Cos'hanno in comune Bruno Barbieri e Jannik Sinner? Probabilmente niente. Due mondi diversi: uno domina in cucina, l’altro sui campi da tennis. Eppure ora a unirli c'è un piatto. Bruno lo aveva promesso: se Sinner avesse vinto Wimbledon, avrebbe creato una ricetta a lui dedicata. E così è stato. Detto, fatto. Lo chef ha pubblicato su Instagram un reel in cui lo si vede preparare con cura e orgoglio un piatto pensato proprio per il campione altoatesino (e con sottofondo Katy Perry!). Ingrediente principale? Non è difficile da indovinare. In effetti, povero Jannik: sarà anche stanco di essere associato sempre alle carote. Tra meme, battute e riferimenti più o meno simpatici, le carote sono diventate quasi un simbolo del suo personaggio pubblico. Ma questa volta, con il piatto di Barbieri davanti, speriamo davvero che abbia sorriso. La ricetta è tutt'altro che banale. Soufflé di carote, brunoise di frutta e verdura acerba marinata all’olio di vinaccioli e aceto di lamponi, caviale Beluga e uova di salmone, tzatziki e shot di estratti vegetali. Questi gli ingredienti utilizzati dal nostro caro chef. "Un soufflé per il re", dice Bruno nel video.
E in effetti si vede questo soufflé arancione, elegante e compatto (la sua testa?) con una decorazione sopra che… ricorda i capelli? Chissà se era voluto. Fatto sta che l’effetto è immediato: il collegamento visivo è chiaro, simpatico, e aggiunge un tocco giocoso al piatto. Insomma, non l'abbiamo assaggiato, ma l'aspetto sembra essere davvero azzeccato. Chef Barbieri non delude. Si vede che ci mette passione, anche in gesti come questo. Segue il tennis in maniera sfegatata e non lo nasconde. In un altro video, durante Wimbledon, lo si vede con una parrucca arancione mentre fa il tifo per Sinner. Una parrucca non proprio sobria, anzi piuttosto vistosa, ma decisamente divertente addosso a lui. Un gesto spontaneo, che ha fatto sorridere i fan. E allora, un piatto arancione non era certo inaspettato. Anzi, sembrava quasi inevitabile. Un omaggio che unisce ironia, gusto e affetto. Un piccolo tributo da parte di uno chef appassionato a un giovane talento che sta facendo sognare l’Italia. E chissà, magari la prossima volta sarà Jannik a ricambiare.
