Debutto ottimo per la Nazionale italiana di Luciano Spalletti a Euro 2024, che ha vinto 2-1 grazie ai gol di Nicolò Barella e Alessandro Bastoni. Nel mentre il mondo dell'atletica ci ha fatto sognare agli Euopei con 24 medaglie, il ritorno di Macell Jacobs e il grande Gimbo, Gianmarco Tamberi. Il mondo dello sport italiano sembra stia vivendo un momento magico, anche nel tennis. Jannik Sinner è diventato numero 1 al mondo, Matteo Berrettini nel 250 di Stoccarda sembra abbia ritrovato la sua forma in attesa di farsi valere a Wimbledon, dove non sarà testa di serie, e Lorenzo Musetti potrebbe avere grandi chance alle Olimpiadi di Parigi. Ma siamo sicuri che a Parigi vada anche Sinner? Ne abbiamo parlato con Luca Bottazzi, professore universitario ed ex giocatore che ci ha rivelato un clamoroso retroscena. Poi ha commentato sia le performance dei due italiani a Stoccarda, che le parole di Ivan Zazzaroni a MOW, secondo cui il talento di Carlos Alcaraz è maggiore di quello di Sinner.
A Stoccarda netta superiorità di Berrettini, essendo sull'erba? E sul flop di Musetti?
Quello di Musetti non è assolutamente un flop, perché è normale che Berrettini lo batta sull’erba. Sono contento che Matteo si è arrivato in finale e ha possibilità di vincere il torneo, nonostante Draper non sia un avversario semplice. È scomodo perché un mancino soldi e sa fare un po’ tutto, ma Berrettini può vincere.
Sarebbe comunque un 250 e dopo quello di Marrakech poi non aveva più vinto.
No, è diverso da Marrakech perché lì, anche se in altitudine, cosa che agevola il servizio, non è erba, terreno favorevole a Berrettini. Se lui fa incetta di punti sull’erba va benissimo ed è partito bene. Non si sa ancora se giocherà Halle o il Queen’s come 500, ma già lì la concorrenza comincia a essere più densa, poi a Wimbledon lo è ancora di più.
Quindi per Musetti è un buon risultato quello ottenuto?
Sì. Berrettini Sull'erba è di un'altra categoria rispetto a Musetti: su quel terreno lo avrebbe battuto anche un mezzo Berrettini. Tant’è che chi becca Matteo a Wimbledon, visto che non sarà una testa di serie e quindi ci può essere al primo turno, non avrà vita facile. Se succede un Alcaraz-Berrettini o un Sinner- Berrettini è una tragedia.
Allora chi è il favorito in vista di Wimbledon?
Alcaraz è il campione uscente, è lui che deve difendere la corona ed è il favorito. Ma credo che sull’erba Sinner si avvicini di più ad Alcaraz rispetto al divario che c’era sulla terra. Per cui Jannik ha più chances di battere Alcaraz a Wimbledon di quante non ne avesse a Parigi. Questo sempre salute permettendo, perché non posso prevedere eventuali infortuni di entrambi.
Quanto può influire su Sinner il fatto di essere diventato numero uno al mondo?
Non influisce in modo negativo, perché c'è stato un percorso che lo ha portato lì. Lui non è diventato numero 1 in modo occasionale, ma è accaduto perché lui ha costruito la sua classifica. Per cui può solo influire in modo positivo e lui diventerà ancora più consapevole della propria forza. A Parigi Sinner è arrivato non in piena condizione e ha perso dal vincitore del torneo in 5 set. La terra lui è come se l'avesse evitata: a Monte Carlo ha buttato via una semifinale con Tsitsipas, a Madrid si è ritirato e a Roma non è andato. Ha giocato un solo torneo e ha fatto semifinale. È vero che ha avuto un tabellone molto comodo, ma è arrivato fin lì perdendo contro Alcaraz che non è proprio l'ultimo arrivato.
Ivan Zazzaroni ha detto che secondo lui ha più talento Alcaraz di Sinner. Ti trovi d'accordo?
Chi è Ivan Zazzaroni? È un tecnico? Un esperto? Siccome stiamo parlando di tennis mi chiedo chi sia.
Beh, è il direttore del Corriere dello Sport, ha una certa esperienza.
È un giornalista, non è un esperto. Lui, in quanto direttore, si occupa di provare a vendere il proprio giornale e renderlo il più appetibile possibile. Anche il Duca di Kent vede le finali di tennis da cinquant’anni, quindi è un esperto di tennis pure lui? E poi che cos’è il talento? Questo, come l’intelligenza, ha mille sfumature. C’è il talento fisico, quello intellettuale, quello nervoso, della destrezza o della potenza. Il talento non va confuso con il genio, perché è una cosa estrinseca, si vede. Il genio, invece, è una cosa intrinseca. Il campione si porta nello spazio-tempo del gioco prima ancora che l'avversario colpisca, capisce già e ha una capacità di previsione migliore. Questo è ciò che differenzia il genio, mentre il talento ce l'hanno tutti, semplicemente con diverse gradazioni. Tornando a Zazzaroni, sicuramente Alcaraz ha un gioco più spettacolare di Sinner da un punto di vista delle variabilità che coglie anche l’occhio dei meno esperti.
Per le Olimpiadi, invece, chi è il favorito?
Il torneo olimpico è molto complicato da prevedere, perché in mezzo al calendario tennistico una volta ogni quattro anni. Si rigioca sulla terra nel 2 su 3: si rigioca sulla terra dopo l'erba per poi chiudere in America giocando sul cemento. Sinner deve restare numero 1, per cui sono quasi sicuro che alle Olimpiadi non vada.
Perché?
Se lui sull'erba e lanciato per mantenere il numero 1, andare a fare le Olimpiadi potrebbe anche rovinargli la stagione. Non dimentichiamoci che questi poi si fanno male, sono delle Formula Uno tirate al limite e quindi fare una gara in più fuori dalle proprie previsioni, è sconsigliabile. Una medaglia olimpica è ovvio che sia importante, ma lo è per un giocatore che ha già una carriera solida alle spalle e che ha vinto tanti Slam. Saranno importanti e fondamentali più in là ma non adesso.
Come italiano Musetti può essere favorito?
Potrebbe, visto che lui le gioca di sicuro. Essendo poi un torneo 2 su 3 sulla terra, formulato come se fosse una roulette russa, è proprio il torneo adatto a lui. In cui può fare il primo turno o andare a medaglia: non dimentichiamoci che Musetti è genio e sregolatezza, motivo per cui è il torneo perfetto per lui.
Seguirai gli europei di calcio?
Prima del calcio ho seguito gli europei di atletica. Se il tennis è il re degli sport individuali, l'atletica come sport è il re degli sport. Jacobs, Tamberi e Tortu mi hanno fatto impazzire. Abbiamo vinto 24 medaglie, è vero che non c'erano i russi ma abbiamo sbaragliato la concorrenza. Una nazionale azzurra così non ci è mai stata nella storia dell'atletica italiana. Per quanto riguarda gli europei di calcio mi auguro che anche loro facciano il meglio. Sarebbe clamoroso che in un momento in cui lo sport italiano va per la maggiore la nazionale di calcio andasse male. Per quanto mi riguarda è la nazionale che dà il termometro della salute del nostro calcio, non i singoli club che sono pieni di giocatori stranieri. La nazionale è lo specchio e il quadro del valore del nostro calcio.
Ti piace Spalletti?
Moltissimo, è una persona di straordinaria intelligenza.