Trump orgoglio italoamericano? Forse. Il re della pizza napoletana, Gino Sorbillo, ha accolto una richiesta dei suoi fan d’oltreoceano e ha scelto di dedicare una delle sue creazioni al neoeletto Donald Trump. In effetti, gli italoamericani sono da tempo schierati, quasi in massa, a favore del candidato repubblicano, a indicare quanto si sentano ormai parte del tessuto sociale americano, quello che, come indicato dall’acronimo “Maga”, Trump ha promesso di far tornare a essere grande. Così anche Sorbillo ha festeggiato la vittoria del tycoon, tradendo più o meno consapevolmente quasi un endorsment per il leader repubblicano. Video senza bisogno di grandi spiegazioni, sostanzialmente un desiderio esaudito di chi, pare, avrebbe chiesto una pizza per Trump.
La ricetta è semplice. Oltre al solito impasto, semplicemente pomodoro San Marzano e dell’olio extravergine d’oliva in cottura. “Dopo San Gregorio armeno non deve mancare la pizza napoletana”, dice Sorbillo. Poi, con la saccapoche della maionese (crediamo) e sopra, a mo’ di ciuffo, dei pomodorini gialli. Una marinara un po’ eccentrica, che è stata apprezzata con un plebiscito di pareri positivi fuorché uno che scrive: “La pizza sarà buonissima ma noooo quel nome scritto sopra”. Un altro follower, invece, chiede di taggare Trump, nella speranza che il neoeletto presidente possa vederla. Sorbillo non è nuovo a questo genere di tributi. Qualche giorno fa, infatti, aveva dedicato una pizza a Barbara D’Urso. Sorbillo è già presente a New York e a Miami, nonostante la critica non abbia accolto sempre in modo positivo la proposta culinaria del napoletano. In particolare, la pizza di NY era stata bocciata clamorosamente dalla rivista culinaria Eater, anche se il critico, Robert Sietsema, promuove le materie prime, pur criticando i costi (la margherita, chiamata “Antica margherita”, costa diciassette dollari) e le pizze speciali, come la “Firenze” (trenta dollari) e la “Alba” al tartufo nero (trentacinque dollari).