È Jannik Sinner l'uomo da battere oramai? È lui il vero e proprio talento del tennis mondiale? Sicuramente lo è per Daniil Medvedev, che si trova a doverlo affrontare ai quarti di questi UsOpen molto particolari, che hanno visto uscire (quasi) subito i due principali avversari di Jannik, ovvero Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. Ma quanto può essere fastidioso il tennista russo per l'azzurro? Ce lo ha detto Luca Bottazzi, che non ha solo analizzato la partita, ma ha anche fatto una panoramica sullo Slam. Bottazzi, ha poi commentato le dichiarazioni di Roger Federer e Rafa Nadal in merito alla vicenda di doping che ha visto protagonista l'attuale numero uno al mondo e non ha risparmiato nemmeno loro dalle critiche. E poi, come cambia la classifica se Sinner dovesse vincere l'ultimo Slam dell'anno? Il distacco dal secondo e dal terzo della classifica Atp sarebbe troppo ampio? O forse dobbiamo stare attenti proprio a chi è forte nella stagione indoor?
Luca, se Sinner dovesse battere Medvedev il cammino per la finale degli UsOpen è in discesa?
Se Sinner batte Medvedev, a mio parere, è fatta. Quindi la strada per chiudere il 2024 da numero uno è spianata. Poi restano ovviamente aperti i conti con il fato del gioco.
Hai letto le dichiarazioni di Federer sul caso del Clostebol? Non sono proprio a favore di Jannik… Come mai?
Le dichiarazioni di Federer non sono affatto sorprendenti. Lui è l’ambasciatore del tennis per eccellenza, se viene tirato in mezzo a vicende che vorrebbe evitare non può farlo e deve rispondere. Quindi non può prendere le parti di nessuno, viste le reazioni pittoresche dell’ambiente. Per cui tende a fare politica: un colpo al cerchio e uno alla botte.
Nadal, invece, lo ha difeso.
Nadal è parzialmente ancora in gioco. A differenza di Federer non si è ancora ritirato ufficialmente dal campo. Una posizione che forse lo porta a fare considerazioni diverse. Ulteriormente vale la sensibilità personale nelle valutazioni e le persone sono una diversa dall’altra, sempre. L’unico aspetto che invece rende su questo piano Federer e Nadal potenzialmente simili è che nessuno di loro è un giudice del tribunale che ha scagionato Sinner dalle accuse. Nessuno dei due è un esperto in materia, non mi risulta facciano i Ctu nell’ambito doping per la Wada, altre agenzie e quindi per i tribunali. Resta una domanda: chi parla del caso Sinner ha studiato le cartelle della sentenza del tribunale?
Che cosa prevedi per Sinner?
Sinner con la sua mirabile programmazione si è messo nelle migliori condizioni possibili per finire la stagione da numero uno del mondo che è il suo vero primo obiettivo. Come più volte ho già detto fin da inizio anno a voi. Ovviamente oggi con un Medvedev così in forma sarà una battaglia. Se devo proprio fare una previsione penso che alla fine Jannik vincerà. Malgrado il livello di Medvedev superiore a quello di Paul, lo statunitense gioca molto più vicino al campo rispetto al russo. In altre parole, il modello di gioco di Paul è molto più indigesto per Sinner. Per capirci, se Medvedev stringe i tempi come nei primi due set nella finale di Melbourne, per Jannik sono guai. Mentre se gioca da lontano affidandosi al “palleggione”, allora Sinner porta a casa la partita.
In ottica futura, resta ancora Alcaraz l’uomo da battere? O si è perso sull’incostanza?
Alcaraz non si è risparmiato nella stagione ed ha cercato di prendere tutto. In realtà ha vinto molto, ma alla fine è scoppiato in questa campagna americana. Tra Cincinnati e UsOpen ha combinato un disastro. A questo punto, il vero antagonista di Jannik Sinner per il trono mondiale, salute e sorprese permettendo, resta uno solo: Jannik Sinner. Per il resto, game over.
Non è lui, quindi, l’avversario più pericoloso?
Gli avversari sono tutti pericolosi per Sinner perché deve continuare a vincere. Oltre ad Alcaraz c’è Zverev a insidiarlo nella Atp Race e il tedesco ha il gioco più adatto alle condizioni dell’indoor che saranno lo scenario di questo fine stagione. In ogni caso il margine che ha Sinner sulla concorrenza è notevole, se poi vince gli US Open diventa incolmabile.
Ma questi UsOpen stanno stupendo anche per l’assenza di molti big, che hanno perso subito. Nulla di strano?
Gli UsOpen sono ormai da diversi lustri il torneo più imprevedibile. Difatti sono anni che il campione in carica non si ripete in modo consecutivo. Poi quest’anno il fattore olimpico ci ha messo evidentemente lo zampino, asciugando ulteriormente le energie dei giocatori.