L’Inter ha faticato a San Siro contro il Sassuolo. Vittoria, sì, ma per 2-1 e con un autogol. Colpa anche della “quiete” dello stadio, con le dinamiche del tifo condizionate dallo scontro tra ultras della Curva Nord e società? Secondo molti sì. Tra questi anche Nino Ciccarelli, che su Instagram ha convogliato gli umori e le testimonianze di vari tifosi dentro il Meazza.
“Aspetteremo se qualcosa succede – si è sentito dire da un rappresentante allo stadio prima dell’inizio del match – per sostenere la squadra. La curva Nord non ce l’ha con la squadra. Quando entra faremo un coro all’allenatore, visto che è l’unico che ha preso le difese della Nord”.

E così è stato, con il coro: “Tutta la curva, tutta la curva: Cristian Cristian Chivu”. Tutto qui, poi si è tornati “a teatro”, nell’interpretazione dei tifosi come Ciccarelli, che a dimostrazione di ciò ha pubblicato un video dei tifosi del Sassuolo con la caption “S. Siro solo x ospiti” e uno del pubblico dell’Inter piuttosto quieto con la scritta “Sveglia, società… No al teatro”.
Rilanciati anche contributi di altri tifosi, come: "Anche oggi 70 mila spettatori. Si era detto tutta la settimana che lo stadio sarebbe rimasto vuoto. Ma non è stato così! La gente che ama la squadra c'è e ci sarà. Purtroppo manca tantissimo la curva, il loro fondamentale supporto. Oggi hanno fatto il primo passo... Sono entrati e [hanno] cantato un unico coro rivolto al Mister. Speriamo la situazione cambi altrimenti è veramente dura. San Siro senza tifo è spettrale".

Oppure: "Sembra di essere tornati al tempo del Covid... Silenzio totale. Quello che vuole la società. Vergogna!"
E ancora: “Avete ucciso un tifo”, con taggata l’Inter.
Condiviso nelle storie Instagram anche un video dell'esultanza tiepida dello stadio dopo il gol dell'Inter.
Il coro per Chivu è stato interpretato come un possibile primo passo verso l’eventuale ricucitura con la società, per quanto possibile. Ma sarà effettivamente così?

La protesta era stata annunciata prima dell’inizio del campionato: “Ci troviamo costretti – si leggeva prima di Inter-Torino nel comunicato dei gruppi della Nord – ad affrontare un'altra annata all'insegna di abusi, divieti e restrizioni. La campagna abbonamenti si è rivelata un fallimento totale. Oltre all'ennesimo aumento ingiustificato dei prezzi, siamo stati colpiti dalle famigerate blacklist, decine di ragazzi appartenenti ai gruppi non hanno potuto rinnovare il proprio abbonamento, senza alcuna motivazione valida” Molti di loro (la maggioranza) sono incensurati, privi di qualsiasi pendenza legale. La loro unica ‘colpa’? Seguire con costanza e passione la squadra, ovunque giochi, in casa e in trasferta, in Italia e in Europa. Persone che dedicano tempo, energie e denaro all'Inter, oggi escluse dal proprio posto allo stadio”.

