Si è conclusa la 68esima edizione dell’Eurovision Song Contest, che quest’anno ha premiato il giovanissimo Nemo (classe 1999), rappresentante della Svizzera. I 26 Paesi in gara alla finalissima hanno portato sul palco dell’Arena di Malmö i loro brani inediti, affascinando il pubblico con coreografie e scenografie mozzafiato. Tuttavia, lo stesso non si può dire per la scelta dei look: in un marasma di tuniche, make-up prostetici, tutine aderenti e costumi teatrali, il concetto di “moda” non è stato contemplato. Qualche eccezione c’è - Angelina Mango in Etro è tra queste -, ma nessuna soddisfa appieno le aspettative. Sarà per il prossimo anno? Vediamo insieme le pagelle dei look.
Svezia - Marcus & Martinus “Unforgettable” (Voto: 6)
Aprono la gara i gemellini svedesi di “Shining” in total pelle, che infrangono all’unisono uno dei principali diktat della moda: il blu e il nero non si indossano insieme, ma forse in Svezia questa diceria non è mai arrivata. E per fortuna, perchè a giudicare dai look successivi, tutto sommato, Marcus & Martinus suscitano simpatia. Non saranno certo delle fashion icon, ma perlomeno la palette colori è stata definita.
Ucraina - alyona alyona e Jerry Heil, “Teresa & Maria” (Voto: 4.5)
Non ho ben capito se c’è qualcosa di blasfemo nella canzone, ma gli outfit sono senza dubbio un sacrilegio. Pronte per la fiera medievale di paese, alyona alyona e Jerry Heil si esibiscono sul palco dell’Arena di Malmö con un pallio romano e una tunica drappeggiata, con due tonalità che nemmeno si abbinano tra di loro. Pass.
Germania - Isaak, “Always on the run” (Voto: 5.5)
Senza arte né parte, il look di Isaak vuole passare inosservato e lasciar spazio alla musica. E se l’obiettivo era quello di essere ignorato, ci è riuscito alla grande.
Lussemburgo - Tali, “Fighter” (Voto: 5)
Tali punta sul mix&match anonimo, con una catsuit dai toni polverosi che non riesce a comunicare alcuna emozione. Per non parlare dell’hairstyle, presumibilmente posticcio, che rende il total look strampalato e quasi grottesco.
Israele - Eden Golan, “Hurricane” (Voto: 5)
È l’Eurovision o il toga-party? Anche Eden Golan soddisfa la quota “look Impero Romano” e si perde nella mischia del manierismo. Il suo look avorio, tuttavia, passa completamente inosservato di fronte alle polemiche che, fino alla finalissima, orbitano attorno alla sua partecipazione.
Lituania - Silvester Belt, “Luktelk” (Voto: 8.5)
Silvester Belt segue il suo istinto e ci regala un outfit dal mood contemporaneo, catchy e - finalmente - giovanile. Al bomber e ai pantaloni baggy si aggiunge uno styling all’avanguardia che illumina il look e tratteggia i margini di uno stile ben fresco e definito.
Spagna - Nebulossa, “Zorra” (Voto: 8)
Autoironici, divertenti, convincenti: i Nebulossa ci riportano nella sfrontatezza degli anni Ottanta con una buona dose di sarcasmo e provocazione. Le vibes sono quelle di Cher, Donatella Versace, i Bluvertigo e i Village People: buttate tutto nel mixer e godetevi un mash-up mordace dagli accenti fetish-core, coerente con “Zorra” e fedele all’immaginario LGBTQ+.
Estonia - 5miinust&Puuluup, “(nendest) narkootikumidest ei tea (kull) midagi)” (Voto: 6.5)
Fortunatamente i 5miinust&Puuluup puntano sul total black rigoroso e destrutturato, in barba al mood caotico e sregolato della loro canzone in gara. Che certo, non si può definire elegante e nemmeno minimalista, ma gioca con contrasti spiritosi che sul palco dipingono uno spettacolo godibile.
Irlanda - Bambie Thug, “Doomsday blue” (Voto: 9)
La vincitrice indiscussa della competizione stilistica dell’Eurovision 2024. Dal pentacolo alle corna, l’abito piumato e il make-up prostetico del ballerino diabolico, Bambie Thug non è per tutti: solo chi ha il gusto dell’horror più comprenderla.
Lettonia - Dons, “Hollow” (Voto: 7.5)
Ci ricorda un po’ Off-White questo look total blue di Dons, rappresentante della Lettonia. E con il suo tank top scultoreo, che ricalca la silhouette del corpo in chiave trompe l’oeil, lascia la sua traccia sul palco dell’Eurovision e intraprende una scelta stilistica originale ed intrigante.
Grecia - Marina Satti, “Zari” (Voto: 6.5)
La canzone si chiama “Zari”, la cantante è tremendamente zarra. Aldilà dei giochi di parole, Marina Satti ci propone una versione greca di Rosalìa ma sceglie un outfit grossolano e poco efficace, composto da crop top e gonna a palloncino cangiante. Si salvano solo gli stivaletti, un’ibrido tra gladiator boots e sandali intrecciati dalla manifattura interessante.
