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La verità sul matrimonio di Naike Rivelli, la svolta sexy di Loretta Goggi, i retroscena sulla gravidanza di Alessandra Amoroso, i concerti in Russia di Pupo e… A tutto gossip con Roberto Alessi

  • di Roberto Alessi Roberto Alessi

  • Foto di: Ansa

14 settembre 2025

La verità sul matrimonio di Naike Rivelli, la svolta sexy di Loretta Goggi, i retroscena sulla gravidanza di Alessandra Amoroso, i concerti in Russia di Pupo e… A tutto gossip con Roberto Alessi
“Il gossip è la prima forma di democrazia”. Fedeli a questo motto - da lui coniato - siamo lieti di ospitare la rubrica che Roberto Alessi, giornalista tra i più informati in Italia e direttore di Novella 2000. Dalla frecciatina di Lucrezia Lante della Rovere al racconto del matrimonio di Naike Rivelli e… A tutto gossip con Alessi

Foto di: Ansa

di Roberto Alessi Roberto Alessi

Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Si parte con la nascita della figlia di Alessandra Amoroso, si commenta Rino Gattuso nel ruolo di marito, il matrimonio di Naike Rivelli e… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti. 

UP

Il secondo nome della figlia di Alessandra Amoroso. Un nome bellissimo, semplice e potente come bellissima, semplice e potente era nonna Maria

Con la nascita di Penelope, la bambina di Alessandra Amoroso e di Valerio Pastore, chi le vuole bene, come me, è diventato zio. Come si sa la bambina è nata a Roma, dove la cantante è andata a vivere dalla Puglia, da Galatina, Lecce, e ancora le ronzano le orecchie, perché si è fatta tutta l’estate nella pancia di mamma sui palchi di mezza Italia durante la tournée di successo di Alessandra. Qui ne parlo perché la bambina ha un secondo nome oltre a Penelope, si chiama Maria. In un primo momento ho pensato che fosse un omaggio a Maria De Filippi, perché, ricordiamolo, Alessandra deve tutto a Maria De Filippi: è stata lei a portarla e a volerla ad Amici, dove ha conosciuto un successo assoluto, dove non solo ha dimostrato di avere un talento incredibile, ma soprattutto di essere una ragazza molto perbene e molto amata. Invece scopro che Maria è un secondo nome scelto soprattutto perché è il nome della nonna di Alessandra: “Da mia nonna ho imparato tutto, è stata la scuola di vita più importante, se ancora oggi ragiono e scelgo pensando ai suoi insegnamenti. È stata più importante forse di mia madre, che amo tantissimo comunque, ovviamente. Nonna mi ha cresciuta e amata ed è stato un dolore straziante separarmi da lei. Sono certa che da lassù proteggerà la mia bambina, ed è per questo che ho voluto scegliere come secondo nome Maria, un nome bellissimo, semplice e potente come bellissima, semplice e potente era nonna Maria”.

DOWN

La duchessa Lucrezia Lante della Rovere. Come mancare di rispetto alla Parietti e a tutte le donne

Partiamo dal fatto come lo leggiamo dal web. Dopo due grandi amori - Giovanni Malagò, padre delle sue gemelle Ludovica e Vittoria, e Luca Barbareschi, che per lei lasciò la moglie, incinta del terzo figlio - e almeno tre storie significative, Lucrezia Lante della Rovere è … single «da 7 anni». «Mica sono Alba Parietti, che si innamora ogni 5 minuti», ha raccontato a “La Volta Buona”, da Caterina Balivo. Ed ecco la risposta di Alba Parietti. “Ho 64 anni, è vero, ma gli amori importanti nella mia vita sono stati pochi, profondi e significativi. Sono capace di stare anche 5 o 6 anni da sola, come è accaduto prima della mia ultima relazione con Fabio Adami. Per questo trovo le sue parole poco rispettose nei confronti della verità, ma soprattutto della profondità dei miei sentimenti e di quelli che hanno legato me alle persone importanti della mia vita. Esprimere giudizi superficiali su relazioni altrui… rischia anche di diventare una forma di violenza”. Il mio pensiero. Cara Alba, bisogna avere rispetto per una donna (o un uomo) che ha avuto solo poche storie come te e come Lucrezia Lante, figlia di una mia amica personale, Marina Ripa, così come della donna (o uomo) che ha avuto solo una storia d'amore. Così come si deve avere rispetto anche per una donna (o per un uomo) che si innamora ogni cinque minuti. Nella vita bisogna vivere fino in fondo il diritto di amare, perché bisogna amare, amare è la costa giusta. Spero che arrivino le scuse di Caterina Balivo, e quelle della Lante. Si parla tanto di rispetto per le donne, certo è che se sono le prime a non portarlo siamo messi male. Pare che Caterina abbia telefonato alla Parietti per implorare perdono. Tutti noi diciamo sciocchezze, va chiesta scusa, ma fatelo bene, con consapevolezza perché delle fredde scuse, scriveva G. K. Chesterton, scrittore e bon vivant dell’Inghilterra dell’800, sono una seconda offesa: la parte ferita non vuol essere compensata perché ha ricevuto un torto; vuole essere consolata perché è stata ferita”. Il fatto è che ci vuole l’intelligenza per capirlo.

