Osservando il malconcio scenario automobilistico delle quattro ruote, ci si accorge immediatamente come le ultime settimane siano state letteralmente monopolizzate da due questioni completamente agli opposti, almeno in apparenza. La notizia del passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari ha scosso il mondo della Formula 1, reduce dal suo secondo Gran Premio del 2024, quello in Arabia Saudita. Dall’alta parte, invece, gli automobilisti si sono infuocati all’imposizione del sindaco di Bologna Matteo Lepore del limite indiscriminato dei 30 all’ora. Ecco, cosa hanno in comune le due cose? Ce lo spiega Guido Meda, l’iconica voce della MotoGP in televisione, che alla questione ha dedicato un articolo pubblicato sulla rivista Auto, in cui rivela che queste sono semplicemente “le due facce per noi più attuali della convulsa situazione automobilistica mondiale e italiana”. In fin dei conti, da un lato, scrive Meda, “i 30 chilometri all’ora a Bologna sono diventati un’occasione di scontro, sì, ma di quelli che si protraggono con violenza per una settimana, fino a quando un pandoro o un Festival arrivano a spingere l’attualità da un’altra parte”, mentre a Maranello “Hamilton in rosso nel 2025 genera semplicemente un’attesa carica di fascino e ottimismo che durerà una stagione intera, il 2024, anche se al momento non è in grado di offrire alcuna garanzia di riuscita”. Ma non è tutto…
Sempre secondo l’analisi di Meda, ci troviamo di fronte a “due modi diversi di fare marketing: per una città emiliana in Europa e per un brand emiliano nel mondo”. Dalle parole di Meda si evince che il giornalista sia più o meno d’accordo con il sindaco bolognese, visto che, scrive il telecronista, il suo “ragionamento è estremamente corretto. In moltissime città esistono già zone a trenta all’ora senza che sia un trauma per nessuno, banalmente perché andare a più di trenta sarebbe molto stupido di suo”; anche se, sottolinea, “d’istinto sembra che il provvedimento del sindaco Lepore abbia aperto le contestazioni perché ha applicato in modo esteso e non selettivo il nuovo limite in città. […] Quello che ha fatto scocciare molti bolognesi è l’estensione del provvedimento alle strade ampie e a scorrimento veloce, dove gli autisti pubblici e privati ritengono che i cinquanta fossero sensati nella misura in cui è lì che il traffico fa la sua efficienza”. Ma in fin dei conti, chiude la questione Meda, “Bologna si abituerà davvero ai suoi 30 e gli incidenti davvero diminuiranno, in un clima di tolleranza reciproca, magari un po’ ipocrita, tra gli automobilisti e le forze dell’ordine”. Passando sul tema dell’inatteso matrimonio tra l’inglese sette volte campione del mondo e la scuderia del Cavallino, Guido afferma che “per comunicazione l’annuncio è stato pari a un Mondiale già vinto, quando è ovvio che sarà cruciale la riuscita della macchina”, e che, nonostante i tanti punti di domanda sul trasferimento, “la Ferrari che ingaggia un carisma e un campione - e - così si rende attrattiva sul mercato dei tecnici”. Certo, la mossa della Ferrari può anche rivelarsi un azzardo, ma, conclude il giornalista, “bisognerà trovare un equilibrio e la controprova sarà, un’altra volta, nelle mani del fenomenale Leclerc che infatti è felice e non vede l’ora, anzi, i trenta all’ora”.