Votives: Voto 7

Con “Someone Like You” di Adele vediamo i Les Votives allo stato brado. Stesso schema arrangiativo delle altre cover, curiosamente sempre alle prese con repertori femminili. Nemmeno loro scelgono il meglio. Sembrano spenti. Oppure ci siamo spenti noi a sentirli fare sempre la stessa solfa British, spalmata come la Nutella, che in passato e’ stata loro alleata, ma che spalmata sul baccalà, come stasera, non è proprio una figata. Riponiamo in loro le nostre speranze di riportare il Rock sulle nostre tavole? Mah, fa piacere risentire certe sonorità ma io, personalmente, non ci credo. Sono mancati i carichi per vincere la mano.

Lorenzo Salvetti: Voto 8

Invece a sorpresa, mia, anche Lorenzo con "Cosa mi manchi a fare" di Calcutta fa la sua porca figura. Potrebbe aprirgli un po’ la testa e dargli l’illuminazione per intraprendere una strada un po’ più interessante rispetto allo scoglionamento zuccheroso che ci ha propinato fino ad ora.

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Lorenzo Salvetti

Seconda manche:

”The best of”. Le cover che, ancora una volta, dovrebbero essere i cavalli di battaglia dei concorrenti. Insomma, devono buttare sul tavolo tutte le carte migliori che hanno, per vincere la mano. Stasera, visto che siamo in tema giochi da tavolo popolari, come la Briscola, niente Gin Tonic ma un bel bicchiere di Vino, rigorosamente Rosso.

Mimì: Voto 7

Gioca il suo asso di Bastoni con una tripletta devastante, ma per lei. Metto in evidenza: “la corte dei miracoli” di Lucio Dalla e “Mi sei scoppiato dentro il cuore” di Mina, perché questa povera ragazza non ha avuto uno straccio di pezzo che fosse idoneo alla sua eccezionale vocalità per quasi tutto il suo percorso. E stasera ha messo insieme tutto quello che le hanno appioppato e che non l’ha mai favorita.

Les Votives: Voto 7

Iniziano dopo quella che sembra un troncata, da parte della regia, del solito discorso prolisso di Lauro per il suo Senato. Partono con “You make me feel” di Sylvester, Lo stile è sempre il loro, il cantante dimostra sempre la sua versatilità vocale. Hanno in mano qualche carta buona.

I Patagarri: voto 8

Andare a rileggere il punto *** (cosa potevo dire di piu’ di quello che avevo già detto sopra, su di loro?)

Lorenzo Salvetti: voto 8

Con questa esibizione, a mio parere Lorenzo potrebbe aver estratto l’asso piglia tutto. Piace alle ragazzine ed alle madri, mai sottostimare questo pubblico. Ettolitri di latte al miele ed un faccino birichino, ma dolce, da putto romano. Ce n’è per creare una ondata di Lorenzine!

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I Patagarri
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Terza manche

“Gli inediti”. Non metto i voti perché mi hanno stufato. Scrivo solo di quello che penso dei ragazzi e dei loro inediti.

Lorenzo Salvetti

"Mille concerti" è tailor made da Lorenzo stesso e alla sua giovane età (ha compiuto 16 e 17 anni durante lo stesso anno) saper scrivere così vale di per sé un 3 di Denari. Non impazzisco per Salvetti così  com’è, ma prima, col pezzo di Calcutta, ha fatto intravedere che un altro mondo c’è. Spero che parta per trovarlo.

I Patagarri

“Caravan” è musica balcanica con un touch di clarinetto in stile Klezmer (musica tradizionale degli ebrei ashkenaziti) Il tutto con un bel cassone in 4. Il pezzo è godibile, loro sono performer ad alto tasso di intrattenimento. Direi che hanno tutte le carte in regola per vincere la partita.

