È tutto pronto a Imola, dove questo fine settimana si corre la settima tappa del Mondiale di Formula 1. Una stagione sin qui dominata dalla McLaren e, su tutti, da Oscar Piastri, che nel paddock ci arriva con la solita serenità dopo aver ricevuto il Premio Bandini nella giornata di ieri. È consapevole di quanto fatto in questo avvio di Mondiale, ma convinto di dover stare attento agli avversari, perché a Imola nulla sarà scontato.

“Mi sto godendo il successo, ma soprattutto il lavoro fatto per ottenere tutto questo. Vincere con una macchina così è estremamente soddisfacente” ha affermato l’australiano, nella conferenza che ha aperto la giornata. “Abbiamo le caratteristiche per vincere ancora, ma la competizione sarà dura. D’altra parte, penso di essere in un buon momento, di guidare bene e il team mi mette nelle condizioni per farlo. Credo saremo forti per tutta la stagione”. L’obiettivo è dunque sempre lo stesso, ma non tutto sarà facile come a Miami: “Guardavamo quel GP con ottimismo sin dall’inizio della stagione, pensavamo le condizioni avrebbero esaltato i nostri punti di forza. E così è stato. Ma non so se qui sarà possibile ripetere quella prestazione, la pista è diversa, più veloce. Mi aspetto avversari più vicini. Dobbiamo fare ogni cosa alla perfezione”. E sulle modifiche introdotte dalla Fia sul codice etico dopo le polemiche per il “caso parolacce” ha aggiunto: “Sono una scelta positiva, le circostanze vanno sempre tenute in considerazione. È un buon passo avanti”.

Chi invece ha cercato di motivare ambiente e squadra è stato Lewis Hamilton (con Charles Leclerc assente a causa di alcuni problemi di salute), che si prepara ad affrontare la sua prima gara a casa della Ferrari: “Non sento la pressione, sono arrivato in Italia martedì mattina ed il tempo è stato splendido, mi ha ricordato molto quando ero un giovane kartista arrivato in Italia per correre e vivere alcuni dei giorni più memorabili della mia vita” ha dichiarato durante il classico incontro con i media nel paddock: “Ho già corso tante volte qui, ma è tutto diverso quando fai parte di questa squadra, l’affetto ed il supporto che ricevi sono tutt’altra cosa. Vedo la passione, la speranza che si possa far bene, ma credo che sia importante chiedere pazienza, anche se io per primo non sono la persona più paziente. Ci vorrà un po’ di tempo per arrivare dove vogliamo e dobbiamo esserlo”.
È chiaro, e quando gli viene chiesto della SF-25 conferma quanto sostenuto finora dal team principal Frederic Vasseur: “C'è ancora molto potenziale da sfruttare nella monoposto. Spero che questo fine settimana si possa iniziare a fare un passo nella giusta direzione, ci sono tanti problemi, ma uno in particolare, ed è quello sul quale siamo tutti concentrati”. Il riferimento è verosimilmente alla sospensione posteriore che tanto ha limitato le performance finora, ma Lewis non conferma: “Non so di cosa stiate parlando. Tra qui e la Spagna continueremo a lavorare per sbloccare parte di quella prestazione che non siamo riusciti ancora a sfruttare. Stiamo solo seguendo il nostro piano”.

In casa però non corre solo la Ferrari, perché Imola è un appuntamento speciale per anche Kimi Antonelli. La prima in Italia da pilota di Formula 1 e oggi, ad aspettarlo nel paddock, anche una visita particolare: l’intera classe di scuola, che ormai fatica a frequentare tra una gara e l’altra. “Ho organizzato anche grazie a Mercedes il loro arrivo. Una gita per la mia scuola e un bel modo per vedere questo mondo con i loro occhi, non sapevano ciò che accade dietro le quinte. Faranno tante cose, vedranno la macchina, ma è un bel modo per mantenere il rapporto dato che non li vedo tanto spesso”. E tra sogni e scaramanzia, l’obiettivo è il podio: “In famiglia siamo superstiziosi e non ne parliamo, pensiamo un passo alla volta. Ma quello è l'obiettivo e sarebbe fantastico. Io voglio vincere, ma bisogna anche essere realisti”.

Protagonista della prima giornata in pista però è stato anche Helmut Marko, che quasi a sorpresa ha difeso la posizione di Christian Horner, dato per partente dalla Red Bull: “Sono tutte sciocchezze, sembra che qualcuno voglia tornare ad essere importante. Qui da noi resterà tutto invariato”. Ma non solo, perché durante un’intervista concessa al quotidiano Krone ha avvertito Yuki Tsunoda, che sembra già essere a rischio: “Hadjar è la grande sorpresa per me, sta mettendo in mostra prestazioni e velocità con grande naturalezza e tranquillità. In più non conosceva la maggior parte delle piste. Se Yuki si sente già a rischio con un Hadjar così? È chiaro, purtroppo Yuki crolla non appena si trova sotto pressione”.
