E mentre in Bahrein si accendono i motori per il primo weekend di Formula 1 della nuova stagione, continua a tenere banco il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari. E ai mille commenti che si sono susseguiti in queste settimane non poteva certamente mancare quello di uno che il Cavallino lo conosce bene, molto bene, e che per tutta la vita ha vissuto il mondo del paddock dal vivo, e soprattutto da protagonista. Maurizio Arrivabene, ex team principal della Ferrari, voluto nel 2014 da Sergio Marchionne, e poi portato in Juventus da John Elkann, ha quindi rilasciato un’intervista al giornalista Umberto Zappelloni sul quotidiano Il Giornale. Una lunga chiacchierata in cui l’ex dirigente sportivo ha parlato semplicemente di tutto, dal passaggio dell’inglese sette volte campione del mondo alla scuderia di Maranello (“Hamilton alla Rossa è l’uomo giusto”), a Charles Leclerc, e poi ancora il nuovo mondiale da 24 gare, la gestione di Stefano Domenicali, e il suo passato alla corte del Cavallino. Comunque sia, tra due giorni avrà inizio la nuova stagione, ma Arrivabene avverte: “(24 gare, ndr) sono davvero troppe, soprattutto per il personale. […] Ho sempre sostenuto - continua l’ex team principal - che il vero capitale di un’azienda sono le persone e non sarà facile tenere alta la concentrazione in un numero così alto di gare in un campionato così stressante”. Comunque sia, sottolinea, “(Domenicali, ndr) sta gestendo molto bene la Formula 1 […] è un professionista molto serio e soprattutto è stato l’ultimo a portare un mondiale alla Ferrari”. Riguardo alla nuova stagione, Arrivabene si sbilancia poco, ma non passa inosservato il giudizio sul Predestinato di Maranello.
Ovviamente non manca la domanda su Hamilton, anche se l’intervistato non sembra essere poi così sorpreso del trasferimento dell’inglese: “Già ai miei tempi - rivela Arrivabene - se ne parlava. È sempre stato un obiettivo della Ferrari”, tant’è che, continua, “ne avevamo parlato, poi la cosa non si è realizzata”. Arrivabene, comunque, si rivela essere molto ottimista riguardo questo matrimonio sportivo: “La Ferrari - dice - gli darà tantissimo” e Hamilton “sarà bravissimo a sfruttarlo”; anche se, continua, “adesso bisognerà vedere prima di tutto che vettura avrà e poi come reggerà il confronto con tutti questi giovani assatanati”. Ma l’inglese classe ’85 potrebbe rivelarsi fondamentale anche nel ruolo di guida per Leclerc: “(L’esperienza, ndr) è importantissima, soprattutto in un campionato a 24 gare. […] Charles - commenta Arrivabene - ha proprio bisogno di una persona di esperienza accanto […] è un pilota straordinario, ma gli manca un po’ di esperienza”. Infine, un piccolo passaggio anche sulla MotoGP: “Ho trovato Pecco (Bagnaia, ndr) molto serio, molto analitico e attento ai dettagli. Credo che Marquez per dargli fastidio debba studiare un bel po’”.