Marco Travaglio è uno dei principali giornalisti italiani e, anche grazie alle regolari apparizioni in tv, è un personaggio molto popolare, eppure della sua vita privata si sa (o comunque si dice) molto poco. A infrangere il tabù ci ha provato Dagospia, che in una notizia foto-flash ha scritto che “Marco Travaglio ha passato il Ferragosto in compagnia della fidanzata, Giorgia Solari, in Calabria, al Praia Art Resort di Isola di Capo Rizzuto (ovviamente, un cinque stelle). Il direttore del Fatto quotidiano è apparso divertito e rilassato, dopo che la bionda Giorgia gli ha mostrato qualcosa sul telefonino”. Subito si aprono (almeno) due quesiti: il primo sullo status di Travaglio (sposato e con due figli, Alessandro ed Elisa, senza che siano trapelate notizie ufficiali di separazione), il secondo sull’identità della donna con cui è stato paparazzato. Giorgia Solari (non Giorgia Soleri, ex di Damiano David dei Maneskin, altrimenti altro che gossip dell’estate…) o piuttosto Giorgia Salari? Dalle foto si direbbe la seconda, l’attrice.
Ma non è la prima volta che le vocali si mescolano e si confondono: nel febbraio 2017 sempre Dagospia, ripubblicando foto di Novella 2000, annunciava che era “finito l’amore tra Travaglio e l’attrice Giorgia Solari”, con le parole di Alberto Dandolo: “Anno nuovo, vita nuova. È finito il sodalizio sentimental-professionale tra il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio e la vispa attrice Giorgia Solari. La ragione della separazione? Non la conosciamo e né ci interessa conoscerla. Noi non amiamo il pettegolezzo”.
Ma a fine agosto 2018 il magazine Chi con tanto di foto faceva sapere ai suoi lettori e quindi al mondo (con notizia ripresa da altri media, sempre con l’equivoco Salari o Solari) un fatto apparentemente non proprio quotidiano: “Marco Travaglio bacia una donna che non è sua moglie”, aggiungendo “oggi è a Formentera con Giorgia Solari, mentre una settimana fa era con Isabella, con cui è sposato da più di 20 anni, in Sardegna”.
Sulla rivista diretta di Alfonso Signorini si raccontava che Travaglio aveva collaborato anche professionalmente con l’attrice (“Nei primi mesi del 2016 Giorgia Solari – in realtà Salari, ndr – e Marco Travaglio si sono esibiti l’uno al fianco dell’altra in ‘ Tutte le bugie del Referendum’, spettacolo andato in scena per promuovere durante la campagna per il referendum costituzionale le ragioni del No. L’attrice vestiva i panni a ben vedere un poco Anni Cinquanta dell’allora ministra Maria Elena Boschi”) si parlava (e si documentava) anche di “baci anche davanti agli amici”, tra cui Veronica Gentili.
E sempre di baci e di Veronica Gentili con Travaglio si era “gossippato” prima dell’ultima uscita di Dagospia, con Diva e Donna che aveva pubblicato la foto di un bacio a occhi chiusi con tanto di braccio a cingere il collo della conduttrice di Controcorrente su Rete 4 (e prossima conduttrice de Le Iene al posto di Belen Rodriguez) al direttore del Fatto Quotidiano: “I due – riferiva il Corriere – sono stati fotografati al termine di una cena in compagnia in queste sere d’estate, a Roma. E Diva e Donna, il settimanale di Cairo Editore, diretto da Angelo Ascoli, in edicola mercoledì 19 luglio, mostra in esclusiva le immagini. Al termine della serata con amici, i due si salutano con un bacio. Del resto, proprio per Il Fatto Veronica Gentili ha iniziato a scrivere sette anni fa, mettendo in stand by la carriera da attrice (a 17 anni ha debuttato diretta da Gabriele Muccino) per dedicarsi al giornalismo”.
E Isabella? Oltre alla moglie c’è un’altra Isabella a cui Travaglio era stato associato, Isabella Ferrari: ci chi in passato ha scritto che il giornalista era stato “pizzicato” con l’attrice, ma in realtà tra i due c’era un rapporto professionale tutt’altro che misterioso, con spettacoli come “Anestesia totale” e “È stato la mafia”.
