Jannik Sinner continua a vincere e a convincere sul campo, dopo un periodo difficile sia dal punto di vista fisico che mentale, tra fastidi all'anca, polemiche sul suo conto per l'assenza alle Olimpiadi di Parigi e risutati che non arrivavano. Ma ora, agli UsOpen, dopo aver sconfitto agli ottavi Tommy Paul, dovrà giocare contro quello che per Jannik potrebbe rappresentare l'ultimo grande scoglio, ovvero Daniil Medvedev e il vincente della sfida se la vedrà in semifinale contro uno tra Draper e De Minaur. Non due avversari facili, ma sicuramente meno preoccupanti di quanto non potessero essere Carlos Alcaraz e Novak Djokovic che sono stati, invece, eliminati prima del previsto. Ciò nonostante, la polemica sul caso della sua positività al Clostebol, che ha poi portato al licenziamento del suo fisioterapista, Giacomo Naldi, non si placa e a parlare è, addirittura The King, Roger Federer che è stato molto netto sul caso: “Penso che siamo tutti abbastanza convinti che Jannik non abbia fatto nulla, ma l'incoerenza potenziale che non ha dovuto starsene fuori mentre non erano sicuri al 100% di cosa stesse succedendo, penso che questa sia la domanda a cui bisogna rispondere. Dobbiamo fidarci anche del processo di chiunque sia coinvolto qui. Capisco la frustrazione di chi dice: ‘È stato trattato come gli altri?’. Penso che sia qui che si riduce tutto”. Ma ha poi proseguito.
A Today, infatti, l'ex campione ha detto che “non è qualcosa che vogliamo vedere nel nostro sport, questo tipo di notizie, indipendentemente dal fatto che lui abbia fatto qualcosa o meno, o che lo abbia fatto un qualsiasi giocatore. È solo rumore che non vogliamo. Capisco che è una situazione complicata. È l'incubo di ogni atleta e squadra avere queste accuse e questi problemi perché compiliamo questi moduli tutto il giorno, tutti i giorni. E vivono con te. Ogni mattina quando ti svegli, pensi: ‘C'è qualcuno alla porta che viene a testarmi?'. Quindi è davvero difficile". Di diverso spessore e tono, sono, invece, le dichiarazioni di Rafa Nadal. Lo spagnolo, infatti ospite del programma televisivo El Hormiguero, ha commentato così quanto accaduto: “Credo nella buona fede delle persone. Conosco Sinner e non credo che si volesse dopare. Credo nella giustizia e nelle istituzioni che prendono decisioni. La giustizia è giustizia e non dobbiamo apprezzarla solo quando decide ciò che vogliamo. Se non è stato sanzionato è perché il giudice ha visto chiaramente che non ha fatto uso di doping. Non credo che lo abbiano giudicato innocente semplicemente perché è il numero 1 al mondo”. Se da un lato Rafa non ha alcun dubbio e rassicura il collega, mostrandogli la solidarietà che in molti, tra cui Kyrgios, non gli hanno garantito, le parole di Federer hanno un retrogusto decisamente diverso. È un caso che sicuramente continuerà a far discutere ma vedremo, soprattutto, come si comporterà Sinner contro Medvedev, una gara molto più importante delle polemiche che fuori dal rettangolo di gioco continuano ad alimentare sterili voci e pregiudizi.