UP

Questa lettera mi ha colpito. Il mio Giorgio Armani stilista agli esordi che firmava Nike Giorge

Buongiorno Roberto Alessi, ieri sera ho seguito in TV Rete 4, durante la serata speciale dedicata al Sig. Giorgio Armani. Ho notato la sua presenza, che lei parlava, ed ha seguito tutto il cammino lavorativo e personale del signor Giorgio Armani e mi ha fatto molto piacere. Mi consenta, vorrei aggiungere alcuni particolari, del signor Giorgio, che lei può aggiungere ai suoi. Sono molto anziana, ho 84 anni, e ad oggi purtroppo diventata disabile. Quando ero giovane, al mio paese, avevo una boutique, di Alta moda, circa negli anni 70. E mi servivo dal Nino Cerruti a Milano, per abbigliamento ed altro. In un’occasione di una mia visita per lavoro, mi recai direttamente alla sede del signor Cerruti. Parlando, mi chiese, se avesse voluto conoscere il signor Giorgio, dicendomi che era un bravo stilista di camicie, ed aveva creato una linea molto nuova e morbida, e con colori nuovi, e tessuti naturali, come lino. Accettai molto volentieri di visionarle, lui inizialmente lavorava come stilista sopra la sede del signor Nino Cerruti. Mi ricordo ancora pure essendo passato molto tempo, arrivò questo signor Armani con i modelli delle sue camicie, una persona molto educata, ma capii subito, che aveva un talento molto avanzato, all'avanguardia per il suo lavoro ed il suo saper fare. Mi presentò le sue camicie con questi colori che lui aveva creato, sono durati nel tempo, ad oggi sempre attuali. In quell’occasione, ne accettai alcune serie e taglie come primo ordine. In quel momento, mi sentii di aiutare un giovane per andare avanti nel lavoro. Però ho sempre capito nel tempo che Armani era Armani ed è rimasto. Le aggiungo, che le sue prime camicie, portavano il marchio e firma Nike Giorge. Questo è il mio ricordo, mi sono sempre detta in me, che questo signore, avrebbe fatto molta strada, confermandosi in Italia ed in tutto il mondo e così è stato. Sono certa che lui rimarrà sempre vivo, nei tempi futuri, ed il suo grande lavoro non morirà mai.
Gabriella Ciampalini

UP

Rino Gattuso. Fingere di non essere un buon marito per far scoprire di essere il massimo

