Non c'è stato bisogno di giocare il doppio contro l'Australia, perché Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno, non senza difficoltà, portato a casa i due singolari. La sconfitta di Musetti contro Cerundolo è stata amara, ma ha consentito a Vavassori, come lo stesso Bottazzi ha analizzato su MOW, di puntare su Matteo, che dopo aver perso il primo set ha battuto Kokkinakis. Sinner, invece, per la nona volta su nove, ha battuto un De Minaur in gran forma, che per alcuni tratti, soprattutto sul lungolinea, ha messo un minimo in difficoltà l'azzurro, che però ha archiviato la pratica con un 6-3 6-4. Ma che feeling c'è tra i due azzurri? Quanto si piacciono? Li rivedremo in un eventuale doppio? Ne abbiamo parlato con l'ex campione Paolo Canè, che ha analizzato i problemi di Musetti, le scelte tattiche contro l'Olanda e non si è tirato indietro quando gli abbiamo chiesto della questione del doping Clostebol e della polemica sulla residenza a Montecarlo di Sinner dopo che il ministro dello sport Andrea Abodi è tornato a parlarne dicendo "vorrei che pagasse le tasse da noi".
La vittoria e la prestazione di Berrettini hanno confermato che Matteo avrebbe dovuto giocare dall'inizio e non Musetti?
Questa domanda da quanti milioni di euro questa è? Da uno, da dieci? Rispondere è difficile, perché Volandri era partito con le idee chiare e avrei schierato anch'io Musetti per classifica, per quello che ha fatto l'ultima parte dell'anno, anche se non ha giocato benissimo gli ultimi tornei. Poi dopo aver schierato Berrettini con Sinner, hanno vinto, lui ha preso fiducia, si sono parlati e ha preferito far giocare Matteo che ha confermato la vittoria. Contro Kokkinakis, ha giocato bene, ha lottato e ha vinto un match alla pari.
Cosa pensi sia successo a Musetti?
Musetti quando gioca ci delizia con la sua classe e il suo talento. Quando è meno in condizione, non riesce a esprimere il suo tennis, la sua varietà di gioco e diventa un giocatore comune, non fa notare la differenza. Lo dice lui stesso, deve sempre cercare di essere al 100%, di essere più cattivo in campo, più aggressivo. Invece molte volte non gli riesce. Fa dei grandi exploit come ha fatto Wimbledon, sull'erba, come sappiamo tutti. Però poi nei match importanti tutto questo manca. Pensavo in una reazione dopo aver perso il primo set contro Cerundolo, ma non c’è stata. Cerundolo Cosa che peraltro Musetti sa fare, ma se non sei in condizioni e fai prendere l'iniziativa al tuo avversario ti schiaccia, comunque, è un brutto pesce, devi stare lì a palleggiare come lui, ritmo alto, e poi variare il gioco.
Avresti voluto allenare Musetti?
Mi piacerebbe, sì. Ho parlato con lui qualche volta e mi piace molto come ragazzo, come mentalità. E soprattutto con il tennis che ha, sarebbe anche abbastanza facile allenarlo. Bisogna dargli un po' di grinta in più, e mettergli un po' di peperoncino ogni volta che mangia. Però, c'è il suo staff, c'è Tartarini, non mi hanno mai contattato ma se posso dare qualche consiglio, fa solo che piacere.
Sinner contro De Minaur è stata invece una partita più ostica del previsto.
Sì, anche perché non possiamo partire sempre con l'idea che Sinner vinca facile. È troppo bello, ci ha abituato molto bene, sicuramente sarà così anche per le prossime partite mi auguro, ma l'altro è entrato bene. De Minaur ha giocato quasi alla pari perché poi è molto esplosivo, velocissimo con i piedi, e tiene un ritmo molto alto; quindi, lo devi staccare da fondo campo, cosa che sa fare Sinner. Sinner però l'ho visto un po' provato, sentiva molto l'incontro anche lui. Questa volta per fortuna è entrato sull'1-0 e quindi ha concluso bene. Andare a giocare il doppio non sarebbe stato comodissimo.
Che finale ti aspetti contro l'Olanda?
È la prima volta che l'Olanda raggiunge una finale, quindi sarà un match molto all'aperto. Puntando subito sul 2-0 penso che giocherà Berrettini, non vanno a inventarsi un'altra carta. Anche perché gli ha dato fiducia, Matteo sarà a carico a mille, quindi massima fiducia a lui e poi a Sinner. Speriamo non ci sia bisogno del doppio, io sono molto fiducioso e ottimista. Oggi i ragazzi hanno la possibilità di riscrivere la storia.
