image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

John Elkann tutor della Juve di Tudor? E quell’avvertimento da 15 milioni? Vaciago (Tuttosport): “Ci dice qualcosa sulla vendita della Juventus”. Damascelli (Il Giornale): “Rispetto ad altre realtà opache della Serie A…”

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

30 marzo 2025

John Elkann tutor della Juve di Tudor? E quell’avvertimento da 15 milioni? Vaciago (Tuttosport): “Ci dice qualcosa sulla vendita della Juventus”. Damascelli (Il Giornale): “Rispetto ad altre realtà opache della Serie A…”
John Elkann torna in tribuna allo Stadium e versa 15 milioni: gesto tecnico o avvertimento? Vaciago (Tuttosport) lo legge come un segnale fortissimo sulla ventilata vendita della Juventus. Damascelli (Il Giornale) avverte: “Conti critici, ma almeno c’è un azionista chiaro”. Tudor debutta, Yldiz brilla, ma le scorie restano. E ora? Elkann è tutor o tutore di una Juve da rifare?

di Matteo Cassol Matteo Cassol

La Juventus, più che una squadra, è un’entità tentacolare tra brand e religione laica, tra feticcio nazionalpopolare e distillato di potere sabaudo. È dunque con questo spirito – lucido, seppure fatalista – che va letto il gesto di John Elkann, tornato in tribuna allo Stadium di Torino come una sorta di tutor dell’esordio di Tudor (Igor, alla prima da allenatore), e come un finanziatore esplicito. Ha versato 15 milioni di euro, cifra non clamorosa per i bilanci del club, ma sufficientemente evocativa da meritare, come ha osservato Guido Vaciago, “l’onore e l’onere di un’interpretazione”.

Il direttore di Tuttosport chiarisce subito: “Elkann rimette i soldi nella Juventus, 15 milioni subito che possono arrivare a essere 110”. Formalmente, è un intervento per proteggere il patrimonio netto: “Non dovrebbe succedere questo nella stagione, ma a scanso di imprevisti Elkann mette questa difesa”. Ma la sostanza — come sempre accade nei gesti degli Elkann-Agnelli, figli di una stirpe che ha trasformato l’ambiguità in linguaggio — è politica: “significa che Elkann non ha intenzione di vendere la Juventus né di distaccarsene”.

La lettera piena di silenzio sulla Juve di Elkann (Exor) agli azionisti? Non distacco, dice Vaciago, ma discrezione dinastica? “102 anni dopo il suo inizio, il rapporto tra la Juventus e la famiglia è ancora fortissimo”. Il denaro, si sa, non mente mai. E quel bonifico, ancor più del posto in tribuna, è un atto di governo. Un monito. Un invito a chi vive di stipendio ma gioca o dirige come se non ne meritasse uno: “È anche un segnale chiaro e forte a tutti. Tutti, dalla dirigenza alla squadra, passando per staff e allenatore, devono iniziare a pedalare più forte e sentire forte la responsabilità di essere Juventus”. Quindici milioni, in questo senso, sono un avvertimento: “Chi ha orecchie per intendere…”.

Igor Tudor, nuovo allenatore della Juventus
Igor Tudor, nuovo allenatore della Juventus

Tony Damascelli, su Il Giornale, cerca di individuare la rotta della Signora, con l’occhio di chi ha visto scudetti e fallimenti: “La nuova Juventus si porta appresso scorie vecchie”, scrive. I “non pervenuti” sono rimasti tali: “Veiga-Kelly farebbe fatica nelle serie inferiori”. Koopmeiners? “Assoluto impalpabile, alla ricerca del calcio perduto, fuori da ogni situazione”. Thuram? “Troppo fumo, mai utile e decisivo”. Solo Yldiz salva l’onore juventino, “con classe, stile, tigna, gol”, per altro “sollecitato dallo stesso Tudor che ha sempre chiesto ai suoi di agire e reagire”.

Eppure, in mezzo al guado tecnico, qualcosa somiglia a un risveglio. “La squadra è stata più reattiva nei contrasti, dato assai raro in questa stagione”. C’è persino spazio per una valutazione tattica: “la prestazione positiva di Gonzalez, soprattutto nel primo tempo, si spiega con l’impegno sull’out di destra, la sua area preferita ai tempi fiorentini”. Il che, se vogliamo, suggerisce che per iniziare a ricostruire non serve la scienza dei numeri, ma la semplice memoria del buonsenso.

A proposito di scelte, Damascelli trova “singolare la scelta di Kelly e non di Kalulu nel previsto trio difensivo”. Kalulu ha esperienza, qualità, carattere. Kelly ha un prezzo: “Pagato una cifra scriteriata”. Ma qui, forse, non siamo più nel calcio, bensì nell’algebra che lo governa.

