Chi dice che il sesso è solo questione di penetrazione? Un rapporto sessuale “coi fiocchi” non si limita soltanto alle nostre parti intime, ma coinvolge alcune aree di piacere inaspettate che possono contribuire all’eccitamento e regalarci un orgasmo indimenticabile. Insomma, esistono delle parti del corpo - che variano da persona a persona - dotate di una spiccata sensibilità, in grado di aumentare esponenzialmente il nostro piacere sessuale. Noi di MOW, con questa guida, vi accompagniamo alla scoperta del vostro corpo in un viaggio tra le zone erogene più note.
Ma prima, qualche tecnicismo
Il termine “erogena” deriva dal greco “érōs” (“amore”) e “-genes” (“nato”), e letteralmente significa “zona che genera amore”, o in questo caso, piacere. Una zona erogena viene definita tale per il gran numero di recettori sensitivi al livello della pelle e delle mucose, assieme alle terminazioni nervose situate più in profondità, tra i tessuti muscolari. Siccome queste zone variano da individuo a individuo, ciò che può essere piacevole per una persona, può causare irritazione - o addirittura dolore - in un’altra. Per questo motivo, oltre alla loro altissima sensibilità, le zone erogene vanno inizialmente approcciate con delicatezza, per ottenere qualcosa di buono dalla loro stimolazione. Il piacere generato dalle zone erogene si scatena sotto forma di eccitazione o rilassamento sessuale, ed è strettamente collegato al nostro stato d’animo e alla nostra psiche (oltre che all’intensità della stimolazione fisica che riceve). In linea di massima, tra uomo e donna non ci sono delle differenze sostanziali: le zone erogene principali sono comuni a tutti, indipendentemente dal sesso o dall’età. Addentriamoci dunque in questa mappa del piacere sessuale, e ricordiamoci di farne tesoro quando la situazione comincia a scaldarsi.
Le labbra
…E non solo quelle là sotto, considerate zone erogene “specifiche” e “primarie” - nel senso che non potete sbagliarvi. In questo caso parliamo proprio della bocca, una delle zone più sensibili e sensuali del nostro corpo, oltre che un vero e proprio punto di partenza per molti partner. Che sia un bacio lento, passionale, giocoso o stuzzicante, le labbra rappresentano la prima frontiera delle zone erogene del nostro corpo, una sorta di primo step per conoscere la sessualità della persona a cui ci stiamo approcciando. Il bacio, inoltre, aumenta i livelli di dopamina nel nostro cervello, un neurotrasmettitore che stimola il desiderio sessuale, oltre a rilasciare nel nostro corpo grandi quantità di ossitocina, comunemente noto come “l’ormone dell’amore”.
Le orecchie
Che sia il lobo o il brivido delle parole sussurrate, l’orecchio è una zona altamente sensibile per molti di noi. La stimolazione dell’orecchio attraverso le labbra, la voce o il respiro, provoca sensazioni uniche e da brivido, soprattutto se ci si sposta dal collo verso l’alto. L’udito è una parte fondamentale durante il sesso, e se l’orecchio viene stimolato con delicatezza e sensualità, può trasformarsi in una zona erogena a dir poco eccitante.
Il collo
Molti sostengono che basti anche solo sfiorarlo: il collo è una zona altamente erogena proprio perché ricca di terminazioni nervose, quindi via libera alle sperimentazioni. C’è chi preferisce dei baci delicati e chi invece apprezza una stimolazione più decisa, attraverso i morsi. Altri ancora si eccitano se il collo viene succhiato con veemenza. Insomma, il collo è il passe-partout della sessualità, quindi scatenate la vostra fantasia.
L'interno dei polsi
L’avreste mai detto? Una zona che non viene quasi mai toccata, si rivela essere una parte fortemente erogena del nostro corpo. Se accarezzato o baciato, l’interno del polso - dove si spruzza il profumo, per intenderci - può sprigionare in noi un forte senso di eccitamento e trasformarsi in uno dei primi step verso il piacere sessuale a tutto tondo.
I capezzoli
Una zona che prevede un certo tipo di intimità prima di essere raggiunta, ma che spesso viene sottovalutata - soprattutto negli uomini. Ma i capezzoli, per ambo i sessi, sono un punto ricco di terminazioni nervose e pertanto altamente - ed estremamente - sensibili. Per questo motivo, il rischio di provocare dolore è dietro l’angolo. Prima di passare al tatto, dunque, è fondamentale tastare il terreno provando con una stimolazione più delicata, magari anche solo soffiando sull’aureola per poi indugiare con la lingua e le labbra. E se al partner piace, sentitevi liberi di stuzzicare i capezzoli con le dita oppure con i denti.
La schiena
Una zona erogena sulla quale si può indugiare oltre ad un semplice bacio, lasciandosi andare ad avance più o meno intense. Da carezze, i massaggi ed “grattini”, fino a graffi e morsi più decisi, e tutto ciò che la fantasia ci suggerisce: la schiena e le spalle sono zone sensibili ma anche resistenti, quindi non abbiate paura di giocare e sperimentare.
I glutei
Una delle migliori zone erogene in assoluto, da stimolare come si preferisce, dalle carezze alle sculacciate. La parte del solco, che divide le natiche, può sprigionare forti emozioni se stimolata con la lingua, assieme alla zona perianale. L’ideale è iniziare con delle carezze, in un crescendo che coinvolgerà successivamente labbra, lingua, e tutto ciò che preferite.
I piedi
Piccola premessa: se soffrite troppo il solletico, lasciate perdere i piedi. Ma se questo non fosse il vostro caso, sappiate che l’oggetto del desiderio di tutti i feticisti è in realtà una vera e propria mappa del piacere sessuale. Meglio iniziare con un massaggio, per capire quali zone del piede stimolare e quali invece causerebbero solo un fastidioso solletico. Poi, quando avrete familiarizzato con le parti più erogene, sprigionate il piacere attraverso baci passionali.
Oltre alle parti del corpo piuttosto ovvie, come l’interno coscia o la zona pelvica, quelle che vi abbiamo elencato sono le zone erogene più famose e comuni a tutti, da conoscere assolutamente. Il piacere, si sa, varia da persona a persona, quindi è fondamentale imparare a conoscere il proprio corpo e quello del vostro partner per non limitarvi ad una performance sessuale superficiale, ma spingervi verso nuove sorprendenti aree di godimento.