Camporese su MOW ha parlato della questione del doping Clostebol di Sinner: si sa già nell'ambiente che la squalifica arriverà. Tu cosa ne pensi?
Non sono un addetto ai lavori, non mi occupo di questo. Aspetterò chi se ne occupa e chi può dare giudizi, ovvero i tribunali e chi cura questo caso. Nessuno può parlare in merito, perché nessuno ne ha la competenza. Quello che posso dire è che per come si sta comportando Sinner, da ex tennista, ho una grande empatia con lui. Ho un grande feeling con lui a livello mentale perché mi piace molto come ragazzo e penso che non abbia commesso niente, altrimenti non riuscirebbe a giocare e a tenere la concentrazione a questi livelli e vincere tutte queste partite. Come ha detto lui dopo lo Us Open, ha fatto un grandissimo sacrificio, ha accusato il colpo, ma questo l'ha fatto maturare e incazzare ancora di più a mio parere. E quindi ha giocato ancora più cattivo.
Sta suscitando polemiche la frase del ministro dello sport Andrea Abodi, che è tornato a parlare della questione tasse e Montecarlo. Tu sei residente lì o in Italia? E cosa ti senti di dire a chi ha lì la residenza?
Io sono residente in Italia. Cosa voglio dire? Che devi avere la casa. L'indirizzo Sinner non ce l'ha in Italia, ma a Montecarlo. Ha detto che si allena bene, perché si cerca sempre di andare a trovare qualche cosa che non va in questi campioni? Nel momento che va tutto liscio, sono perfetti, si deve avere qualche cosa da dire, che faccia notizia, per andare a spulciare non si sa dove. Io direi che Sinner invece dovrebbero metterlo in una campana di vetro o dentro un freezer e preservarlo per i prossimi quindici anni.
Se ti ricordi, sempre sulla questione economica c’era stata polemica per la sua partecipazione al torneo Six Kings Glam in Arabia Saudita dove ha vinto sei milioni di dollari per poi saltare il Parigi Bercy. Lui aveva detto “non sono attaccato ai soldi”, ma le due cose possono quantomeno stridere.
Non è attaccato ai soldi perché gli piace giocare, però farà i bei conti anche lui a fine mese di quello che deve pagare e non pagare, no? Quindi potrebbe anche riprendere la residenza in Italia pagando le tasse e tutto, non penso che sia un problema, però non penso che campi d'aria neanche lui. Quello che guadagna è tutto meritato.
Ma tu non hai mai preso la residenza Montecarlo?
No, ce l'avevo io quando giocavo, come l'avevano tantissimi giocatori.
Però, diciamocela tutta, uno prende la residenza lì perché ci sono i giocatori e ci si allena, va bene tutto, ma quanto pesa la questione fiscale?
Sai bene la risposta quando fai la domanda, non te lo devo dire io.
Tornando sulla Coppa Davis, Panatta ha polemizzato sulla nuova formula della competizione.
Non è come prima, ma c'è l'evoluzione come in tutte le cose, che può piacere o meno. Adriano l'ha giocata quarant’anni fa, io l'ho giocata dopo, era una formula diversa, era molto più dura perché c'era il tre su cinque, si giocavano due singolari il venerdì, un doppio il sabato e gli ultimi due singolari la domenica, e quindi era molto più coinvolgente anche a livello di tifoseria, c'era molto più calore da parte del pubblico. Gli australiani ieri quanti erano? Trenta? Invece con la formula di prima era tanta roba, avevi veramente un'affluenza di migliaia e migliaia di persone, mentre a Malaga sembra che l'Italia che giochi in casa. Come calendario dovrebbero dare più valore alla Davis. In ogni caso, sono dei ragazzi veramente da proteggere, perché se pensi ai risultati che hanno fatto anche le ragazze anche con la Billie Jean King Cup è incredibile. Tra qualche mese, mi auguro anni, però, ci sarà un grandissimo lavoro per i giornalisti.
In che senso?
Perché quando inizieranno a perdere siamo il paese numero uno al mondo nel massacrare gli atleti.
Ci sono stati giornalisti come Gramellini o Cazzullo che hanno avuto da ridire in alcune occasioni su Sinner.
Non so neanche chi siano questi due, però aspetteranno il momento buono, passo passo, per poi fare l'articolo che farà ancora più notizia di quando Sinner ha vinto uno slam, la Davis, o le Atp Finals. Perché in Italia siamo fatti così. Ognuno può dire quello che vuole, ma per gli sportivi fanno una classifica, e per voi giornalisti? No. E se ci fosse una classifica anche per voi? Come stareste più attenti anche a scrivere… Perché sai la penna, l'inchiostro che rimane sulla carta, è molto pericolosa. È più facile che tirare un passante in lungolinea in corsa.