Un recente post pubblicato su un account Facebook legato alla boxe ha fatto scalpore: "La fine della bugiarda olimpica – Imane Khelif privata della medaglia d’oro e bandita a vita dopo che la Wbo ha confermato la sua identità di genere maschile". Ma quanto c'è, se c’è, di vero in questa (presunta) notizia?
Imane Khelif ha conquistato l'oro nella categoria pesi welter femminili alle Olimpiadi di Parigi nell’agosto 2024. La sua presenza ai Giochi ha riacceso dubbi sulla sua idoneità a gareggiare, emersi già l’anno prima, quando l’International Boxing Association (Iba) l’aveva esclusa dai Mondiali per un presunto fallimento di un test sui cromosomi sessuali. Tuttavia, il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) aveva ritenuto i test dell’Iba non validi. Grazie a questa decisione, Khelif ha potuto competere alle Olimpiadi del 2024.
Parlando con Reuters, un portavoce del Cio ha chiarito che "non c’è assolutamente nulla di vero" nelle voci che affermano che Khelif sia stata privata della medaglia o squalificata. Anche la Wbo ha ribadito di non avere alcuna autorità sui pugili dilettanti come Khelif, sottolineando che non regola il pugilato non professionistico. Inoltre, ha precisato che un medico che aveva espresso opinioni sulla vicenda in un podcast della Wbo lo aveva fatto a titolo personale.
La pugile algerina, con un record dilettantistico di 46 vittorie e 9 sconfitte, in questo caso pare essere stata quindi oggetto di disinformazione. Anche il suo allenatore, Mohamed Chaoua, ha smentito con decisione le false notizie, affermando che la Wbo non ha mai sospeso Khelif né l'ha privata di alcun titolo. La Federazione Algerina di Pugilato ha confermato questa versione, definendo le accuse come “prive di fondamento” in un post su Facebook. Quindi secondo Reuters la riposta a “cosa c’è di vero?” nel post iniziale è semplice: nulla.
Ma Khelif non si lascia abbattere dalle polemiche. Durante una conferenza stampa ad Algeri ha annunciato che presto uscirà un documentario sulla sua vita intitolato "Imane Khelif... una storia di successo", che ripercorrerà la sua carriera e le difficoltà superate per raggiungere l’Olimpo del pugilato. In più, ha rivelato che sta preparando il suo ingresso nel mondo del professionismo (perché la boxe olimpica è riservata ai dilettanti), con diverse offerte già sul tavolo a suo dire.
Nel frattempo Donald Trump è tornato ad attaccarla (e a difendere la pugile azzurra Angela Carini) durante un'intervista per il podcast del wrestler Undertaker (che gli ha fatto il proprio endorsement in vista delle elezioni); "Hai visto quell’incontro di boxe alle Olimpiadi? Hai visto quella bella ragazza italiana? Dovrebbe essere una brava pugile. Ha ricevuto solo un jab sinistro e...", ha detto Trump, ribadendo la propria (errata) convinzione secondo cui Khelif avrebbe fatto una transizione da uomo a donna.