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“Ecco cosa succede a fare i contratti in una notte”: Carlo Pernat a MOW su Martin, Aprilia, “Pecco che non si muove”, fenomeni, campioni e l’imminente “tempesta sul mercato piloti”

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

14 maggio 2025

“Ecco cosa succede a fare i contratti in una notte”: Carlo Pernat a MOW su Martin, Aprilia, “Pecco che non si muove”, fenomeni, campioni e l’imminente “tempesta sul mercato piloti”
Spietato, ma dispiaciuto. E' così che viene da descrivere Carlo Pernat mentre parla della notizia del momento: Jorge Martin che vorrebbe lasciare Aprilia facendo valere una clausola del contratto "che proprio non avrebbe dovuto esserci". Il manager genovese ci ricorda che aveva previsto tutto "sul valore dei contratti in MotoGP", e racconta come sono andate davvero, a suo avviso, le cose. Tirando anche un po' le orecchie a Aprilia, pur ammettendo che è a Noale che stanno ancora i veri romantici (e che sta anche il suo cuore). Sì, l'abbiamo intervistato e, come sempre, ha regalato perle (meravigliosa quella su Aleix Espargarò) e sganciato bombe sui prossimi movimenti di mercato

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

La voce è migliore delle ultime volte. Ok, quel fischio si sente sempre, ma pure lo stato d’animo è differente e finalmente più simile a quello del Carlo Pernat che conosciamo da sempre. “Sì – ha detto – l’enfisema c’è ancora e non passa, però sto un po’ meglio, cerco di fare di tutto per esserci al Mugello. Mi dispiacerebbe non riuscirci”. L’abbiamo chiamato, ovviamente, per parlare un po’ delle voci che circolano su Jorge Martin, sulla separazione shock da Aprilia e su tutto quello che potrebbe succedere nella MotoGP 2025. “Te lo ricordi – dice – quando qualche anno fa, proprio su MOW, dissi che ormai i contratti non valgono più niente? E che si stava prendendo una deriva pericolosa? Ecco, ora non si dica che non avevo previsto tutto".

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In effetti era il luglio del 2021 e Carletto aveva tuonato contro quelle case che cercano i piloti quando ancora hanno contratti in essere con altre case costruttrici. Solo che, nello specifico di Jorge Martin, Pernat pensa sia andata in maniera leggermente diversa. “Conosco Valera, il manager di Martin, come le mie tasche – ci ha detto – credo che non sia stata Honda a cercarlo, ma lui a fare in modo di avere una chiacchierata con Honda”.

Credi o lo sai?

No, non vivo il paddock e quindi dico che è una ricostruzione mia. Di sicuro lui era a Le Mans sabato scorso. Però non penso che Honda, sempre molto rigida su queste cose, sia andata a bussare alla porta di Martin per proporgli il paradiso. Mi viene più da pensare che Valera magari stava parlando con Honda per Acosta e che, visto che Acosta vuole muoversi da KTM solo per una Ducati, abbia buttato là l’ipotesi Martin. Magari mostrando proprio la clausola. Per la serie: ‘Pedro dice no, ma se volete c’è una strada percorribile per arrivare a Martin’.

Con lo zampino di Aleix Espargarò?

Eh, Aprilia, Aprilia, il Capitano, il Capitano. Il Capitano dei caz*i suoi. Oh, nessun giudizio, ognuno porta avanti i suoi interessi e le sue convinzioni, ci mancherebbe. Però chi parla ancora di bandiere, di cuore, di cose così poi ci sbatte il muso. Perché i piloti, dal primo all’ultimo, fanno i loro interessi.

Stare lontano dal paddock ti ha reso cinico e spietato, un po’ di romanticismo ci vuole, dai…

Sì, sì, ci vuole. Poi però i romantici fanno i contratti in una notte e succedono queste cose.

Il contratto in una notte l’ha fatto Aprilia a Jorge Martin l’anno scorso al Mugello, è una frecciatina neanche troppo velata a Aprilia la tua?

