Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Si comincia con “Il gossip è la prima forma di democrazia”. Fedeli a questo motto - da lui coniato - siamo lieti di ospitare la rubrica che Roberto Alessi, giornalista tra i più ben informati in Italia e direttore di Novella2000. Ma vediamo subito chi sono per lui gli Up e i Down della settimana. Si comincia con i misteriosi capelli di Lazza che stanno facendo impazzire i social, l’amore (finito?) tra Stefano Gabbano e il suo Luca, gli applausi per Geppi Cucciari, Amadeus impaurito per la sua Giovanna Civitillo, Gianni Versace, il mito, i sogni e ora un altro docufilm… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti
DOWN
Gianni Versace nell’ennesimo docufilm: Splendori e fragilità di un genio
“Gianni Versace noto per aver fondato la celebre casa di moda Versace, simbolo di lusso, glamour e creatività a partire da umilissime origini nel depresso meridione del Dopoguerra”. Viene descritto così Gianni Versace nel docufilm di Salvatore Zannino, The Genius of Gianni Versace Alive, quindi un uomo nato in un paese depresso come il Sud dell’Italia, a Reggio Calabria, descritta come una città senza arte né parte, da una famiglia “umilissima” forse perché non aveva le disponibilità economiche che avrebbe avuto poi il figlio Gianni. È un errore, il Sud Italia è una terra meravigliosa, ricca di cultura, mare, montagna, arte, ma è facile caderci, e il lavoro che viene presentato al cinema in questi giorni è sicuramente molto interessante, dove intervengono esperti di settore con interviste registrate nella casa che fu di Gianni Versace a Miami, in Ocean Drive, a South Beach. In quella casa Gianni Versace mi ha invitato tante volte, ma non ci sono mai andato, il mio mondo non era il suo: ci univa il lavoro, le interviste che gli facevo, i personaggi che lui vestiva e che incontravo grazie a lui, e la sua biografia scritta da lui (l’unica) e curata da me. Non dico che sia stato un errore essere portati sul binario sbagliato, pensando che Reggio Calabria potesse essere una terra depressa e la sua una famiglia umilissima. Io stesso feci una volta una domanda del genere a Gianni: “Che effetto ti fa vivere in case così belle come questa di via Gesù (a Milano, ndr), o quella di Miami, o quella di New York, o quella di Londra, pensando alla casa dalla quale tu eri partito”. Mi corresse: “Vedi, Roberto, io ho ricordi bellissimi della mia casa di infanzia in Calabria. Affacciandomi dal balcone vedevo gli scavi di quello che rimaneva della Magna Grecia, sono cresciuto ammirando i mosaici, le sculture, i resti di una civiltà infinita che aveva visto nella mia Calabria uno sviluppo strepitoso. Di anno in anno venivano trovati nel sottosuolo pezzi archeologici che poi sono stati esposti al museo nazionale della Magna Grecia di Reggio, mio padre aveva una sensibilità musicale incredibile, e nella sartoria di mia madre Franca ho imparato ad apprezzare il lavoro artigianale della grande sartorialità italiana. Mi nascondevo dietro una tenda e osservavo le signore calabresi che venivano a vestirsi da lei, donne bellissime, colte, affascinanti e da quei primi tagli, da quei primi tessuti, ho tratto le basi del mio lavoro di oggi. Sono cresciuto nella bellezza, nella cultura, questa è stata la mia vita a Reggio Calabria, una vita meravigliosa che nulla ha da invidiare alla mia attuale vita a Milano e nel mondo”. Queste erano le parole di Gianni Versace. Sono comunque felice di questo lavoro, Il genio di Gianni Versace che è stato girato come detto nella sua villa di Miami, casa Casuarina, una villa che mi fu spiegato era un po’ la copia di quella che aveva il figlio di Cristoforo Colombo a Santo Domingo. Mi ricordo che rimasi colpito quando incontrai