Reggio Emilia, città del tricolore. È qui infatti che nel gennaio del 1797 la Repubblica Cispadana adottò per la prima volta il vessillo patriottico bianco rosso e verde, troppo spesso bistrattato nel suo legittimo significato di appartenenza. Per noi di MOW però, Reggio è e sarà sempre prima di tutto città dell'erbazzone, visto quanto ne abbiamo sterminato. Anche detto scarpasùn, trattasi di antichissima torta rustica imbottita di bietole e parmigiano reggiano qualità ‘vacche rosse’ e oltre ad essere una droga vera a propria, costituisce il nerbo di questa comunità che abita questo minuscolo centro medioevale. D'altronde Emilia la dotta, la grassa, la rossa, le cose le fa bene; ad esempio il ristorante aperto da Fabio Volo e Benny Benassi in pieno centro storico, precisamente in quell’elegante salotto che è Piazza San Prospero è un’altra ragione per cui abbiamo visitato l’antica Regium Lepidi. Non ci è dato sapere perché il mattatore radiofonico Volo - all'anagrafe Fabio Luigi Bonetti - abbia avuto tanto successo con la letteratura - più di sette milioni di copie vendute, una roba allucinante vista la narrativa ammosciante dei suoi libri - ma di locali evidentemente se ne intende. Insieme all’amico dj reggiano Benny Benassi – quello di Satisfaction - ha dato vita al The Riff, che spigne forte come non mai, soprattutto per due di MOW che come noi vengono dalla Capitale digiuni di tortelli verdi.

E cos’è la vita senza tortelli verdi ed erbazzone, signori? Pare che l’idea di The Riff salti fuori da una gita fuoriporta a Miami di Volo, Benassi e l’imprenditore Ezio Burani, i quali probabilmente, colpiti da musica, cibo e alcool ben mixati e sotto botta di glamour americano che fa breccia negli italici di larghe vedute si siano detti ‘perché non apriamo un locale? La domanda è cosa cerchiamo noi in una uscita serale: un locale accogliente che ci tiri su la vita, un menù che gratifichi la voglia di cenare fuori casa, un’ottima lista beverage e il servizio dinamico, il tutto ad un prezzo ragionevole. Ebbene la creatura della coppia Volo - Benassi ha incredibilmente soddisfatto le nostre cospicue aspettative, visto che dopo venti fette di erbazzone abbiamo conquistato il The Riff e ivi cenato con gran gusto. Che questo Hi-Fi Cocktail & Restaurant sia una meraviglia si evince dal sentore di eccitazione pervasivo già sull’uscio; copertine di vinili a vista a foderare la hall da capo a piedi, un magnifico bancone bar che dispensa a rotta di collo alti bicchieri ghiacciati accanto ad un music selector che nella vita ha fatto di certo solo quello.

Inseriti come Pac Man tra i tavolini sorvegliati dalle super modelle dei più prestigiosi cat walking meneghini nelle frames alle pareti abbiamo fatto caso alla rilassata eleganza provinciale del pubblico del Riff, che beve spumante rosé e acqua ‘gas’ San Pellegrino. Dimentichiamo zozze carbonare, pretestuose pizze gourmet nostrane per stasera e ordiniamo ‘filettini’ di pollo croccanti con la loro salsa Riff, seguiti dai tortelli verdi con burro, salvia e parmigiano reggiano e cotoletta croccante di suino con salsa The Riff, insalata di datterino e cipolla di Tropea. Qui le ‘scrocchie’ sono sottili e rocchettare e rispondono ai nomi di Starman, Let’s rock, Dancing Queen, ma ci siamo guardati dentro – e pure al bottone dei pantaloni – pentendoci e dando un taglio all’ingordigia – e alla lista di ‘Tegamini’- non senza annegare le narici in un ottimo Tropical Mule a base di Altos Tequila, Absolut vaniglia, passion fruit e ginger beer. La poesia del pollo tenero dorato plongé nella salsa fa aprire lo stomaco preludendo alla gioia della crema vellutata doppio burro dei tortelli verdi, mai mangiati cosi buoni, ripieni di pesto verde in una sfoglia impalpabile, così diversi dai nostri ravioli ricotta e spinaci: voto dieci. Da soli valgono il viaggio in Emilia.

Poi la cotoletta di suino grande come un lenzuolo, fritta a dovere e bionda come il grano maturo, cosparsa di fiocchi di sale e accompagnata da datterini turgidi e cipolla di Tropea per suggellare lo sposalizio in un’enfasi papillare da sballo. Menzioniamo la lista dei dolci nella sua assoluta perfezione: la spongata è un inno alla tradizione e il bicchiere goloso una piscina di goduria a base di mascarpone, crumble di cioccolato, fragola e nutella, per non parlare della crema catalana e del dolce del mese. Voto dieci e sto, compreso di conto non salato, sessanta euro. Ma cosa mangia Fabio Volo quando arriva al The Riff? ‘Fabio si porta le verdurine da casa’, ci riferiscono, ‘soprattutto quando sta via due o tre giorni’; rimaniamo perplessi dinanzi a tale affermazione effettivamente. E Benny cosa mangia? ‘Lui è vegetariano’. Non osiamo ribattere poiché i vegetali non si discutono ma noi a Reggio ci torniamo: The Riff, non ci dimenticare!

