Non siete dei pirla, neppure dei sottoni, al massimo siete “toliamorosi”, persone che hanno capito quello che tutti facciamo finta di ignorare, ossia che la monogamia non esiste. La dottoressa ed esperta di relazioni di coppia, Eleonora Sellitto, ci ha spiegato il significato di questa parola, ha condiviso con noi qualche dritta su come gestire una relazione con un partner toliamoroso e ci ha ricordato l’importanza di inserire nella coppia elementi nuovi e frizzanti prima di finire, fra quindici anni, a sentirsi sposati con “una sorella”.
Dottoressa, in sintesi cos’è il “toliamore”?
Noi che eliminiamo la concezione delle corna e comprendiamo di non essere monogami.
È impensabile esserlo?
Dopo dieci o quindici anni di relazione monogama si rischia di entrare nella dinamica “fratello e sorella”. Senza la spinta del desiderio ses*uale crolla tutto, è necessario introdurre un elemento nuovo per riuscire a rimanere insieme, trasgressivo o di altra natura .
Può spiegare in maniera più dettagliata cosa si intende per toliamore e in cosa differisce dal poliamore o da altre forme di relazioni aperte?
Poliamore è, come sottolinea il termine stesso, espressione di sentimenti, ricerca dell'intimità e dell'affettività con più persone. Un orientamento relazionale dove affettività, amore e ses*o convivono in perfetta armonia. Differisce dalle altre relazioni aperte in quanto comprende il sentimento tra le diverse persone coinvolte. Essere una coppia poliamorosa significa avere uno o più legami affettivi paralleli con altre persone. Anzi, proprio l’intenzione di creare delle relazioni forti e durature è la caratteristica principale del poliamore, esattamente come accade nelle relazioni monogame. Si tratta, quindi, di un orientamento relazionale che differisce dal tradimento occasionale, in quanto contraddistinto da una forte comunicazione affettiva e dall’impegno al rispetto delle regole condivise all’interno della coppia.
Quali sono gli effetti psicologici più comuni sulle persone che vivono in una relazione di toliamore?
Tra gli effetti positivi abbiamo la gestione delle emozioni, inclusa la gelosia, è un elemento cruciale nel contesto del toliamore. L'apertura alla discussione e alla negoziazione delle emozioni può favorire relazioni più sane e soddisfacenti. In più c'è una certa sperimentazione ses*uale e relazionale, le relazioni toliamorose offrono maggiori opportunità di sperimentare diverse dinamiche di questo tipo. Questa libertà può attrarre individui che desiderano esplorare una gamma più ampia di esperienze intime. Inoltre il toliamore sfida le norme culturali prevalenti sulla monogamia, offrendo agli individui la possibilità di adottare modelli alternativi di amore e connessione emotiva. Questa sfida alle convenzioni sociali può essere un motivatore per coloro che cercano di esprimere la propria identità in modo autentico e non convenzionale.
E quali sono invece gli effetti negativi?
Uno dei problemi è legato a non esprimere in modo assertivo i propri bisogni e la propria volontà, ma metterli in secondo piano rispetto a quelli dell’altro può creare un disagio emotivo molto forte, un senso di inadeguatezza, una paura di abbandono e un senso di insicurezza pervasivo che sono nocivi per il benessere della coppia. A questo si aggiunge una possibile difficoltà di gestione iniziale, che può generare ansia, paura per la perdita o anche senso di colpa per la propria condotta, anche quando rispondente alle regole stabilite. È necessario riposizionarsi rispetto alla necessità di controllare il partner e alla concezione radicalmente diversa del sentimento di gelosia e della condizione di infedeltà. Infine, un’ultima difficoltà è data spesso dalla mancanza di modelli di riferimento e al dover fronteggiare i pregiudizi dalla parte della società tendenzialmente monogama, che possono infondere un ulteriore senso di essere inadeguati.
Ci sono caratteristiche personali o circostanze specifiche che rendono il toliamore più accettabile?
È stato suggerito che gli individui con attaccamento ansioso evitante potrebbero trovare attraente la Cnm (Moors et al., 2015, O’Connor, 2019), inoltre queste persone tendono a prendere le distanze psicologicamente dal loro partner romantico, proteggendosi così dall’attaccamento che temono intrinsecamente e a minimizzare le espressioni di intimità, il che può essere difficile in una relazione monogama. Provano attrazione per la Cnm poiché consente loro una vicinanza emotiva limitata con un partner specifico. Tuttavia, uno studio successivo di Moors et al. (2019) ha scoperto che le persone coinvolte nella Cnm hanno un certo attaccamento relazionale a tutti i partner con cui hanno avuto una relazione. Pertanto, è importante notare che i risultati sull’attaccamento insicuro non possono essere generalizzati a tutti gli individui coinvolti nella Cnm. Visto che questa, alla fine, sembra attrarre sia persone con attaccamento insicuro che con attaccamento sicuro.