Mimì

Il pezzo di Madame, nonostante sia un pezzo very catchy, per me non è il massimo per esaltare le capacità vocali di Mimì. C’è troppo Madame e pure un po’ troppa Cumbia della noia. Lei lo interpreta in modo vellutato. Ha una bellissima voce, setosa con grande forza negli acuti, ma qui non puo’ esprimerla mai appieno, che e’ stato il leit motiv di quasi tutta la sua gara. Aveva tutti i carichi possibili ed immaginabili in mano, ma ne avrà potuto giocare al massimo uno o due, a memoria. Speriamo che la radiofonicita’ di questo brano la aiuti, in quanto per me, dovrebbe vincere lei.

Les Votives

Come scrissi la prima volta che ho sentito "Monster", ho subito espresso il mio sgomento nel constatare la pessima pronuncia inglese del cantante. Ho capito che è bravo a replicare la pronuncia inglese che prende dalle cover fatte. Inoltre, il loro inedito e’ inferiore rispetto al livello che hanno mostrato con le loro versioni delle cover. Il pezzo ha un inciso deboluccio, persino piu’ Pop che Rock (rigorosamente Brit, comunque) e il tutto e’ troppo un gia’ sentito. Faccio spallucce.

CLASSIFICA FINALE:

4 posto: Lorenzo Salvetti

3 posto: Patagarri

2 posto: Les Votives

1 posto: Mimì

Giuro che pensavo vincessero I Patagarri o Lorenzo Salvetti! Mah, chissà, mi viene da pensare a fantasiose teorie complottiste.

I giudici

Dei giudici ho parlato tra le righe in tutti gli articoli che ho fatto. Ognuno ha avuto il suo ruolo e la squadra e’ risultata vincente. Manuel Agnelli è lì per dare spessore e peso al tavolo dei giudici, Jake La Furia è stata la componente comedy della trasmissione, Paola Iezzi ha voluto dimostrare che ha più  conoscenze musicali di quello che la gente pensa, ma che non rinuncia alla propria espressività fisica un po’ burlesque. Testa e cuore (anche stasera in bella mostra in tutti gli abiti indossati) ma se lo puo’ permettere, ha dimostrato di avere il physique du role in tutti e due i campi. Achille Lauro è sceso dai colli per fare il “Ratto delle Sabine”, era lì per prendersi tutto. Lui non era un giudice, lui impersonava un Dio in grado di dare Vita, Ori ed Onori a chiunque avesse avuto la fortuna di incrociare il suo sguardo. Avrebbe potuto resuscitare i morti e dare voce ai muti. Ma alla fine tutti i giudici, con qualche sporadica eccezione, hanno sempre fatto delle scelte tecnicamente, ma anche artisticamente sbagliate, per non dire “alla cazzo”, per i loro protetti. Non salvo nessuno di loro.

Outfit:

Nel 2024, con milioni di lotte, pure vinte, per convincere le grandi firme ad abbandonare le pellicce per i metodi crudeli di allevamento e abbattimento di milioni di povere creature, sul palco, tra giacche di pelle, pellicce bianche, piume e pellicce nere, tutte dal gusto pessimo, sembra la fiera del menefreghismo ecologico ed etico. A meno che non arrivi una dichiarazione che quelle pellicce e quelle piume erano ecologiche, cioè non hanno comportato la morte di nessuno, il messaggio che arriva da quel palco è uno dei messaggi più beceri, retrogradi e diseducativi che si possa mandare ad un pubblico che, invece, avrebbe bisogno di tonnellate di messaggi educativi e di sensibilizzazione.

Giorgia:

Bravissima! Dopo anni di realtà virtuale con la Michielin, finalmente una a cui scorre il sangue, vero, nelle vene. Non parlo di Giorgia cantante, la numero uno in Italia, ma dico che e’ altrettanto brava a fare la presentatrice! Quest’anno va a sanremo, perche’ non getta il seme della Conduzione? Cosi’ la finiamo con l’egemonia del maschio bianco! Ah, no, quest'anno il maschio non è bianco, è maschio “con colore”.

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