“Non pensare a cifre astronomiche, chi parla di sette milioni di Euro è fuori strada: in Ducati quelle cifre non le tireranno fuori mai” – Chi lo ha detto non possiamo svelarlo, ma è qualcuno che conosce bene il paddock e che è vicino all’ambiente di Borgo Panigale. L’abbiamo chiamato per provare a farci dare una mano nel trovare le risposte alla domanda delle domande: ma quanto guadagnerà Pecco Bagnaia con il nuovo contratto biennale firmato con Ducati? La verità, è giusto dirlo subito, è che i conti in tasca ai piloti sono impossibili da fare, almeno nelle cifre precise, ma si può provare comunque a ricostruire qualcosa e buttare là qualche ipotesi. Partendo, magari, da quello che nei conti correnti di Pecco – che nel frattempo è anche diventato ufficialmente un pesarese – è già entrato.
Il vecchio contratto prevedeva un ingaggio base di 2,5 milioni di Euro, a cui andavano chiaramente aggiunti tutti i vari interventi degli sponsor e i premi previsti da contratti stretti direttamente dal pilota con aziende che lo sostengono. Restando sulle cifre sborsate da Ducati, però, Pecco nel 2022 ha potuto aggiungere allo stipendio base circa 810mila Euro dai premi per i piazzamenti (avevamo già raccontato tutto qui in maniera approfondita), oltre al premio per la vittoria del titolo mondiale da 1.5 milioni di Euro. Numeri molto simili (ma moltiplicati poi dagli sponsor personali) anche per la passata stagione 2023, con i vari premi per i piazzamenti che, però, sono arrivati a sfondare il muro del milione di Euro.
E con il nuovo contratto? Di sicuro, come ci dicono le solite gole profonde, la cifra di cui si parla, 7 milioni di Euro a stagione, potrebbe non essere realistica o essere comunque comprensiva delle somme che arriverebbero da accordi esterni al semplice contratto con Ducati. Verosimilmente, secondo quanto ci viene riferito, lo stipendio base di Pecco Bagnaia non dovrebbe superare i 4 milioni di Euro a stagione, ma c’è chi parla addirittura di 3,5. A essere più alti, invece, sono i premi per vittorie e piazzamenti, così come dovrebbe essere più alto, circa 2 milioni di Euro, il premio per l’eventuale vittoria del terzo titolo mondiale consecutivo. Di sicuro, visti i tempi che corrono e visto che ormai anche Marc Marquez non ha più un contratto faraonico, Pecco Bagnaia sarà comunque il più pagato tra i piloti della MotoGP, sommando anche le varie sponsorizzazioni personali.
Non è, comunque, sul denaro che s’è svolta la trattativa, con chi si occupa degli affari di Pecco, e lo steso Pecco, che non hanno giocato al rialzo. Il tira e molla, ammesso che ci sia stato e che così lo si possa chiamare, è stato semmai sulla durata: due o tre anni? Alla fine si è scelto di andare avanti insieme fino al 2026, ma la disponibilità a riaggiornare il tutto già nel 2025, anche sulla base dei risultati. E’ chiaro, infatti, che Pecco Bagnaia comincia a avere un peso significativo in Ducati e che, al di là dei termini più materialistici di un contratto (denaro e durata), il rapporto tra l’azienda di Borgo Panigale e il campione del mondo riguarda anche molti altri aspetti. Tra cui, non ultimo, quello della possibilità di partecipare a alcune decisioni, come ad esempio quello sulla scelta del pilota con cui condividere il box.