Che è un fenomeno non è un segreto, così come non è un segreto che rischia di fare i conti con una stagione difficile per via dei problemi di KTM, ma Pedro Acosta, di sicuro, non ha perso la simpatia e la voglia di giocare all’adorabile sbruffone. E dopo l’ultima ospitata tv in Spagna possiamo dirlo senza più alcuna remora: è il pilota che più fa pensare a Valentino Rossi e a quel modo lì di saper essere un comunicatore nato. Tanto che David Broncano, l’eclettico conduttore de la Revuelta, s’è quasi fatto da parte limitandosi al ruolo di spalla del vero mattatore di giornata. Stile irriverente da adorabile sbruffone, Acosta ha dimostrato ancora una volta perché è considerato uno dei protagonisti più brillanti e promettenti del motociclismo.
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La sua ospitata non è stata solo un susseguirsi di battute e risate, ma anche un’occasione per conoscere meglio il lato umano e genuino di un due volte campione del mondo che è convinto di “non aver fatto ancora niente”. Linguaggio fresco, stile diretto, nessuna vergogna anche su temi in cui altri glisserebbero e, non ultima, anche una gran voglia di buttare là qualche provocazione.
"Marc Marquez? Chi?" La provocazione al 93 e i rapporti con Jorge Martin
Durante l'intervista, Acosta ha lanciato una provocazione che ha fatto il giro del web e che, manco a dirlo, è già virale sui social: "Marc Márquez? Chi?" Un chiaro segnale dell’approccio sfrontato e della sua voglia di concentrarsi solo su se stesso: In verità io cerco di non pensare agli altri, ma solo a me stesso”. Non teme i grandi nomi della MotoGP e un avversario vale l’altro. Campione del mondo in carica compreso: “Con Jorge Martin? Ci conosciamo e andiamo d’accordo, ma non ho sentimenti per lui". Freddezza, lucidità, nessuna voglia di stare a fare il buonista e occasione per ribadire che l’obiettivo è uno solo: “Vincere in MotoGP, perché i mondiali in Moto 3 e in Moto 2 non mi bastano”.
Mia madre si arrabbia perché sono un campione del mondo che non butta l’immondizia
Nonostante la sua fama, Acosta resta legato alla sua vita quotidiana e alle sue radici. Ha rifiutato la vita esentasse (o quasi) di Andorra e se ne è tornato nella sua Mazarron, anche a costo di ritrovarsi trattato non da campione del mondo, ma da figlio da rimproverare. Ha raccontato, infatti, che sua madre lo rimprovera ancora per non voler buttare l'immondizia, un compito che sembra poco adatto a un campione del mondo. Questo aneddoto ha strappato un sorriso al pubblico, mostrando un lato di Acosta che pochi conoscono: quello di un ragazzo normale che, nonostante i successi, vive le stesse dinamiche familiari di chiunque a quell’età.
Mazarron è il luogo che amerò sempre: il mio rifugio
Il suo piccolo paese d'origine è il luogo che Acosta porta sempre nel cuore e da cui, dice, “non potrò mai prescindere”. La vita di paese a Mazarron è il rifugio che serve dentro una vita che è un cpontinuo di impegni e che non è fatto, come invece vorrebbe, di soli momenti passati in moto e allenamenti, tanto che nei giorni scorsi Acosta ha pure espresso il desiderio di “poter essere invisibile almeno una volta al mese”.
I conti a casa con la nonna (arrabbiata)
La nonna di Acosta ha fatto sentire la sua presenza durante l'ospitata al la Revuelta, rimproverandolo pure sul finale: "Di questa serata parleremo più tardi, faccia a faccia". Non solo perché Pedro l’aveva accusata di preparargli pasti da menù baby, ma anche per le uscite fin troppo guascone del 37. Che, però, ha pure lasciato intendere quanto proprio sua nonna sia probabilmente la figura più importante per lui anche adesso che la sua vetrina è il mondo. Resta, di fatto, il "nipote" di casa, in un equilibrio che lo aiuta a non perdere il legame con le radici.
Con le donne? Come un vulcano: sempre caldo, ma inattivo (per ora)
Con la sua solita ironia, Acosta non s’è tirato indietro neanche quando l’argomento è andato a pare su il se*so e le donne. “Sono come un vulcano – ha scherzato – sempre caldo, ma per ora inattivo". Un modo scherzoso, giocoso, irriverente per buttarla a ridere, ma pure per ricordare a tutti che in questo momento, nonostante l’età e gli ormoni che a vent’anni sono quasi incontenibili per tutti, non gli importa niente neanche dell’amore o del se*so rispetto all’unica cosa che per lui conta davvero: vincere in MotoGP.
Il denaro? Chiedo i soldi ai miei genitori
Acosta ha parlato anche del suo approccio al denaro, dichiarando di non essere particolarmente legato ai soldi. "La vita nella Murcia è un regalo e non è costosa – ha spiegato – In ogni caso io sono uno da cose semplici. Non ho nemmeno una carta di credito, poiché sono i miei genitori a gestire le mie finanze. Gli abiti che indosso me li regalano e semmai, qualche volta, pago qualche cena con gli amici”.