una mattina Versace nella sua sede di Milano, mi chiese come stavo e io gli dissi che ero un po’ stravolto perché stavo ristrutturando una mansarda a casa mia e con gli operai in casa c’era sempre un gran da fare. E lui mi disse: “Roberto, ti capisco benissimo: anch’io sto ristrutturando la casa di Miami e ho un sacco da fare”. Scoppiai a ridere: io stavo ristrutturando 35 metri quadri mentre lui stava ristrutturando un palazzo a Miami, dove per creare lo spazio per il giardino con piscina in mosaico, aveva comprato e abbattuto un albergo di fianco. Versace non è stato solo uno stilista che faceva abiti bellissimi, è stato un vero artista e con gli artisti come lui aveva creato una sinergia incredibile, inventando una collaborazione che prima d’allora era stata solamente occasionale: il suo atelier si era trasformato in un centro d’arte applicata alla moda, come l’arredamento che vedeva sulle sue creazioni le opere di Andy Warhol, Jim Dine, Julian Schnabel, Rotella, Schifano. Non ho mai capito se nella vita era felice, perché si misurava con un mondo che mi sembrava lontano dal suo essere: star internazionali, con molto alcol, molto sesso, molta droga, ingredienti che non mi sembrava potessero essere apprezzati da lui, anzi. Fino all’ultimo momento in cui ha vissuto, quando in quella villa di Miami Andrew Cunanan l’avrebbe ucciso, gli è rimasto accanto Antonio D’Amico. Credo che il loro fosse un amore, autentico, anche se non fedelissimo. Antonio è morto da poco, l’ho sentito tante volte dopo la morte di Gianni ed era ancora addolorato anche se si era rifatto la vita con un imprenditore. Credo che forse solo lui abbia conosciuto davvero Versace, al di là del mito, nei suoi splendori come nelle sue fragilità.
DOWN
Lazza, essere un artista non basta: cosa s’è messo in testa?
Lazza è uno dei miei cantanti preferiti, ed è anche un ragazzo molto simpatico: l’ho incontrato in aeroporto ed è stato così gentile con chi gli chiedeva i selfie, che mi ha ricordato in qualche modo Al Bano, un artista che mette al primo posto sempre i suoi fan (“Senza di loro io non ci sarei“). E sul web c’è una vera e propria fissazione sul capire che cosa ha fatto ai capelli. Per alcuni ha solo cambiato pettinatura, visto che ha la fronte molto più bassa, per altri avrebbe potuto fare un trapianto (ma mi sembra un’attaccatura di capelli piuttosto naturale, la chiamano hair line), infine qualcuno sospetta che abbia potuto mettere un patch cutaneo. Anche perché sull’account Instagram di Fabrizio Labanti, il mago del patch cutaneo (chiedere a Francesco Facchinetti), c'è una foto in cui i due appaiono insieme (e questo avrebbe insospettito qualcuno).
DOWN
Stefano Gabbana si gira pagina con Luca, una delle storie d’amore più belle della moda?
Pare che la crisi del settimo anno abbia coinvolto anche Stefano Gabbana, geniale stilista del duo Dolce & Gabbana, un uomo simpaticissino, e il suo compagno dal 2017 Luca Santonastaso, che ha 32 anni in meno di Stefano. In effetti, scartabellando sui servizi fotografici arrivati da Parigi, dove D&g ha presentato la collezione ispirata alle donne siciliane, non c’è traccia di Luca. Se fosse davvero così mi dispiacerebbe, perché Luca e Stefano formavano una bellissima coppia, quando si erano conosciuti Luca faceva il parrucchiere, un lavoro creativo che ben era in linea con quello di stilista del suo compagno. Negli ultimi anni, però (grazie anche alla sua fisicata) era diventato uno dei personal trainer più richiesti dalla Milano che conta. Spero, se le voci arrivate hanno un reale fondamento, che possano ripensarci: è così difficile trovare una persona sodale, sincera, che non si fa abbagliare dall’apparenze a questo mondo. Stefano e Luca l’avevano trovata uno nell’altro.
