Graziano risponde al primo squillo, però ti chiede di richiamarlo mezz'ora dopo. Mezz'ora dopo ti chiede ancora 15 minuti di comporto per vedere le prove. Alla fine ti dice: ok, sto ancora guardando la tv ma facciamo lo stesso. Impossibile non partire da quello che entrambi abbiamo appena visto, ovvero Marc Marquez che ha tagliato la variante di Assen a mo' di suo figlio nel 2015, prima di fare un high side qualche giro dopo. Ma Graziano non parla di altri, come vedremo anche tra poco, soprattutto se questi altri sono i rivali di sempre di Valentino Rossi. E a mia diretta domanda, lui risponde su Vale, riferendosi subito al discorso ritiro sì ritiro no, Ducati col team VR46 sì oppure no.
Hai visto la mossa di Marquez in stile Vale?
«Sì sì ma non l'ho notata bene. Comunque, vorrei dire, quello che Valentino sente adesso nella testa più che con il cuore io non sono stato in grado di capirlo…».
Però dici una cosa interessante, hai appena detto che Valentino sta ragionando più con la testa che con il cuore e la pancia. E dare più importanza a ciò che ti dice la testa può influire eccome..
«A questo punto sì, deciderà con la testa. Questo è un momento molto, molto difficile della sua carriera, uno dei più difficili. E quindi se devo essere proprio sincero io non lo so come e quando ne verrà fuori. Spero in una botta di culo, dovrebbe capitare una bella botta di culo».
Cioè?
«Fare una garona diciamo… Trovarsi al momento giusto nel posto giusto, far venire fuori un bel tempo, un bel risultato e da qui fargli venire fuori lo stimolo per ripartire».
Perché percepisci che abbia già deciso, che quest’annata gli abbia tirato delle belle legnate dal punto di vista degli stimoli?
«Il fatto è che i risultati non lo soddisfano e i risultati per uno come lui sono importanti».
Però sarebbe bello vederlo in Ducati nel team che porta il suo nome. Da babbo ti piacerebbe?
«Sì, ma aspetta: bisogna vedere per fare cosa, bisognerebbe fare in modo che questa eventualità la si possa provare prima. Perché torniamo ancora lì, va bene fare un anno con la Ducati ma per quali risultati? Se deve fare come quest’anno non va bene e sicuramente meglio fermarsi».
C'è chi ha parlato di un futuro nelle gare in auto nel circuito del WEC e fare qualche wild card per salutare come si deve il pubblico.
«Lui sicuramente con la mente è molto motivato nel fare qualche gara importante con le macchine. Invece sul fatto di rientrare in pista solo per fare dei saluti scordatelo. Non è il caso, non c'è proprio nessuna possibilità. Mentre in auto si potrebbe divertire nelle gare di montagna, nella 24 ore di Le Mans, lì sarebbe una bella sfida e secondo me lui quella cosa lì la potrebbe fare».
Ma tu in macchina come stai andando?
«Ultimamente mi sono allenato con il drifting, a settembre si potrebbe ricominciare con qualche evento e qualche gara, ma giusto per giocare. Per me oramai è come fare una partita a pallone tra scapoli e sposati».
Magari vedremo te e Vale insieme a driftare...
«Eh ma lui ancora non è arrivato all’interpretazione del traverso in macchina, in testa ha solo l’idea della velocità. Deve arrivare da un posto all’altro il prima possibile. Quando sarà più grande farà i traversi, ma ancora non ci siamo»
A Moto.it hai raccontato che aspetti che da un momento all'altro Valentino ti dica che stai per diventare nonno...
«Mi piacerebbe molto, ma mi sa che ancora non ci siamo, secondo me dovrò aspettare ancora un altro anno o due».
E la tua bimba invece? Continua a cantare?
«Clara canta e forse proverà a entrare in una di quelle trasmissioni per giovani, X Factor o Amici per esempio. È molto appassionata, spero riesca a superare le selezioni».
Ultima domanda: domani Max Biaggi compie 50 anni, e al Corriere ha detto: “Se vedo Vale, è lui che fa finta di non vedermi". Vuoi mandargli un augurio?
Ride... «No guarda, non mi interessa proprio, non voglio saperne niente».
Di Biaggi ne vuoi sapere il meno possibile?
«No, non il meno possibile. Proprio niente». E ride ancora...