I mariti a volte sono furbissimi perché sanno come strappare i complimenti alla moglie e a chi gli sta intorno. Rino Gattuso, allenatore della Nazionale italiana di calcio, alla fine della sua prima vittoria contro l’Estonia ha detto: “La dedica devo farla alla mia povera moglie che mi sopporta dal 1997, quando sono andato a Glasgow”. E ha aggiunto: “Stiamo insieme da 28 anni. So che cosa le ho fatto passare in questi anni, le squadre che ho cambiato, più tutti gli anni in cui sono stato giocatore”. La verità invece pare che Rino Gattuso sia stato un marito assolutamente amorevole, certo duro, certo impegnatissimo, ma un uomo concreto, sicuramente ruvido, che in qualche modo merita il soprannome di Ringhio, soprannome che lui ha sempre detestato, ed è stato anche un padre meraviglioso per i figli Gabriele e Francesco. Tra l’altro è strano perché vedendo Rino Gattuso uno si potrebbe aspettare che avesse sposato una moglie tranquilla e sottotono. Invece la signora Gattuso, che si chiama Monica Romano, è nata a Glasgow da genitori italiani (erano originari di Napoli) che emigrarono in Scozia da piccoli e hanno aperto negli anni addirittura una catena di ristoranti, mentre sua sorella Carla Romano è una notissima giornalista televisiva britannica che conduce un programma per l’emittente televisiva GMTV che ha sede a Los Angeles. Evidentemente, certe strategie che Rino ha adottato in campo le sa adottare anche nella vita: Monica è stata forse la prima a correggerlo e a dire «Avercene di problemi come te: i nostri 28 anni sono stati meravigliosi». Rino, cercavi complimenti? Li hai avuti.

Alessandra Amoroso
Alessandra Amoroso Ansa

UP

Naike Rivelli sposa. Finalmente ha trovato pane per i suoi denti

Il matrimonio è stato bellissimo, cerimonia solo per la famiglia e gli amici più stretti, quelli di lei e quelli di lui, ma finalmente Naike Rivelli ha trovato pane per i suoi denti ed è arrivata al sì. La cerimonia si è svolta in provincia di Alessandria, una zona bellissima dove Naike e la mamma Ornella Muti, Francesca Rivelli, vivono da tanti anni. Qui, l’ho sempre raccontato, Naike un giorno, circa otto anni fa, è arrivato ‘sto ragazzo, un uomo più che concreto, grintoso e “mi ha corteggiata per sei mesi e io per quattro neanche me ne sono accorta, tanto ero indifferente a certi tipi di approcci. Ma lui si è dimostrato molto diverso da ciò che ho avuto la sfortuna di avere in passato. Lui era così diverso che piano piano ha catturato la mia attenzione, la mia anima, il mio cuore. Tutto”. Lui si chiama Roberto Marzano e fa il costruttore, ma di quelli veri, di quelli che sanno anche usare le mani, se occorre, in maniera positiva ovviamente, per lavorare. Ed è esattamente l’ideale per la figlia di una diva internazionale come Ornella: Roberto è totalmente indifferente al mondo dello spettacolo, ai flash dei fotografi e dei giornalisti come me. Non gliene frega assolutamente niente. L’ideale in un mondo dove molti vorrebbero apparire, essere fotografati, lui manco ha i social credo. “È stato uno dei giorni più felici di tutta la mia vita: c’era tutta la mia famiglia, mia sorella, mio fratello, i figli, i nipoti e mamma era meravigliosa circondata da così tanto amore. Per Naike è il suo secondo matrimonio dopo quello con un attore tedesco, che si chiama Manou Lebowski. Ricordo anche che Naike ha un figlio già di 29 anni, che lei ha avuto da giovanissima, da Christian Cetorelli. Non so se vogliono o non vogliono dei figli, non credo, bastano a loro stessi, di certo vivranno in un posto incantato con Ornella, una marea di cani e perfino due maialini che vivono in casa. Roberto ha accettato tutto il pacchetto completo. Se questo non è amore, cos’è?

