Dopo il kebab di Gianluca Vacchi, la pizza di Flavio Briatore e le polpette di Diego Abatantuono, ci mancava solo il ristorante del Brasiliano. Massimiliano Minnocci (il vero nome der Brasiliano) in questi giorni ha inaugurato il suo locale: “Brasil, Tapas y Cocktail” in zona Ponte Milvio, a Roma. Dopo l’arresto in Porsche degli scorsi mesi, l’esordio come attore di film hard con l’influencer Michelle Comi, la (brevissima) carriera musicale e sponsorizzazioni varie – tipo l’ultima di luglio in cui sul suo profilo diceva “Contattatemi, converto in cash il bonus cultura da 500 euro per i 18enni” sollevando molte perplessità fra i suoi follower – ora er Brasiliano si lancia anche nella ristorazione.
Ad attenderlo all’inaugurazione del suo locale alcuni giorni fa, qualche fotografo, ma soprattutto giovani e giovanissimi fan. Ragazzini e ragazzine accorsi per farsi un selfie con lui che, preso “alla sprovvista” ha pure commentato: “Ma che so’ lo sposo?” di fronte alla (piccola) folla agitata. Minnocci aveva annunciato l’apertura del ristorante sul suo profilo Instagram non molto tempo fa: “Lo so che ve aspettate er Brasile apra un locale all’insegna dell’illegalità, ma vi sbagliate, troverete un rifugio alla vostra monotonia” aveva promesso. Al suo “rifugio” però, alcuni dei presenti raccontano solo di una cinquantina di persone nella serata dell'apertura. Molte poche, insomma, nonostante il Brasiliano abbia anche detto al microfono “Mo blocchiamo Ponte Milvio”.
Mantenuta invece la promessa di ‘legalità’, dato che il neo ristoratore si è preoccupato di verificare la maggiore età dei suoi ospiti, prima di servire loro alcolici: “Rega venite a prende da beve. Ma ce l’avete 18 anni? Perché qui se no ce chiudono subito…” ha detto, e i ragazzini sono stati obbligati a mostrare i documenti. “Oh rega, non date i documenti a me. Mica so’ una guardia. A chi c’ha meno di 18 anni un succo di pompelmo” ha poi aggiunto, prima di concedersi a numerosi selfie tra i suoi ammiratori. Come proseguirà la sua attività? Noi non vediamo l’ora di assaggiare anche la sua cucina, per esprimere un giudizio più concreto, con la speranza che almeno su quella l'approccio sia un po' più serio...