No, mai e poi mai. Aprilia è il marchio che, come ho sempre detto, porto nel cuore. C’è tutta la mia storia in Aprilia. Anzi trovo che sia bellissimo questo loro modo di stare nelle corse, solo che, appunto, è il loro modo e non di tutti gli altri. E di questo bisognerebbe tenere conto perché poi anche una clausola semplice può diventare l’appiglio per qualcosa di assurdo. Magari quella notte dovevano trovare un accordo di massima, soprattutto economico, firmare un preaccordo e annunciare, riproponendosi di buttare già il contratto con calma e prendendosi tutto il tempo che sarebbe servito nei giorni successivi.

carlo pernat

Quella clausola, a quanto si dice, prevedeva che Jorge Martin avrebbe potuto rescindere se fosse arrivato a Le Mans in una posizione di classifica non di vertice. In effetti non è al vertice, ma non certo per colpa di Aprilia. Non credi?

Parliamo chiaro: Martin non sta facendo una cosa giusta e corretta. Questo bisogna dirlo perché è chiaro che Aprilia non ha colpe e che quella clausola era sulla possibilità che la moto non fosse competitiva. C’è da dire pure che Martin la seconda volta s’è fatto male da solo, allenandosi privatamente prima di partire per il primo GP di Stagione e quindi Aprilia c’entra meno di niente e magari avrebbe pure pieno titolo per incazzarsi. Di sicuro si andrà per avvocati e anche se Martin dovesse continuare a essere un pilota Aprilia è chiaro che i rapporti ormai sono andati a farsi benedire. Quello che io contesto è che si sia accettato di mettere una clausola a favore del pilota su un contratto di due anni. In quel momento lì Martin era un pilota che forse avrebbe vinto il mondiale, mentre Aprilia era l’unica moto su cui sarebbe potuto andare. C’è stata troppa fretta e forse Aprilia avrebbe dovuto far valere di più la forza che aveva in quel momento. La Honda era una moto inguidabile, la Yamaha pure, di Ducati, visto quello che era appena successo, non se parlava neanche e in KTM non vogliono sentir nominare Jorge Martin nemmeno da mezzo km visti i trascorsi. Quindi la posizione di forza era di Aprilia, perché accettare di mettere quella clausola così pericolosa? Si sono fidati e la bellezza di Aprilia è anche un po’ questa, però non è che non c’erano precedenti.

Tipo?

Quando Crutchlow era un pilota Ducati, aveva un contratto che gli permetteva di andare via da Borgo Panigale e si accordò con Yamaha. Seppi di quell’accordo in anticipo e all’epoca ero manager di Andrea Iannone, è così che Andrea finì in Ducati.

E in Aprilia adesso chi ci finirà? O riusciranno a ricucire?

A ricucire non credo. TI dico per certo che Jorge Martin era a Le Mans, che è stato nei camion di Aprilia passando da dietro, ma in molti l’hanno visto. Credo sia andato lì, appunto, a comunicare la sua volontà o, se è vero quello che si dice, a chiedere di spostare un po’ più in là la scadenza di quella clausola. Ma dire ‘voglio spostare la data’ è come dire ‘voglio andare via’, visto che è palese e evidente che quando tornerà non potrà essere subito così competitivo da mettere nel sacco podi e vittorie. Mi dispiace molto perché poi Aprilia a breve avrà la giornata dedicata ai suoi tifosi a Misano e immagino che sia una situazione un po’, scusa la volgarità, del ca*zo. Faccio fatica a pensare che si potrà ricucire, credo di più che Martine Aprilia si separeranno e che dal secondo successivo alla separazione per Jorge Martin si apriranno le porte della Honda.

E perché non della Yamaha?

Perché Yamaha ha già Quartararo da pagare con stipendio in doppia cifra.

Secondo te, quindi, Quartararo vale più follie di Martin?