UP

Pupo in Russia. La musica è uno strumento contro tutte le dittature e le guerre

Pupo, nella vita si chiama Enzo Ghinazzi, è tornato a cantare in Russia, a Mosca, e naturalmente è stato criticato per l’ennesima volta, così come recentemente è stato criticato Al Bano perché è andato a cantare a San Pietroburgo. Io ovviamente trovo che sia spaventoso il comportamento di Putin, la sua arroganza, e l’invasione del Donbass Ucraino. La guerra scatenata contro l’Ucraina è oscena e le sanzioni contro la Russia sono più che giuste. Ma io credo che la musica, la cultura, l’arte debbano abbattere i confini e il fatto che Pupo e Al Bano vadano a cantare in Russia a far sentire la nostra allegria, la nostra generosità, la nostra voglia di vivere, sia un’arma molto potente contro qualsiasi dittatura. Mi ricordo di aver letto che la canzone Lili Marlene fu cantata dai soldati e dei popoli di entrambi i fronti durante la seconda guerra mondiale: cantata dai francesi e cantata dai tedeschi, cantata dai polacchi e cantata dagli olandesi, perché la voglia di vivere, la voglia di amare, la voglia anche di divertirsi e di prendere il meglio della vita non conosce lingue, bandiere, tradizioni, ma è comune a qualsiasi essere umano russo o ucraino, tedesco o francese, palestinese o israeliano. La pace deve essere l’obiettivo degli uomini e delle donne, la musica è un binario che può essere utilizzato proprio per portare quel messaggio di pace ovunque.

UP

Diane Von Furstenberg. L’ex moglie di Egon ne ha fatta di strada, da sgambettare in disco al mondo

Tanti anni fa ho conosciuto Diane Halfin, era la moglie divorziata di Egon von Furstenberg, che era un mio amico, il nipote di Gianni Agnelli, che a differenza di tutti gli eredi Agnelli si era messo a lavorare, faceva moda e disegnava vestiti sia da uomo sia da donna. Sua moglie era andata con lui a vivere a New York, all’inizio del loro breve matrimonio (solo tre anni) e nel giro di poco erano diventati la coppia più amata, desiderata e ricercata di tutta New York: quando loro entravano allo Studio 54 iniziava la serata, Andy Warhol impazziva per loro, Mick Jagger guardava lei con occhi d’amore mentre Egon guardava Mick Jagger con occhi d’amore, ma avendo gusti molto simili il matrimonio non poteva durare. Rimasero sempre in buoni rapporti. Parlo di Diane perché mi ha molto colpito quando ha ricevuto il Jeff Vesos e sua moglie Lauren Sanchez nella sua casa di Venezia, un palazzetto di incredibile bellezza con lampadari e decori settecenteschi. Dopo pochi giorni ha dato una cena durante la Mostra del cinema di Venezia dove erano presenti anche Christin Turlington, la top model mondiale, e Kim Kardashian. Così ho cominciato a leggere un po’ di più su Daine: credevo fosse semplicemente una stilista che disegnava abiti dal grande nome (aveva tenuto quello del marito perché nasceva principe reale), ma senza pretese. Invece poi ho scoperto che il suo wrap dress, l’abito a portafogli, che nella forma può ricordare le vestaglie che usavano le casalinghe di un tempo, è diventato un capo che fin dagli anni 70 è uno dei più venduti nel mondo. L’hanno anche nominata “la donna più potente della moda del mondo”, ma gli americani sono sempre esagerati. Ma di certo di numeri ne ha questa signora: parla francese, visto che è nata a Bruxelles, suo padre era un banchiere ricchissimo, spagnolo, visto che ha studiato in Spagna, italiano avendo sposato un italiano, ma anche tedesco, visto che Egon era anche tedesco e ovviamente inglese, visto che vive negli Stati Uniti. Dopo il divorzio da Egon, che era un uomo di una simpatia assoluta, ha sposato, ex direttore generale della Paramount e della Fox Barry Diller. Oggi formano una delle coppie più in vista del jet set internazionale, ma nonostante tutto entrambi sono piuttosto restii alla modalità, ma non alle amicizie altolocate. Sia lei sia il marito tra l’altro sono molto impegnati nel sociale al punto di aver creato un fondo no profit che si occupa di supportare iniziative di beneficenza. Pensare che quando avevo letto per la prima volta di lei ed era ancora sposata con Egon, pensavo che le sdarebbe bastato andare solo in discoteca.

