Che tenerezza XFactor, che se la sente ancora calda, e prova a resuscitare grazie agli amici di Fedez. Così dopo la disastrosa era Tersigni, e l'abbandono della nave dai più furbi (come l'ex direttore musicale oggi al soldo dei Måneskin), dai piani alti di Sky puntano sulla carta masochismo e si giocano tutto nell'ultimo anno di contratto con Freemantle. Ma se le premesse della prima puntata di audizioni - a piede libero da iersera su Sky Uno - saranno confermate, potrebbe essere la volta buona per sbaraccare definitivamente. Si accettano miracoli, ma per ora non ci sono né santi né rivoluzioni da segnalare.
Intanto cominciamo dalle battute iniziali, e ancor prima, dal pregresso del battesimo in cui Federico Lucia, se mai ce ne fosse bisogno, fa capire subito chi comanda e chi ha scelto gli altri giudici compari, new entry dalla baracca. Così parlando di Rkomi dice: “Lui non lo conosco ma è l'unico rapper che non ha mai parlato male di me”. Chiaro, nevvero, come funziona? Immaginiamo quindi una lista in cui i Ferragnez spuntano quelli che gli stanno sul cazzo e quelli da considerare. Ma andiamo avanti, fino alle prime impressioni sui giurati, iniziando proprio dal padre-padrone Fedez. Tornato come vecchio saggio, il nostro dispensa consigli a destra e a manca e finanche ai colleghi. Forse immagina di essere il nuovo Morgan o Manuel Agnelli? Ma ne deve mangiare di cultura musicale! A un certo punto arriva pure il collaudato siparietto con family, accompagnato da un (casuale?) messaggio promozionale, e tutto allora ha un senso. Che noia che barba.
Passiamo oltre, al già citato Rkomi, messo lì chiaramente per far godere le adolescenti, ma pure spaesato e inconcludente (e ci prova con tutte, ma cos'è?). Eppure ci “fidiamo” di lui, potrebbe fare peggio di Lodo Guenzi. Ah come non ricordarne i fasti! No, non è mica un complimento. La quota rosa vuole invece al tavolo Ambra, e alla conduzione Francesca Michielin, di stranezze mai elaborate con logica. Ma l'interprete di T'appartengo (e parte anche il doveroso coro durante una pausa) in una denominata giuria musicale non c'entra un fico secco. Unico momento degno di nota? Lo scazzo con Dargen sui Nervi, in cui almeno tira fuori le palle. Di certo l’ex di Allegri è suo agio davanti alle telecamere, ma con scarse competenze evidenti. Mara Maionchi dove sei? Ultimo, e non a caso, proprio Dargen D'Amico. L'amico che tutti vorremmo, malgrado la rottura degli occhiali da sole perennemente calcati sul viso. Saluta il premestruo, le valigie e qualunque cosa senza senso, e con le sue battute a raffica tiene il ritmo di una puntata altrimenti di una noia indecente.
Ancora una giravolta sulla conduttrice, “patatona” di Fedez. Bella Fra, che smessi i panni di cantante, musicista, direttore d'orchestra e compagnia, ci riprova con la conduzione e gioca tra l'altro in casa nel programma dove ha mosso i primi passi dieci anni fa. Al momento però più che una presentatrice la Michielin sembra una fan della prima ora, sempre entusiasta e lacrimevole, e vestita pure indecentemente (con la giacca di Crosetto?). Meglio del precedente Tersigni senz'altro, ma anche un gatto miagolante può fare meglio di lui. Vedremo ai live.
Finiamo con gli “artisti”, termine già abusato in partenza, andiamo bene. Pochissimo rap e parecchio rock, molto prevedibile e sull'onda lunga dei Måneskin, a cominciare dai primi in gara (Tigri da soggiorno), e ancora sugli Omini, dodici anni all'apparenza l'uno, ma sul palco cazzuti e degni figli dell'ex chitarrista degli Statuto. Ancora Måneskin (poi dici la novità), nella quota Lgbt con la versione piano e voce di Coraline per mano di Linda Riverditi (che intasca anche i complimenti di Damiano David), e pure hit alla Fedez (“Martina sei una stronza” del giovane Holy Francisco) e qualche nome già conosciuto come i Santi Francesi, già scartati da Amici (ai tempi si chiamavano The Jab), e un Siffredi bollente con L’appuntamento della Vanoni (non Rocco, ma tale Matteo di Savona). Corsi e ricorsi, vedremo che fine faranno, intanto che su Spotify cerchiamo i nove singoli di Mezzenotti, la quota trash che tanto ci piace e che dà almeno un po' di colore. Ricordandovi, in coda, che almeno è tornato il pubblico in sala, e che tra i contendenti si nasconde il novello Lorenzo Licitra. Animo, il “peggio” deve ancora venire!