Ma scherzi? Certo. Io divido la MotoGP in più categorie e quella più in alto di tutte è la categoria dei fenomeni: lì ci metto solo Marc Marquez e Fabio Quartararo. Poi ci sono i grandi campioni e ci metto Pecco Bagnaia, Jorge Martin e Pedro Acosta. Poi ci sono gli altri campioni, i talenti e giù a scalare. Honda ora ha una moto che comincia a essere competitiva, è consapevole di non poter avere nessuno dei due fenomeni, e ci sta che punti a uno dei tre grandi campioni.

pernat carlo

Tutti e tre con un contratto fino alla fine del prossimo anno, però…

Sì, con Pecco che a mio avviso mai e poi mai andrebbe via da Ducati e Pedro Acosta che, da quanto mi risulta, è disposto a lasciare KTM solo per una Ducati, nonostante tutto quello che si dice su KTM e la seria possibilità di vederla scomparire dal Motomondiale già il prossimo anno. Ripeto, non credo abbiano bussato alla porta di Martin, ma è chiaro che se ne avranno la possibilità, e cioè se Martin riuscirà a liberarsi dal vincolo con Aprilia, andranno a bussare con una offerta in mano che solo un colosso come Honda potrebbe permettersi. E questo lo sa benissimo anche uno scaltro e furbo come Albert Valera. Che, manco a dirlo, sta provando a preparare la strada. Credo che in ogni caso si andrà per avvocati, anche giustamente, e che comunque la separazione non sarà del tutto indolore, in termini economici, per Martin. Ma vedremo.

Che scenari ritieni possano aprirsi?

Tutti. Perché in una MotoGP in cui i contratti, anche in conseguenza del fatto che si fanno in una notte, non valgono più niente, tutto può succedere.

Se ne romperanno altri?

Credo di sì. Uno potrebbe essere quello di Enea Bastianini, visto che anche lui ha delle clausole che potrebbero permettergli di andare via e vista la situazione della casa austriaca, che comunque aveva nascosto tutto al momento della firma. Un contratto ce l’hanno anche Miguel Oliveira con Yamaha Pramac, Joan Mir con Honda e Alex Rins con Yamaha, ma non sarei sorpreso se nessuno dei quattro che ho nominato restasse per il prossimo anno sopra la moto che guida quest’anno. In Honda, poi, c’è da capire cosa faranno con Zarco, perché potrebbero promuoverlo in ufficiale, oppure, attraverso un sostanzioso ritocco dello stipendio, lasciarlo nel Team LCR ma con pieno trattamento da ufficiale. Quelli col contratto in scadenza, invece, sono Jack Miller, Luca Marini e Franco Morbidelli, ma è sbagliato pensare che solo loro tre saranno le pedine che si muoveranno. Anzi, mi pare che su Morbidelli dalla VR46 hanno già fatto sapere che l’intenzione è quella di continuare con lui.

Se parli così significa che hai qualche bomba delle tue da sganciare…

No, sono supposizioni. Ma credo che Davide Brivio, anche se è in Trackhouse, sia un uomo ascoltato in Aprilia e quindi non mi sorprenderei se uno tra Mir e Rins, o addirittura entrambi, si accasassero a Noale, magari uno in ufficiale e uno nella squadra satellite. In Aprilia ufficiale vedrei molto bene anche Bastianini, ma penso che su Enea possa averci messo gli occhi Yamaha insieme a Paolo Campinoti di Pramac. Di sicuro, sempre restando su Aprilia, sospetto che il tempo per Raul Fernandez sia finito e che, quindi, i posti sulla RS-GP possano essere due, uno vicino a Bezzecchi e l’altro vicino a Ogura.

Sei sicuro che Pecco Bagnaia non sarà la prossima clamorosa sorpresa?

Mica è matto! Ma chi glielo fa fare? Ha la moto migliore. E Marc Marquez come compagno di squadra da una parte può mandarti mentalmente a terra, ma dall’altra è uno scudo più che buono. Nel senso che se lo batti con la stessa moto sei leggenda, ma se perdi contro Marc Marquez è meno difficile da accettare e hai comunque la moto migliore. Pecco è la storia della Ducati, lui non vuole andare via e sono sicuro che anche loro non vorrebbero mai che andasse via. E’ un discorso che in qualche modo vale anche per Fabio Quartararo e Yamaha: ormai sono legati a doppio filo. Discorso diverso, come ho già detto, vale per Alex Rins, che ha sì un contratto, ma non so se sarà davvero ancora un pilota Yamaha l’anno prossimo.

Carlo Pernat Bandito dal Box Ducati

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