Chi è Giorgia Salari (non Solari, non Soleri)
Giorgia Salari, romana, si presenta su LinkedIn come “attrice presso 'Slurp' di Marco Travaglio regia Valerio Binasco” (spettacolo del 2015/2016). Sul suo profilo, apparentemente non più aggiornato, si legge che “Lavora come attrice dal 2003” e che “Insegna recitazione dal 2006”.
Sul suo curriculum si trovano tra le altre cose nel 2005 il diploma all’Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico, la partecipazione come attrice al cinema nel 2023 a “I migliori giorni” (regia di Bruno/Leo), nel 2020 a “Io sono Babbo Natale” (regia di E. Falcone), nel 2017 a “Cronofobia” (regia di F. Rizzi), nel 2014 a “Il giovane favoloso” (regia di M. Martone), nel 2012 a “Cosimo e Nicole” (regia di F. Amato) e nel 2010 a “Notizie dagli scavi” (regia di E. Greco), mentre per quel che riguarda televisione e streaming nel 2021 a “Nero a metà 3” (regia di Claudio Amendola), nel 2019 a “Il processo” (S. Lodovichi) e a “Don Matteo 12”, nel 2018 a “Il commissario Montalbano 13”, a “Non dirlo al mio capo 2” e a “Tutto può succedere 3”, nel 2016 a “Squadra mobile 2”, nel 2015 a “Non uccidere”, nel 2012 a “Sposami”, nel 2011 a “Ris Roma – Delitti imperfetti 2” e nel 2009 a “Nebbie e delitti 3”. Per quel che riguarda poi il teatro, nell’elenco si trovano nel 2019 “Fuorigioco” (regia di M. M. Pepe), nel 2017 “The pass” (Pepe) e “Three more sleepless nights” (L. Lavia), nel 2015/2016 “Slurp di e con Marco Travaglio” (V. Binasco), nel 2014/2015 “Riccardo III” (M. Ranieri), nel 2013/2014 “I pilastri della società” (G. Lavia), nel 2012 “Ecole di maitres” (R. Spregelburd), nel 2011 “Trolio e Cressida” (P. Maccarinelli), nel 2008/2009 “Molto rumore per nulla” (G. Lavia), nel 2008 “Itaca” (L. Ronconi), nel 2007 “Misura per misura” (G. Lavia), nel 2006 “La sala dei professori” (P. Maccarinelli), nel 2005 “I re” (T. Tuzzoli), nel 2004 “I tre moschettieri” (A. Corsini), nel 2003 “Romeo e Giulietta” (N. Karpov) e nel 2002 “Central Park West” (A. Corsini).
“Il mio lavoro è la mia vita”, ha detto Giorgia Salari (parlando anche della mamma medico e del papà con un passato da attore) intervistata da Wom. “Senza questo lavoro, sarei una donna morta”. E su vita privata, gossip e chi ricorre a mezzi per far parlare per forza di sé: “Viviamo in un momento in cui si è raggiunto un livello altissimo di perversione pura nei confronti della vita privata della gente, soprattutto di personaggi pubblici. Non si tratta più di semplice gossip ma di invenzione pura. Spesso, ti senti dire anche dagli addetti ai lavori o dagli uffici stampa che devi inventarti qualcosa: non basta più parlare del proprio lavoro ma serve qualcos’altro da dire altrimenti non ti si fila più e si cercano le attrici giovani che hanno qualcosa di particolare da rivelare della loro vita. Ed è così che partono tutti quei trend che portano colleghi e colleghe a parlare di malattie e patologie che andrebbero semplicemente curate da un medico e non dai mass media. Il rapporto con il pubblico andrebbe costruito con il proprio lavoro e non attraverso i dolori: non lo trovo corretto e non mi piace. Rilascio interviste se ho qualcosa di bello da raccontare sul mio lavoro e non sulla mia vita privata”. I maligni potrebbero pensare che possa trattarsi si una frecciata della Salari a personaggi come la quasi omonima Soleri...