DOWN
Giovanna Civitillo si è fatta male: “Per un calo di pressione sono caduta in bagno”. Amadeus? Terrorizzato
Mi ha molto impressionato la foto che ha postato Giovanna Civitillo sul suo Instagram, una foto dove la vediamo con un tutore, qualche bernoccolo e un vistoso segno sul labbro. Sul web non riuscivo a capire che cosa fosse successo: lei aveva spiegato che poteva andare anche molto peggio senza entrare in particolari. Immediatamente le ho scritto per sapere di più. Sta bene, per la precisione sta molto meglio. Mi ha spiegato che è svenuta di notte in bagno per un calo di pressione. Si è ritrovata svenuta per terra con un taglio al labbro (le hanno dovuto mettere tre punti chenon sono pochi per quella zona) e ora dovrà portare il tutore poiché ha avuto anche una lussazione alla spalla, oltre al bernoccolo in testa. È stato anche uno shock spaventoso non solo per lei, ma anche per Amadeus e per suo figlio José, che ora ha 15 anni, che l’hanno subito soccorsa. Mi immagino il terrore nel trovarsi la moglie e la mamma svenuta in bagno: so che gli si è gelato il sangue nelle vene. Per fortuna tutto è passato. Consiglio pratico: mai andare in bagno appena alzati, aspettare un attimo sul letto di riprendere la pressione stando in piedi.
UP
Elena Morali, preferisco lavorare soltano io ma avere al mio fianco qualcuno che mi ami
È sempre molto simpatica Elena Morali, oggi la si vede un po’ meno in televisione, ma è diventata una star del web dove i suoi video sono molto seguiti, alcuni con il suo compagno Luigi Mario Favoloso. Certo, lei come modella forse lavora molto, forse lui un po’ meno: “Ma non importa, io ho capito che nella vita bisogna essere assolutamente indipendenti, per cui se io lavoro di più o di meno, non è importante, l’importante è avere accanto a una persona che ti ama e ti rende felice e sappia fare all’amore bene. Luigi Mario mi rende felice. Basta e avanza”. Come darle torto?
UP
Geppi Cucciari e la sofferenza di una ex curvy
Geppi Cucciari è indubbiamente uno dei personaggi più seguiti del mondo della televisione, non a caso Carlo Conti l’ha voluta come coconduttrice in una delle serate del Festival di Sanremo. Ma ciclicamente salta fuori la storia di qualcuno che si prenda il merito di averla fatta dimagrire con un metodo particolare. Lei già in passato ha denunciato la cosa: “Non so chi siano questi deficienti, non si perdono 10 chili in 4 settimane, sono solo menzogne, non uso nessun integratore, non do consigli a nessuno, soprattutto non ne sponsorizzo, non fatevi imbrogliare da chi usa una qualsiasi nostra debolezza contro di noi”. La verità è che Geppi è un’ex cestista, è arrivata a giocare in serie A2 con la maglia della VirtusCagliari e ha giocato nella Gammabasket Segrate in serie C. La pallacanestro è tutt’ora la sua grande passione nonché uno sport che ha segnato la sua crescita. E dopo aver passato un periodo in cui non aveva modo di fare granché sport e in cui il fisico l’aveva in qualche modo un po’ tradita, aumentando di peso, è riuscita a conquistare la sua taglia naturale che ora mantiene con l’alimentazione adeguata e molto molto sport. Cosa un po’ stravagante è che, nonostante abbia conquistato questa nuova linea già 15 anni fa, ancora oggi venga presa in considerazione come una persona con un fisico particolare. Da tempo porta la 42, ma rimane mitica la sua battuta sulle taglie: “Il problema non siamo noi che siamo grasse, sono le taglie che sono piccole”. Applausi a scena aperta.
UP
Marco Baldini, la rottura con Fiorello può finire, vi vogliamo insieme!