Regno Unito - Olly Alexander, “Dizzy” (Voto: 8)
Il look da boxeur convince sempre, decennio dopo decennio. Ancora meglio nel 2024, anno in cui lo sportswear si riconferma più cool che mai, grazie a pellicole come “Challengers” e “Ferrari”, e nel mercato del second-hand spopolano gli stivaletti da boxe d’archivio. Olly Alexander condisce il tutto con una buona dose di queerness e avanguardia, e si conquista il podio dei best look dell’Eurovision 2024.
Norvegia - Gate, “Ulveham” (Voto: 5)
Col total black, di solito, non si sbaglia mai. Tuttavia i Gate hanno scelto una serie di look in chiave dark-fantasy fuori tempo massimo, già visti e poco incisivi. Nonostante gli outfit siano indubbiamente coerenti con la personalità del brano in gara, la band norvegese avrebbe potuto osare molto di più.
Italia - Angelina Mango, “La noia” (Voto: 8)
Ottimo lavoro dello stylist Nick Cerioni che ha scelto per Angelina Mango un outfit firmato Etro scenografico ma raffinato, peccato per gli stivaletti neri con platform vertiginosa che ci hanno proiettato in un’atmosfera non tanto da cumbia, ma da rave party.
Serbia - Teya Dora, “Ramonda” (Voto: 7)
Un po’ streghetta dei boschi, un po’ Mercoledì Addams, troppo poco contemporanea: i piedi scalzi lasciamo negli anni ’90. In complesso l’outfit è coerente con la sua interpretazione, ma già visto.
Finlandia - Windows95Man, “No rules!” (Voto: 6)
La sagra del nonsense, che tuttavia si sposa bene con il senso della canzone e dell’interpretazione: non ci sono regole, nemmeno per il vestiario. E quindi via libera al sandalo col calzino e la t-shirt cropped con il logo Windows95, ma nessuna pietà per l’abito-mosaico in denim. C’è un limite anche all’anarchia.
Portogallo - Iolanda, “Grito” (Voto: 5)
Un’ensemble senza concetto. I ballerini in total white minimalista potevano anche starci (un punto a favore per le maschere in stile Maison Margiela), ma la protagonista dell’esibizione ha rovinato l’armonia dell’esibizione con uno styling ai limiti del kitsch, completato da un make-up a dir poco iperbolico. Con delle unghie del genere, poi, servirebbe il porto d’armi.
Armenia - Jako, “Ladaniva” (Voto: 4.5)
È tutto sbagliato: le treccine da Pippi Calzelunghe, l’assenza di armonia tra la cantante e i musicisti, le sneakers bianche abbinati ai look tradizionali... La canzone. Non ci siamo.
Cipro - Silia Kapsis, “Liar” (Voto: 4)
Non capisco se è più anonimo il look o il brano portato in gara. Della serie: il crop top e i baggy solo se sei Jennifer Lopez, ma tipo vent’anni fa. L’outfit di Silia Kapsis sarebbe stato meno discutibile senza il pavé di strass da ballerina del Cocoricò, purtroppo nessuno gliel’ha fatto notare in tempo.
Svizzera - Nemo, “The code” (Voto: 5.5)
Il coraggio è senza dubbio la virtù di Nemo. Il vincitore dell’Eurovision in ambito fashion si avvicina timidamente alla sufficienza, e il suo look alla “Povere Creature” non viene compreso. Fake fur in tulle e sneakers coordinate ci potevano anche stare, ma il problema principale dell’outfit è la minigonna salmone stropicciata, thriftata durante i saldi. Cheap ma non chic.
Slovenia - Raiven, “Veronika” (Voto: 5.5)
Una performance fiammeggiante, una catsuit altamente infiammabile: Raiven sarebbe stata più convincente se fosse rimasta in biancheria intima come i ballerini, tuttavia ha optato per un outfit prevedibile e forzatamente sensuale. Che però non centra il punto.
Croazia - Baby Lasagna, “Rim tim tagi dim” (Voto: 6.5)
La reference era probabilmente la Fall 2011 di John Galliano, il risultato è “Il Circo degli Orrori) di Sidney Hayers. Ma Baby Lasagna sceglie di rappresentare la sua predilezione per il grottesco attraverso una serie di outfit coerenti e plateali, perciò supera la sufficienza.
Georgia - Nutsa Buzaladze, “Firefighter” (Voto: 5)
L’ocra non è sicuramente il suo colore. Nutsa Buzaladze ha scambiato l’Eurovision per un casting per il prossimo capitolo di “Dune”, e nonostante tutte le fiamme sul palco, non riesce ad accendere la scintilla.
Francia - Slimane, “Mon amour” (Voto: 8)
Il tentativo di portare il quiet luxury sul palco dell’Eurovision sembrava miseramente fallito, ma l’outfit di Slimane ha ribaltato la situazione. Il cantante francese ha scelto un look total white composto da pantalone baggy, camicia sheer e stivaletto con platform. Delicato e romantico, in sintonia con la sua “Mon Amour”.
Austria - Kaleen, “We will rave” (Voto: 5)
Dal palco della Malmö Arena ai cubi del The Club di Milano è un attimo. Kaleen cerca di interpretare una supereroina dallo spazio ma si perde nella galassia del trash, senza esserne davvero consapevole. Il suo look vuole proiettarci nel futuro, ma resta fermo negli anni 2000.