Fece enorme scalpore la notizia che, per un paio di stagioni, in pista insieme alle vere monoposto di Formula 1 ci sarebbero stati anche Brad Pitt e gli attori protagonisti del film dedicato al mondiale. Oggi, a due anni di distanza, quel film è finalmente arrivato nelle sale, pronto per essere visto da tutti i curiosi e appassionati. Da quando è stato annunciato, il progetto ha fatto molta strada. E per quanto possa sembrare insolito, avere una troupe cinematografica nel cuore della F1 rappresenta una piccola rivoluzione nel mondo del motori, figlia di quelli che ormai sono tempi diversi nel paddock - ormai abituato alle telecamere di Netflix. Le monoposto utilizzate sono state modificate aerodinamicamente per somigliare il più possibile a quelle della massima categoria, pur utilizzando motori e tecnologie più semplici e meno potenti. Il tutto è stato pensato con attenzione alla sicurezza, ma con una precisa volontà: ricreare un’esperienza il più realistica possibile con il regista di Top Gun, Kosinski. Brad Pitt e tutto il suo entourage saranno riusciti nell’impresa? Quello che è certo è che la star di Hollywood si è talmente innamorata della Formula 1 da non volerla più lasciare.

Gli eventi organizzati per presentare e raccontare questo film sono stati numerosissimi, ma i due momenti più importanti sono stati senza dubbio le grandi première di New York e Londra. Sui celebri boulevard della città che non dorme mai hanno sfilato sul red carpet quasi tutti i piloti di Formula 1, curiosi di vedere il loro mondo rappresentato sul grande schermo da una prospettiva esterna. A Londra, invece, l’attenzione era tutta su Lewis Hamilton, unico pilota presente alla première britannica: non a caso, è stato uno dei principali promotori del progetto, che ha seguito, finanziato e coordinato da vicino. Proprio nella capitale inglese, uno dei protagonisti assoluti è stato ovviamente Brad Pitt. L’attore interpreta Sonny Hayes, un ex pilota che decide di tornare in pista per una nuova sfida. Come riportato dal Corriere della Sera, Pitt ha svelato alcuni retroscena della produzione: “Guidare davvero quei bolidi mi ha regalato momenti eccitanti, ma anche di pace. Mi sono preparato per quasi due anni, ero pronto e mi sono divertito,” ha raccontato.

“Ad Abu Dhabi mi dicevo: ho ancora due corse da fare, ne ho ancora una…”. Un conto alla rovescia che Brad Pitt ha vissuto intensamente come un pilota prima dell'ultima gara in carriera. “Essere dentro l’ecosistema della Formula 1, con i veri team, è stata un’emozione che non avevo mai provato in tutta la mia carriera” ha aggiunto l’attore premio Oscar. Per salire al volante delle vetture di Formula 2, le stesse che guidano i giovani talenti nella categoria propedeutica alla F1, Pitt si è preparato a lungo, sia fisicamente che mentalmente. La sua esperienza al volante però non è finita lì: a pochi giorni dalla première, l’attore americano è tornato ancora una volta in pista, questa volta al volante di una vera monoposto di Formula 1, grazie alla collaborazione con McLaren. Un’esperienza unica, che lo ha lasciato senza parole e ai microfoni di Sky Sport F1, Pitt è stato onestissimo: “Già mi manca. Tantissimo. Comprarne una? Non ho quel tipo di soldi, ma se ce li avessi…”. Una frase che ha subito fatto il giro dei social, conquistando anche chi magari non segue né Hollywood né la Formula 1. Perché, diciamocelo, sentire Brad Pitt dire che non ha abbastanza soldi per comprarsi una F1 ha un certo effetto.
Ma si può comprare una Formula 1? E, soprattutto, cosa ci si fa una volta che la si ha? I programmi clienti sono tantissimi e il più noto è quello, ovviamente, della Ferrari, che offre non solo l'opportunità di comprare le proprie vetture, ma anche di scendere in pista per giornate intere dedicate tra meccanici, ingegneri e coach. Ovviamente il tutto per un prezzo altissimo, che però ci si aspetta sostenibile da parte di un attore di Hollywood del calibro di Brad Pitt. Invece, l'americano non ha “quel tipo di soldi", come lui ha voluto specificare. Sembra assurdo, ma almeno si porta nel cuore l'esperienza che ha potuto fare nel circus della Formula 1. Anche perché tutte le scene registrate in pista sono state orchestrate proprio durante i weekend di gara e i piloti che sfrecciano di fianco a “Sonny Hayes" sono proprio gli stessi che prendono parte ai gran premi, tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, passando per George Russell. Un’esperienza non replicabile nemmeno con tutti i soldi del mondo.