Marco Baldini è uno dei personaggi più simpatici che conosca nel mondo della televisione. L’ho sempre trovato una persona molto onesta e diretta. A Renato Franco, il giornalista del Corriere della Sera, ha raccontato del suo rapporto con Rosario Fiorello con cui faceva coppia fissa in Tv e che non sente da tempo. Parlando di Fiorello e di una possibile ritorno insieme ha detto: “Impossibile. E ho sbagliato io. C’è stata un’epoca in cui ero fuori dal mondo, vivevo in condizioni molto precarie, ho dormito anche in macchina, e ho fatto errori imperdonabili. Lui mi ha aspettato un sacco di tempo, poi quando ha visto che non c’era più ciccia ha detto basta”. E ha aggiunto: “Nel periodo in cui ero fuori di testa stavo parlando a un tizio che mi chiedeva dei soldi, eravamo intercettati e offesi Fiore, ma avrei potuto offendere mio padre, mia madre, mia sorella... avrei potuto offendere chiunque, perché ero fuori controllo. Feci un errore grosso, usai parole cattive (tra le altre cose disse che non lo pagava abbastanza e che 'quelli intorno a lui hanno preso le briciole')”. Non credo che Fiorello se la sia presa per qualcosa che gli è stato riportato, il problema è che, questo almeno è quello che mi è stato riferito, pare fosse diventato difficile lavorare con Marco. Ricordo una volta che dovevano girare uno spot, erano coinvolte almeno 200 persone e lui era arrivato in ritardo credo dei problemi. Altri mi avevano detto che un giorno non si era neppure presentato. Ripeto, mi è stato raccontato. Ma credo che Fiorello con tutte le persone che ha intorno, essendo molto abituato al mondo degli artisti, sappia come prendere gli artisti con cui deve interagire e non si faccia tanti problemi se gli riferiscono qualcosa di antipatico. Certo è che se si diventa un problema nel lavoro quando poi devi fare riferimento ai clienti, oltretutto paganti, le cose cambiano. Io spero comunque che Fiorello e Marco possano tornare a lavorare insieme: lui era la spalla perfetta e di una classe innata per Fiore. Noi, del pubblico, ci meritiamo ancora questa coppia.
UP
Federica Pellegrini, il giallo del seno ingrandito, Matteo Giunta ringrazia
Ho rivisto Federica Pellegrini da Alberto Matano a La Vita In Diretta. E improvvisamente mi sono accorto che ha un bellissimo decolletè: direi almeno una terza naturale. Eppure mi ricordo di lei quando era atleta che era se non un asse da stiro, sicuramente meno prosperosa. “È uno dei vantaggi di aver abbandonato la carriera agonistica: le atlete, purtroppo non hanno mai grande seno perché il movimento di spalle e braccia sviluppa i pettorali ma diminuisce in generale il seno”, ammette Federica con disarmante sincerità. In tutto questo il marito Matteo Giunta ringrazia sentitamente la moglie per aver deciso di mollare l’attività agonistica. Abbandonare la carriera fa guadagnare di meno, ma ha anche i suoi vantaggi.
UP
Alba Parietti e Sophie Codegoni, cari odiatori grazie del complimento
Direi che al Alba Parietti ha tappato la bocca a tutti: “Molti incontrandomi per strada trovano che io stia molto in forma e che stia molto bene e mi domandano come mai su Instagram uso i filtri per apparire più in forma, visto che non ho bisogno”. Recentemente qualcuno poi ha detto, osservando le foto di lei mentre fa ginnastica in uno sporting di Milano Tre dove abita, che a furia di usare filtri assomiglia a Sophie Codegoni. E glielo hanno sottolineato in maniera dispregiativa: “Che orrore, assomiglia alla Codegoni”. Io aggiungerei: avercene di Parietti e Codegoni e, calcolato che Sophie ha esattamente quarant’anni di meno della Parietti, direi che quegli che volevano umiliare Alba le hanno fatto un meraviglioso complimento. A proposito, vedo Alba Parietti molto spesso: ci incrociamo a Roma alla Rai e la trovo in grandissima forma, non solo, ma fa molta attività fisica ed è di certo più tonica oggi di vent’anni fa.
Lei è diventata famosa anche per essere ricorsa a qualche intervento estetico (forse più di uno), per cui per molti la sua bellezza (più che notevole) è frutto dei medici più che della sua natura. Ricordo una vecchia barzelletta. La moglie dice al marito, fan della Parietti: “Ma non vedi che è tutta rifatta?”. Il marito sbuffa: “E allora?”. “Facile essere belle se si fa dal chirurgo plastico”. Il marito spazientito tira fuori il libretto degli assegni: “Qui l’assegno, l’ho firmato in bianco. Metti tu la cifra che serve, vai da un chirurgo estetico e fai quello che devi fare. Non bado a spese. Ma occhio: se non torni bella come lei m’arrabbio di brutto ed è la fine”.