Red Bull, KTM e la testata giornalistica SpeedWeek sono da sempre quasi una cosa sola e non fa strano se, dopo che la stampa di mezzo mondo ha inseguito il responsabile del racing di KTM, Pit Beirer, per avere qualche dichiarazione, a riuscirci siano stati proprio quelli di SpeedWeek. Poche parole da parte dell’ex campione di cross austriaco per ribadire che il marchio resterà nelle corse, ma pure per confermare che la situazione è critica e che ci sarà bisogno di nuovi investitori. Con Beirer che ci tiene a sottolineare: “non nuovi sponsor, ma nuovi investitori”. Significa, di fatto, che l’azienda riuscirà a garantire la presenza nel Motomondiale, ma che per provare a vincere e soprattutto per sviluppare la moto ci sarà bisogno di denaro che arrivi dall’esterno perché è inimmaginabile che con quasi tre miliardi di Euro di debiti il curatore fallimentare possa autorizzare che si spenda anche solo un altro Euro nelle corse.
Il manager austriaco ha spiegato come si cercherà di andare avanti attraverso una vera e propria ristrutturazione interna che passa inevitabilmente per un doveroso taglio dei costi, ma la vera notizia è un’altra: l’effettivo interesse del campione di Formula 1, Lewis Hamilton, per la MotoGP. Se ne era parlato in passato, poi l’indiscrezione era stata in qualche modo confermata dallo stesso Hamilton e quando è scoppiato il “caso KTM” è stato chiaro che il pilota inglese potesse puntare proprio a raccogliere “i resti” della squadra austriaca, ma in molti (noi compresi) avevano sentenziato che non se ne sarebbe fatto niente. Perché tutto ciò che gravita nell’orbita di KTM gravita anche nell’orbita di Red Bull e Hamilton è, come noto, un uomo di Monster. Impossibile pensare una convivenza dei due marchi.
“La situazione attuale rende creativi e aperti a nuove conversazioni – ha detto Beirer proprio a SpeedWeek - Quindi non siamo aperti solo agli sponsor, come è avvenuto finora, ma anche agli investitori. Il possibile arrivo di Liberty Media ha suscitato l'interesse degli investitori e molti sono venuti da noi. Questo ci rende molto felici, ci rende orgogliosi e ci dà grande piacere di avere altre discussioni. Non solo pensare alle prestazioni della moto, ai team e ai piloti e negoziare con gli sponsor, ma anche sedersi al tavolo con gli investitori professionisti e discutere il quadro generale. Siamo fiduciosi di poter condividere alcune novità interessanti prima dell’inizio della stagione. Fino ad allora, dobbiamo continuare a lavorare su questo progetto. Non è un segreto che Lewis Hamilton sia interessato alla MotoGP e stia pensando di avere una propria squadra. Confermo che ci sono discussioni concrete e posso solo dire che abbiamo avuto incontri molto interessanti con il suo management. Ma chi vuole lavorare con noi sa quanto siamo vicini: Red Bull e KTM sono inseparabili. Finora questo, comunque, non è stato un problema nelle trattative”.
Hamilton o meno, la direzione per KTM sembra tracciata, con Liberty Media che, come avevamo ipotizzato proprio su MOW, potrebbe aprire a uno scenario più simile a quello della Formula1, dove le squadre non sono così legate al nome di un costruttore. Sarebbe, in ogni caso, un cambiamento epocale e ci sarà bisogno di una fase di traghettamento verso il nuovo, con quando accaduto a KTM che – anche se è davvero brutto da dire – potrebbe trasformarsi in una occasione per capire se e quanto il modello della Formula1 potrà essere riproposto anche in MotoGP.