John Elkann
John Elkann, amministratore delegato di Exor, la holding che controlla Juventus

Resta Elkann. Figura austera, che irrompe con sobrietà: “Con i 15 milioni di fornitura immediata ha garantito il respiro necessario per gli stipendi”, annota Damascelli. Il resto — la narrativa, l’identità, le glorie di famiglia — “fa parte della propaganda”. Ma c’è una differenza, sottolinea: “Per fortuna c’è un azionista chiaro, individuato, storico, rispetto ad altre realtà finanziarie opache e ambigue della Serie A”. E già questa, in un calcio che vive di fondi e fiduciarie, è una forma di moralità.

Perché il calcio, come ogni altra forma di potere, ha bisogno di legittimità. E se Tudor ha il compito ingrato di raddrizzare una stagione sgangherata, Elkann, con il suo assegno e la sua ombra lunga, si propone come garante di una continuità dinastica e istituzionale. Tutor o tutore, a seconda del lessico e del grado di fiducia.

Intanto, la Juventus ha vinto. Ormai sembra una notizia. E lo è.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Elkann, quanto ti costa mandare via Motta dalla Juve? Mai quanto il disastro Ferrari. Intanto Stellantis investe: sì, ma in Spagna (e sull'auto elettrica cinese)...

di Matteo Suanno Matteo Suanno

de profundis

Elkann, quanto ti costa mandare via Motta dalla Juve? Mai quanto il disastro Ferrari. Intanto Stellantis investe: sì, ma in Spagna (e sull'auto elettrica cinese)...

Con Elkann la Ferrari non perde solo in Formula 1, ma anche in Borsa: John con Exor vende azioni del Cavallino, incassa 3 miliardi e il titolo crolla: operazione strategica o segnale preoccupante?

di Beniamino Carini Beniamino Carini

Rossa in rosso

Con Elkann la Ferrari non perde solo in Formula 1, ma anche in Borsa: John con Exor vende azioni del Cavallino, incassa 3 miliardi e il titolo crolla: operazione strategica o segnale preoccupante?

Damascelli totale a MOW: “La Juventus? Un locale fatiscente senza dirigenza. Thiago Motta era un dipendente”. Poi attacca la telecronaca Rai e su Spalletti, la Nazionale e l’Atalanta di Gasperini…

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Calcio

Damascelli totale a MOW: “La Juventus? Un locale fatiscente senza dirigenza. Thiago Motta era un dipendente”. Poi attacca la telecronaca Rai e su Spalletti, la Nazionale e l’Atalanta di Gasperini…

Tag

  • John Elkann
  • Ferrari
  • Juventus
  • Stellantis
  • Calcio
  • Exor

Top Stories

  • No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria

    di Cosimo Curatola

    No, Davide Tardozzi non ha ragione sulla vittoria di Bagnaia. A Mandalika però parte un nuovo mondiale e Pecco rischia sia il posto che la gloria
  • Voi che attaccate Lewis Hamilton perché ha bidonato la Ferrari per stare con il suo cane, fatevelo dire chiaramente: non avete capito un caz*o

    di Alice Cecchi

    Voi che attaccate Lewis Hamilton perché ha bidonato la Ferrari per stare con il suo cane, fatevelo dire chiaramente: non avete capito un caz*o
  • Gigi Dall’Igna è come Marc Marquez: ricomincia da un “grazie”, ma pure da Pecco Bagnaia (che ha “preso a calci” la Desmosedici a Motegi). E sulla festa Ducati raccontata da Inside…

    di Emanuele Pieroni

    Gigi Dall’Igna è come Marc Marquez: ricomincia da un “grazie”, ma pure da Pecco Bagnaia (che ha “preso a calci” la Desmosedici a Motegi). E sulla festa Ducati raccontata da Inside…
  • Marc Marquez a Motegi con la Ducati ha vinto il nono mondiale? No, ha vinto il perdono

    di Emanuele Pieroni

    Marc Marquez a Motegi con la Ducati ha vinto il nono mondiale? No, ha vinto il perdono
  • Oh, ma non sarà che Dorna e Liberty Media sono già allo scontro? Ezpeleta Jr: “Scioccato da certe notizie"

    di Emanuele Pieroni

    Oh, ma non sarà che Dorna e Liberty Media sono già allo scontro? Ezpeleta Jr: “Scioccato da certe notizie"
  • Ok il nono di Marquez e Bagnaia “fumante” a Motegi, ma non dite al vostro cardiologo di aver visto anche Bulega vs Razgatlioglu a Aragon

    di Emanuele Pieroni

    Ok il nono di Marquez e Bagnaia “fumante” a Motegi, ma non dite al vostro cardiologo di aver visto anche Bulega vs Razgatlioglu a Aragon

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Ok "Tardozzi mental coach", ma è con un “dove ca*zo andavo” a Mattia Pasini che Marc Marquez ha annunciato l’agonia della bestia (chi la sveglia?)

di Emanuele Pieroni

Ok "Tardozzi mental coach", ma è con un “dove ca*zo andavo” a Mattia Pasini che Marc Marquez ha annunciato l’agonia della bestia (chi la sveglia?)
Next Next

Ok "Tardozzi mental coach", ma è con un “dove ca*zo andavo”...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy