Al podcast One more time di Luca Casadei Marvin Vettori ha dichiarato: “Fino alle scuole medie ero totalmente istintivo, poi dalle superiori la mente razionale ha iniziato a funzionare. Ho rischiato per il rotto della cuffia di essere bocciato in terza media e ho messo la testa a posto...”. Oggi quel ragazzino discolo trentino ha 32 anni, è un fighter Ufc, ha continuato a combinare guai ma ha fatto anche molto di buono nella sua vita, e ora si trova di nuovo ad un passo dalla bocciatura. Non sono stati anni facili per “The italian dream”. Qualche scazzottata di troppo fuori dall'ottagono, quella insieme al rapper Tony Effe alla Milano Boxing Night; quella con Brendan Allen, suo futuro sfidante, in un casinò di Las Vegas; poi la tragica scomparsa del fratello in un incidente domestico e un infortunio alla spalla che avrebbe potuto mettere la parola fine alla sua carriera. In mezzo a tutto questo quattro sconfitte- le ultime tre di fila- troppe per un fighter Ufc, che lo hanno fatto sprofondare dalla posizione numero 2 del ranking alla numero 14 attuale. Marvin Vettori ha per molti già l'aria di un atleta finito, piegato dagli eventi, dalla vita e da sé stesso. L'impressione è che con il passare del tempo il personaggio che si era creato gli si sia ritorto contro. Una sicurezza in sé stesso scambiata per presunzione, che gli ha attirato le antipatie di molti, italiani e non. La maschera da bullo funziona se vinci, sembra quasi patetica dopo tre sconfitte consecutive. Per questo quello della notte fra sabato e domenica sarà molto di più che un semplice incontro per il fighter di Mezzocorona. Con ogni probabilità sarà la chance del dentro o fuori, il bivio che deciderà il prosieguo della sua carriera nell'ottagono.
Finito ai margini della promotion presieduta da Dana White, Vettori combatterà negli “early prelims”, il blocco di apertura degli eventi Ufc. Sembrano passati secoli dai tempi in cui l'italiano era il piatto forte della casa, protagonista dei main event. Ma è soprattutto il matchmaking che non fa presagire nulla di buono. Marvin Vettori affronterà infatti il brasiliano Brunno Ferreira, credenziali da mastino e in piena fase ascendente all'interno della divisione. Soprannominato “The Hulk”, senza troppi fronzoli Ferreira è un fighter che picchia forte, e le 9 vittorie per ko lo testimoniano. Personalità da kill or be killed, il brasiliano non è mai arrivato alla lettura dei cartellini nella sua carriera: 14 vittorie, 2 sconfitte, tutte prima del suono dell'ultima campana. Con un discreto background nel judo e una buona lotta a terra è però il suo colpo del ko ciò che fa più paura. Caratteristica che fa il paio con il proverbiale mento d'acciaio dell'italiano, sempre sconfitto per decisione. Nonostante sia di un anno più grande di Vettori, Ferreira è considerato come un prospect affamato, una potenziale stella della divisione, in Ufc da quasi tre anni e reduce da due convincenti vittorie consecutive. L'intenzione perciò, nemmeno troppo velata, sembra quella di dare il colpo di grazia al fighter italiano. La Ufc vuol vedere Vettori andare giù, in tutti i sensi. Troppe uscite negative, dentro e fuori dal ring, per un atleta diventato ormai troppo odiato e controverso.
La sensazione da fuori è che il problema di Marvin negli ultimi tempi sia stato proprio Marvin stesso, troppo chiacchierato fuori dall'ottagono, vittima di un cambio di stile mai pienamente a fuoco e sconfitto da avversari di livello inferiore al suo. “Il peggio è già avvenuto” aveva dichiarato prima del match con Allen, arrivato al culmine del periodo peggiore della sua vita e della sua carriera. Oggi la distanza con quelli che una volta erano i suoi diretti rivali sembra incolmabile, ma proprio l'incontro di sabato potrebbe essere il trampolino verso un rilancio della sua carriera. Vettori ha dimostrato di saper vendere e far parlare di sé, e nell'ottagono ha sempre offerto spettacolo, due “Fight of the Night” negli ultimi tre incontri. Non si è mai tirato indietro, ha accettato match in short notice e cambi di peso. Dopo l'incontro vinto contro Paulo Costa, presentatosi in sovrappeso, lo stesso Dana White ha speso parole al miele per il fighter italiano: “Dobbiamo dare tutto il merito a Vettori, era disposto a combattere in qualunque categoria di peso e non ha lasciato che questa roba intaccasse il suo stato mentale”. Vettori è stato una risorsa per la Ufc e potrebbe tornare ad esserlo, nel 2021 dichiarava “ Sono il più forte al mondo e lo dimostrerò”, oggi sembra passata una vita, ma a luglio ha ribadito con la solita sfrontatezza che il suo obiettivo rimane la cintura: “Certo, il motivo per cui lo faccio ancora è questo. Per il resto, cazzi loro”. Contro uno striker come Ferreira, “The Italian Dream” potrebbe portare il combattimento a terra, rispolverando il grappling che tanto lo aveva portato in alto. Serve una vittoria per scrollarsi di dosso un periodo difficile, le tante parole e i tanti dubbi che rischiano di farlo sprofondare in un abisso ancora più profondo. Vettori ancora oggi lascia spazio alla sua parte istintiva, quella che in parte lo ha portato ai vertici della Ufc, oggi rischia di nuovo la bocciatura e serve il miglior Marvin, altrimenti sabato rischia di essere l'ultimo ballo.