Altro che sorso rinfrescante: l’Espresso Tonic, cocktail virale e amatissimo dai social, è stato brutalmente bocciato da Giorgione. In un video diventato subito un piccolo cult pubblicato da Gambero Rosso, il cuoco più verace della TV ha assaggiato il drink più trendy del momento. Risultato? Una smorfia, uno sguardo perplesso e una sentenza che non lascia spazio a repliche: “Non mi suscita nessuna sensazione paradisiaca.” Mentre TikTok lo celebra come il re dell’aperitivo ibrido, Giorgione lo guarda come si guarda una carbonara con panna: con sospetto e rassegnazione. Il cocktail, per chi si fosse perso la vicenda, unisce caffè espresso e acqua tonica, ghiaccio e scorzetta d’agrume. Una bomba di caffeina e bollicine che ha conquistato hipster, baristi sperimentali e influencer da hashtag facile. Ma non ha conquistato lui. E non è questione di gusti personali: la stroncatura arriva come un pugno ben assestato al cuore della moda gastronomica, quella che macina like ma inciampa sull’autenticità. E il fatto che a farla sia proprio Giorgione, simbolo di cucina rustica e sapori “veri”, dà al tutto un sapore ancora più deciso. “Tonica è una cosa amara con l'acqua frizzante e lo zucchero, il chinino, certo,” spiega Giorgione nel video, cercando di razionalizzare l’impatto del cocktail sul palato. “C'è stato messo caffè amaro appunto, quindi l'amaro del caffè si somma all'amaro del chinino e secondo me la parte dello zucchero, tu stai nobilitando, della tonica non basta riequilibrare.” Un'analisi semplice ma precisa, che smonta la presunta armonia dell’Espresso Tonic con la naturalezza disarmante di chi alla fine vuole solo bere qualcosa di buono. Al suo fianco, Marco Sabellico, firma storica del Gambero Rosso, rincara la dose: “Il tutto, tu stai nobilitando un loschissimo intrubbio secondo me, un po’ sì, sono scelto arrivare, che sia il più virale possibile e sono convinto ne prendo le dovute distanze: rimediateci una bottiglia di gin, la tonica ce l’abbiamo, portateci il gin.” Insomma, l’esperimento è finito male. E la soluzione è tornare ai classici.
Ma da dove arriva questo famigerato Espresso Tonic? Non è nato su TikTok né in un bistrot milanese, ma nel 2007 in Svezia. L’idea era offrire una versione estiva del caffè, fresca ma decisa. Poi il drink ha viaggiato: dal Nord Europa ai bar americani, fino a imporsi come il feticcio dei coffee shop italiani più “stilosi”. Oggi è protagonista di stories e reels, servito in calici eleganti con luce soffusa e playlist chill in sottofondo. Peccato che l’effetto “wow” non sia universale. Anzi, come dimostra il video, può anche scivolare via senza lasciare traccia. “Non mi dice niente”, ribadisce Giorgione, con la sua bonaria brutalità, scrollando le spalle. È il colpo di grazia a un cocktail che punta tutto sull’immagine e poco sulla sostanza? Il Gambero Rosso, pur senza schierarsi apertamente, ha scelto un portavoce che più tradizionalista di così si muore. E la mossa ha funzionato: il video è diventato virale, il dibattito è esploso. Trend o trovata da dimenticare? Cool o solo strano? Nel dubbio, Giorgione resta fedele al suo caffè bollente, magari dopo un piatto di trippa o uno stinco al forno. Altro che tonic.
