C'è chi un'aragosta al ristorante non se la può nemmeno permettere, poi c'è Salmo. Il rapper sardo ha postato una storia su Instagram in cui libera in mare un crostaceo Chi ha l'aragosta non ha i denti, e chi ha i denti non ha l'aragosta, come si suol dire. Salmo, famoso per il suo stile da cattivo del rap, racconta l'accaduto come se fosse un improvviso raptus di empatia animalista: dice che gli hanno proposto l'aragosta al ristorante ma, dopo averla guardata negli occhi, non se l'è sentita di mangiarla, motivo per cui ha deciso di comprarla per poi liberarla vicino a uno scoglio, nel caraibico mare della Sardegna, ma avrà fatto davvero il bene dell'animale?
L'aragosta viene bollita viva, è vero, ma il motivo non è la crudeltà umana: il problema è che il crostaceo contiene diversi batteri che potrebbero essere pericolosi per l'uomo, e che con un altro tipo di cottura non verrebbero eliminati del tutto. Il problema dell'aragosta liberata da Salmo è che si tratta di un esemplare nato e cresciuto in allevamento e già questo rende difficile, se non del tutto improbabile, la sua sopravvivenza in mare. Come dice un documento redatto dall'Unione europea, infatti: alla luce della sua lunghezza, pari all’incirca a 20 cm, e del suo peso, solitamente compreso tra i 250 e i 300 grammi, l’aragosta europea è al di sotto delle dimensioni legali minime stabilite per la pesca di cattura selvatica. Al tempo stesso, il suo comportamento cannibalistico richiede una tecnologia di allevamento sofisticata.
L'aragosta, poi, vive su fondali rocciosi o ghiaiosi e non predilige la sabbia o gli scogli a sfioro dove Salmo ha deciso di liberarla, nei quali è ben più facile trovare magari un polpo, che è il predatore principale dei lussuosi crostacei. Sempre il documento Ue dice che la temperatura ideale per l'allevamento delle aragoste è di circa 20 gradi, mentre la temperatura, a riva e in superficie, del mare sardo a luglio è abitualmente sopra di circa dieci gradi. Il giorno dopo ha rifatto la storia, questa volta sarcasticamente, liberando in mare una cozza già cotta. Forse avrà capito che con l'aragosta ha fatto una stupidata e ha cercato di rimediare. Vero che lui che nasce artisticamente come Salmon Le Bon, ma forse sulle aragoste non è molto ferrato. Quindi diamo un consiglio a Salmo: la prossima volta che decidi di comprare un'aragosta per salvarle la vita, magari tienila a casa nella Jacuzzi, possibilmente riempita con acqua salata. Magari la chiami Luché, così riapriamo un dissing necessario a un'estate così calma.