“Bisogna essere realistici” – E’ stata la premessa di Maio Meregalli, di Yamaha, dopo il deludente debutto del marchio di Iwata nella MotoGP 2024. Chi si aspettava che la M1 fosse pronta per duellare con le Ducati ha dovuto ricredersi già dopo le prime libere del venerdì e il resto lo hanno fatto gli occhi spenti di Fabio Quartararo per tutto il fine settimana. La situazione nel Team Monster Energy è pesante e è molto simile a quella che si respirava nella passata stagione in casa Honda, con gli ingegneri divisi tra la consapevolezza che i miracoli sono impossibili per gli uomini e la certezza che i grandi campioni non aspettano. Marc Marquez non ha aspettato e verosimilmente anche Fabio Quartararo non aspetterà più. Anche perché con i risultati che non arrivano diventa facile aprire fratture nei rapporti e il francese, soprattutto nelle ultime dichiarazioni pubbliche, sembra non aver tenuto conto anche dei suoi errori di valutazione.
“Fabio ha fatto quello che poteva per il momento - ha affermato Meregalli a Canal+ - Certo che non siamo contenti, dobbiamo essere realistici e obiettivi: stiamo facendo progressi, abbiamo migliorato la velocità massima, l’aerodinamica e dobbiamo continuare a progredire. Abbiamo molto lavoro da fare. Sono deluso, sì, ma soddisfatto perché abbiamo fatto quello che potevamo”. Che, però, rischia di non essere abbastanza per un Quartararo che è già corteggiato da Aprilia e che, sofferenza per sofferenza, potrebbe anche accettare di andare a soffrire ugualmente in Honda, ma con un ingaggio da capogiro. Meregalli, però, non vuole vendere false promesse e prova comunque a coccolarsi il pilota francese mettendo la luce sui progressi fatti. “Fabio adesso lavora con l’obiettivo di progredire – ha spiegato l’italiano – fino a qualche tempo fa pensava solo a vincere. Apprezziamo molto questo suo cambiamento. Testa componenti, partecipa molto e lavora con noi sull’analisi dei dati”.
Il punto, però, è che Fabio Quartararo vuole vincere e Meregalli sembra invece più consapevole che ci vorrà tempo: “Non siamo dei maghi, le magie non sono possibili”. Non è una resa, ma poco ci manca. Anzi, sembra quasi un alzare le mani davanti alla possibilità che il campione francese si accasi altrove, così da avere – proprio come sta facendo Honda – meno pressione sul lavoro da fare.
Il pilota più disposto a questo tipo di lavoro c’è già e è Alex Rins. Anche nelle dichiarazioni del post gara, infatti, lo spagnolo è sembrato molto più accomodante di Quartararo, pur ammettendo di aver dovuto fare i conti con difficoltà enormi. “Ho cercato di fare del mio meglio e non posso dire di essere del tutto insoddisfatto, sono consapevole che dobbiamo lavorare – ha affermato Rins - A circa sei giri dalla fine non riuscivo più a tenere la moto: il pneumatico sul lato destro era distrutto, ma abbiamo imparato alcune cose in questo GP e non vedo l'ora che arrivi il prossimo fine settimana di gara”. Una frenesia di tornare in sella, quella di Rins, che sicuramente stride con lo stato d’animo di un Fabio Quartaro che, se potesse, si catapulterebbe già nel 2025. Magari in sella a una Aprilia…