Ok, a riguardarsi il video di “El cafelito” in cui Marc Marquez è stato ospite di Josep Pedrerol è l’ultimo dei passaggi a cui si fa caso. Perché Marc Marquez ha parlato a lungo (come vi abbiamo raccontato) della sua “guerra senza guerra” con Valentino Rossi e dell’imminente futuro con quella Ducati ufficiale che ha voluto a ogni costo e con cui vorrà provare a salire ancora sul tetto del mondo, però l’ospitata televisiva è servita anche all’otto volte campione del mondo per spiegare che sì, sta pianificando anche la sua pensione. E’ un pilota che ha guadagnato e guadagna cifre astronomiche, non a caso Forbes lo ha inserito tra gli sportivi spagnoli più ricchi di sempre, e chiaramente l’intera gestione dei suoi beni è affidata a delle società. Recentemente, però, il 93 ha intensificato la sua attività imprenditoriale. Prima dando vita alla Fast Brothers Production, con cui ha realizzato il suo documentario “All in”, e poi tenendo a battesimo la Vertical Management.
E sembra proprio essere quest’ultima la società su cui Marc Marquez ha deciso di investire molto di più del semplice denaro. Lo ha appunto detto a Josep Pedrerol nell’ospitata televisiva di qualche giorno fa, spiegando che sta portando avanti “una nuova esperienza di vita”. La Vertical Management SL, infatti, è qualcosa di cui sta cercando di occuparsi personalmente più di quanto non faccia per le altre realtà che fanno riferimento a lui e al fratello Alex. Ma di cosa si occupa la Vertical? Semplice: di promozione di personaggi. A cominciare, appunto, dalla promozione del suo personaggio e di quello del fratello, ma con un occhio ben puntato non solo sullo sport, ma anche sul mondo dei social e dello spettacolo.
Marc Marquez, insomma, s’è messo a fare l’impresario a tempo perso e l’impressione è che nella scelta, oltre al suo manager Jaime Martinez, possa aver contribuito anche la sua fidanzata Gemma Pinto. La bellissima modella e influencer è, guardacaso, laureata in comunicazione, marketing e pubblicità e è probabilmente a lei che fa riferimento Marquez quando afferma di “aver trovato le persone giuste per gestire il progetto”. “All’inizio – ha poi aggiunto – ho creato l'azienda per rappresentare me stesso. Ora ho incontrato un team fantastico di persone e abbiamo sviluppato nuove idee. Mio fratello ed io siamo lì e molti progetti sono avviati con influencer e artisti”.
Non ha fatto riferimento, almeno per adesso, a altri piloti (la promessa spagnola Maximo Martinez è dei suoi) o personaggi sportivi, ma da tempo in Spagna si parla della possibilità che proprio Marc Marquez, insieme a altri colleghi spagnoli, possa dar vita a qualcosa di molto simile all’Academy di Valentino Rossi e è chiaro che se ciò avverrà davvero è già scritto chi gestirà l’immagine dei campioncini in erba. La grande domanda che viene da farsi, piuttosto, è se davvero uno come Marc Marquez, cresciuto a pane e competizioni, incapace di dire basta con le corse neanche quando a chiederglielo è stato il suo corpo potrà mai davvero fare qualcosa lontano dai cordoli e sedersi dietro a una scrivania a rispondere a mail e telefonate. O se anche per lui, al di là delle sfide imprenditoriali lanciate o da lanciare, l’unica scelta possibile sarà quella di restare immerso nell’odore di benzina, magari da dentro un abitacolo e con un paio di ruote in più.