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Ecco come Jannik Sinner può battere Draper in semifinale agli Us Open e far ricredere gli scettici. Insidie? Ce ne sono, ma...

  • di Luca Bottazzi Luca Bottazzi

5 settembre 2024

Ecco come Jannik Sinner può battere Draper in semifinale agli Us Open e far ricredere gli scettici. Insidie? Ce ne sono, ma...
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di Luca Bottazzi Luca Bottazzi

Rien ne va plus. Contro Medvedev nei quarti dello Us Open, il gioco di volo è stata l’arma in più di Jannik Sinner. La capacità di saper continuamente migliorare, seppur seduto sul trono mondiale, è il marchio di fabbrica per eccellenza del fuoriclasse. Lo dico per quegli scettici che nutrono ancora riserve nei confronti di Sinner ed il suo status di attuale Number One. Adesso in semifinale, contro l’inglese Jack Draper, qualcosa Sinner rischia. Il mancino è uno dei pochi interpreti contemporanei capaci di giocare il vero tennis a tutto campo. Sa togliere il tempo, gioca presto, da vicino, esprimendo un tennis mancino in grado di evocare, a suo modo, le formidabili gesta dei campioni classici del passato. Però, per fortuna di Sinner, il britannico pare non essere ancora munito della cosiddetta cilindrata del campione. Dovesse mai trovarla, a mio parere, Draper entrerebbe facilmente nei top ten. Del resto, rimanendo sulla semifinale, il Sinner di oggi produce un tennis di una continuità asfissiante, senza concedere pause. Ulteriormente, difende la propria seconda di servizio come nessuno e, soprattutto, risponde sempre facendo ripartire il gioco.

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Se poi, riesce a salire con la percentuale di primo servizio intorno al 60%, per gli avversari non c’è più scampo. Queste sono, a mio giudizio, le chiavi che faranno prevalere l’italiano in questa sfida. Al contrario, se la partita dovesse invece essere spezzettata, sul piano della continuità di rendimento, allora vince Draper. Un quadro, quest’ultimo, che ritengo abbia però poche possibilità di manifestarsi. Quindi, rimuovendo quegli elementi che rendono il tennis lo sport del Diavolo, dico che Sinner va in finale diretto. Così, nell’ultimo atto degli US Open, affronterà un tennista di casa. Il pubblico non sarà dalla sua parte ed è questa la sola incognita che l’italiano dovrà risolvere. Del resto, sia con Fritz che con Tiafoe, sul piano tennistico non avrà problemi. A differenza della partita di semi contro Draper, per perdere da uno dei due statunitensi in finale, Jannik dovrebbe giocare sotto il 50% del proprio potenziale. Per cui, una volta superato l’esame di inglese, il gioco è fatto. GAME OVER.

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