Loretta Goggi
Loretta Goggi Ansa

UP

Loretta Goggi. Stufa di fare la ragazza della porta accanto posò per Play Boy

Loretta Goggi è un personaggio sicuramente di prima grandezza dello spettacolo italiano, una delle poche che può essere avvicinata a Raffaella Carrà, anche se Raffaella ha avuto un respiro internazionale che quasi nessuna delle nostre dive, soprattutto quelle televisive, hanno potuto avere. Mi aveva molto colpito quando Loretta un paio d’anni fa aveva deciso di lasciare Tale e quale show, dove mi sembrava che fosse uno dei personaggi di punta. “Negli ultimi anni ero in imbarazzo”, confessa, “Il mio ruolo era diventato stucchevole, mi sono ritrovata a fare la maestrina della penna rossa e ho pensato che non fosse più il mio posto”. Ed io credevo che quello era il ruolo che lei voleva invece, evidentemente gliel’avevano appioppato gli autori. Così come molti anni prima, forse è colpa anche di noi giornalisti, era considerata la fidanzatina della porta accanto, la vicina di casa perfetta, quella a cui potevi lasciare il bambino perché era una tranquilla e senza grilli per la testa. È così allora decise di posare per Play Boy perché si era stancata di essere la ragazza della porta accanto e voleva invece essere la ragazza del piano di sopra, conturbante come Marilyn Monroe nel film Quando la moglie è in vacanza. Mi ricordo bene quella copertina di Play Boy, che era allora diretto da un mio amico Paolo Mosca: Loretta aveva una faccia peccaminosa, il trucco pesante, ma sfumato, trasudava seduzione da tutti i pori, ma era vestita come uno sciatore, appena appena intravedeva la pelle dietro lo spesso tessuto di chiffon, leggermente trasparente, ma molto leggermente. E indossava degli slip che oggi nemmeno una nonna indosserebbe. Però quel servizio aveva spaccato: scoprimmo tutti che Loretta Goggi poteva anche essere molto, ma molto sexy e lo scoprì anche suo marito, o meglio quello che sarebbe diventato suo marito Gianni Brezza che aveva conosciuto nel 1980 e che purtroppo 31 anni dopo è uscito dalla sua vita per una malattia. Un grande amore che non ha mai abbandonato il cuore di Loretta che da allora non ha più voluto avere altre relazioni: Gianni è troppo ancora vivo nella sua anima.

DOWN

Afef. Se quattro matrimoni vi sembrano pochi

Quando ho raccontato che Afef aveva deciso di divorziare per la quarta volta mi hanno detto: “Ma quella è matta”. Già perché dopo un primo marito che aveva sposato in Tunisia, dove è nata (Era un vicino di casa, «Sposato per fare un dispetto ai miei genitori”, raccontava lei), aveva sposato l’avvocato Marco Squatriti, da cui avuto anche un figlio Sammy, poi alla fine degli anni 90 aveva fatto il dispetto più grande a tutte le signore da marito di Milano: si era sposata Marco Tronchetti Provera, neo divorziato da Cecilia Pirelli (lei lo aveva lasciato per Marco Scognamiglio, ex presidente del senato), uno dei partiti più ambiti d’Italia e lei, arrivata dalla Tunisia e approdata in tv con Fabrizio Frizzi, l’aveva scippato a tutte. Ma poi anche quella storia d’amore è finita perché lei si era innamorata dell’imprenditore italiano Alessandro Del Bono, un uomo di grande fascino (a Milano lo chiamano il Principe) e di assoluta simpatia. Arrivata a 61 anni si poteva pensare che si fosse tranquillizzata invece no. Ma io avevo già capito che qualcosa non andava perché vedevo arrivare sui social le sue foto con un giro di persone che non c’entravano assolutamente nulla con il marito Alessandro, che è un uomo che non ha mai amato molto la mondanità: la vedevo fotografata con Naomi, con attori stranieri, e soprattutto con, un bellissimo uomo che è un suo grande amico e che l’ha invita a tutte le sue iniziative perché Mohammed Al Turki, è un grande imprenditore nel mondo del cinema con una casa di produzione ed è ceo della Red Sea Film Foundation e sostiene e promuove i film in Medio Oriente. Certo non lui la ragione per cui c’è stata questa separazione e sono certo che non c’è sicuramente una storia con Al Turki, però è un peccato che si sia sciolto il suo quarto matrimonio, quando li vedevo in questi ultimi anni mi sembravano molto felici, ma l’amore è come una palestra: se non ci si allena tutti i giorni a un certo punto viene a noia, si getta spugna e si decide di andare oltre. Auguri, Afef.

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