La stagione di Formula 1 2022 è stata per Lewis Hamilton una delle più dure che il sette volte campione del mondo abbia mai dovuto affrontare: reduce dalla delusione assoluta di Abu Dhabi 2022, gara che lo ha visto privato dell'ottavo titolo iridato all'ultimo giro dell'ultimo appuntamento del mondiale, il britannico si è immediatamente ritrovato catapultato in un nuovo mondo.
Un nuovo compagno di squadra, il talentuoso George Russell, un nuovo regolamento per il circus, una nuova posizione da dover ricoprire in pista e anche una nuova condizione di partenza con la sua Mercedes non più favorita per il titolo. La scuderia di Toto Wolff ha infatti dovuto affrontare un inizio di stagione davvero complesso che, a detta dello stesso team principal Toto Wolff, partiva da presupposti preoccupanti con una monoposto "di mer*da" cambiata e migliorata nel corso dell'anno.
Hamilton e Russell non sopravvissuti ai giorni nefasti dei primi weekend di gara dell'anno, ricostruendo poi con la squadra un percorso di crescita fino a ottenere il terzo posto nella classifica mondiale costruttori a soli 67 punti dalla Ferrari, la grande favorita per il titolo all'inizio della stagione 2022. Sir Lewis non è però soddisfatto del suo sesto posto nella classica pilota, che lo vede arrancare alle spalle del giovane compagno di squadra con 27 punti di ritardo. Una condizione che Hamilton ha cercato di spiegare nel corso di una recente intervista concessa a Sky Sports F1: "Penso che abbiamo imparato molto dai dati ho testato tutto sulla vettura, ho provato 100 volte tutte le regolazioni possibili e ne ho pagato le conseguenze nella prima metà della stagione".
Secondo il sette volte campione del mondo la sua voglia di aiutare il team, prendendosi sulle spalle il progetto nel tentativo di migliorare e testare la vettura il più possibile, lo ha sfavorito in termini di risultati: "Per me si trattava di acquisire conoscenze per il team - ha continuato il britannico - in modo che potessero letteralmente spuntare la casella e dire che funziona o non funziona. Ho sentito che questo era il mio ruolo. Sì, sono indietro nei punti, ma è il quadro generale. Spero che questo lavoro abbia un impatto migliore non solo per le gare rimanenti di quest’anno, ma anche per l’anno prossimo in termini di direzione, perché io faccio parte di quel timone. Spero tanto di poter lottare anche l’anno prossimo, ma ora dobbiamo solo lavorare per farlo":