La Formula 1 si avvicina al weekend di gara di Silverstone in un clima di grande pesantezza scatenato, a inizio settimana, dalla polemica nata in Bastile contro il tre volte campione del mondo Nelson Piquet.
Un video del 2021, diventato virale negli scorsi giorni, riprendeva il brasiliano nel corso di un'intervista mentre utilizzava un epiteto razzista per descrivere il sette volte iridato Lewis Hamilton. Una parola, traducibile in italiano con neg**etto, che Piquet ha poi spiegato avere un altro significato in brasiliano, ed essere più simile al termine "ragazzo", senza quindi una connotazione razzista. Il passato turbolento di Piquet, tra insulti e cattiverie rivolte agli ex avversari, non aiuta però la sua posizione, che secondo le ultime rivelazioni lo vorrebbe bandito dal circus come ospite di qualsiasi Gran Premio.
E tra discussioni e polemiche il mondo del motorsport si divide tra chi vorrebbe che queste tematiche stessero fuori dall'ambito delle competizioni sportive e chi invece reputa giusto che personaggi del calibro di Lewis Hamilton usino il loro potere mediatico per veicolare queste battaglie sociali.
Giusto o sbagliato? E dove porre il limite di quella che sta diventando una discussione di ordine mondiale? Sui social parte le petizione alternativa che ridimensiona la questione Piquet con un po' di ironia: "In un mondo di Nelson Piquet - scrive un utente su Twitter - voi siate come Alain Prost". Pubblicando a corredo della frase un video del Professore, iconico pilota del circus, intento a ballare e twerkare. Un video pubblicato dalla figlia del campione del mondo per augurare "buona festa del papà" al padre e immediatamente diventato virale sui social. Nel video si vede anche un tag che rimanda a Gianluca Vacchi, il famoso influencer italiano diventato celebre sul web grazie ai suoi balletti social.