Lorenzo Sonego nel secondo turno dell’Australian Open dovrà affrontare il 18enne Joao Fonseca, brasiliano nato a Rio De Janeiro, numero 98 della classifica Atp. Una partita complicata per l’italiano: il suo avversario, nell’esordio assoluto in uno Slam, ha battuto il russo Andrej Rublëv con un netto 3 a 0. Ma, al di là della vittoria, a far rumore è stato il modo in cui questa è arrivata: il primo e il terzo set è riuscito a vincerli al tie break dimostrando capacità di gestire la tensione anche senza esperienza, mentre il secondo lo ha vinto dominando 6-3. Nel corso della partita contro il russo alla Margaret Court Arena ha realizzato 51 colpi vincenti con 32 errori non forzati. Il match tra Sonego e Fonseca non sarà il primo confronto tra i due che si sono già affrontati lo scorso aprile nell’Atp 250 di Bucarest dove il brasiliano aveva vinto (7-6, 7-5). Nella partita di questa notte in palio c’è l’accesso al terzo turno: il vincitore affronterà con uno tra Fábián Marozsán e Frances Tiafoe.
Un esordio nello slam come quello di Fonseca forse non lo si era mai visto prima. Carlos Alcaraz nel 2021, sempre agli Australian Open, aveva vinto al debutto per 3 set a 0 contro Botic Van De Zandschulp (6-1, 6-4, 6-4), ma non si trattava di un top 10. Jannik Sinner invece all’edizione 2019 degli Us Open aveva perso contro Stan Wawrinka vincendo solo un set (6-3, 7-6, 4-6, 6-3). Guardando al primo approccio dei big three con la tipologia di tornei più importanti bisogna andare indietro nel tempo. Roger Federer al Roland Garros nel 1999 era stato battuto da Patrick Rafter (5-7, 6-3, 6-0, 6-2). Una sconfitta alla prima esperienza era arrivata anche per Djokovic all’Australian Open del 2005 contro Marat Safin (6-0, 6-2, 6-1). Rafa Nadal invece a Wimbledon 2003 superò “il test d’ammissione” contro Mario Ančić senza troppe difficoltà (6-3, 6-4, 4-6, 6-4).
Il gioco di Fonseca ricorda quello di Sinner. Molti li hanno già paragonati. Grande capacità di scaricare tutta l’energia del corpo sul dritto e di manovrare il gioco con questo colpo. Ottime capacità di scivolata laterale e in risposta. La sua altezza è 1,85 cm e il suo servizio è già di buon livello. 14 ace realizzati contro Rublëv. La sua seconda palla viaggia a una velocità 20km/h superiore rispetto alla media del circuito. Il brasiliano, dopo le Next Gen Atp Finals vinte a dicembre, ha parlato del numero uno al mondo: “Molti buoni giocatori hanno vinto questo titolo, ma quello in cui mi rivedo davvero è Sinner. Mi piace il suo gioco aggressivo e tecnicamente è esattamente il mio punto di riferimento. Mentalmente, è più calmo di me, è timido e adoro il modo in cui lotta. Non fa notare le emozioni e anche in questo mi somiglia molto”. Fonseca ha anche raccontato un aneddoto legato all’italiano avvenuto durante un allenamento nel 2023 alle Atp Finals: “È davvero un ragazzo carino e disponibile. Io pensavo di andare all’università, ho avuto sempre quello nella testa, mi ero anche impegnato con la Virginia University. Poi lui, mentre stavo lì in campo, mi ha chiesto se ci sarei andato davvero e mi ha consigliato di evitare, dicendomi che ero troppo forte e che dovevo passare subito professionista. Sul momento, ho pensato che mi prendesse in giro, che mi avesse fatto una battuta”.
Il golden boy, in conferenza stampa dopo il primo turno vinto agli Australian Open, ha parlato di una leggenda del Tennis: “Il mio idolo è sempre stato Roger Federer, Sono cresciuto vedendo i suoi match. Quando ero piccolo ho anche provato a giocare il rovescio a una mano per una settimana”. Chissà che quella contro Rublëv non possa essere la prima di tante vittorie negli slam che lo porterà un giorno a eguagliare, o magari superare, i 20 slam dello Svizzero. Intanto un pezzo di storia già l’ha scritta vincendo le Next Gen Atp e diventando il secondo più giovane di sempre a farlo (18 anni e 4 mesi) dietro il recordman Jannik Sinner (18 anni e 2 mesi). Sul gradino più basso del podio di questa classifica c’è Alcaraz, che su Fonseca è stato chiaro: “Presto lo vedremo stabilmente in alto, tra i migliori giocatori del mondo”.