Ascoltare Loris Capirossi è sempre un piacere. Perché l'ex numero 65 adopera un tono pacato e morbido, armonizza le parole in modo tale da generare discorsi equilibrati e mai parziali, mai campati per aria. Trasmette serenità Loris, che parla dall'alto di tre titoli conquistati, ventidue stagioni di battaglie nel Motomondiale, 99 podi di cui 29 festeggiati cantando Mameli sul gradino più alto. Eppure Capirex si taglierebbe un dito pur di far pesare agli altri tutta questa esperienza, tutta questa vita da leggenda della MotoGP. Se cercate nel paddock qualcuno che possa dire qualcosa di male sul conto di Loris, non troverete anima viva. E allora sentenzia Loris, che con quel suo modo di comunicare sembra non avere mai turbamenti, sembra avere tutto sotto controllo. Lui che oggi, da responsabile della sicurezza in pista per Dorna, deve per certi versi fare in modo che anche le variabili più impazzite cadano al di sotto del controllo umano. In un'interevista realizzata da Mario Salvini sulle pagine della Gazzetta dello Sport, Capirex ha ritagliato una panoramica della MotoGP 2024 dopo la prima gara del Qatar. Del suo punto di vista, c'è da fidarsi.
Capirex è partito dalla vittoria perfetta di Pecco Bagnaia (di quanto sia stato fatale il successo del campione del mondo in carica a Lusail ne abbiamo parlato qui): "S qualche anno fa mi sarei aspettato tutto questo da lui? Pecco ha dimostrato di avere molto talento fin da subito. E in più è uno che impara molto e che è sempre attento a tutti i particolari. Poi negli anni passati ha fatto qualche errore, ma è normale, perché se vuoi andar forte devi rischiare, quindi può capitare di sbagliare. Domenica intanto ha fatto tutto alla perfezione. Dove può progredire ancora? Non ha bisogno di migliorare niente. Basta vederlo nell’arco del fine settimana; al venerdì non è mai velocissimo, studia la situazione, vuole capire la correlazione tra la moto e la pista. Poi il sabato e la domenica arriva sempre". Successivamente si è passati a Marc Marquez, che in Qatar ha archiviato un weekend solidissimo e con poche sbavature. loris lo vede sul pezzo e, a breve, temibilissimo per gli avversari: "L’ho visto molto tranquillo, sorridente. Ha fatto un fine settimana perfetto, senza errori. Sia nella Sprint che in gara è arrivato a pochi secondi dal vincitore, quindi è pronto. Appena avrà un po’ più di padronanza della squadra e del mezzo sarà molto forte. E non servirà tanto tempo, tra un paio di gare sarà pronto". Sul divario tra la Desmosedici GP24 e la GP23, di cui tanto si è discusso a proposito di un'eventuale lotta tra Bagnaia Martín e Marquez, Loris ha espresso un'interessante considerazione: "A Losail serve tanto feeling sulla moto, e serve tanto motore. E proprio sul motore magari quella differenza si vede di più, ma poi arriveremo su piste tipo Jerez o anche già la prossima di Portimao, dove il motore farà meno la differenza e la cosa non si noterà così tanto. Poi è vero; la differenza c’è, Ducati quest’anno ha fatto una super bella moto. E soprattutto la cosa molto significativa è che piace tanto a tutti e quattro i piloti che l’hanno a disposizione".
Impossibile non passare in rassegna un excursus sulla vera stella di questo avvio di stagione, Pedro Acosta: "La sua forza è anche quella di essere semplice, è ancora terra terra, molto tranquillo. Ed è anche questo aspetto che secondo me lo rende così tanto bravo. Pedro poi piace, è simpatico a tutti, e non è molto facile quando vinci spesso". Infine Loris ha offerto il suo punto di vista su coloro che, A Lusail, sono apparsi più in difficoltà: "Quartrararo lascerà la Yamaha? Difficile da dire. È un ragazzo intelligente, crede molto nella causa Yamaha. E poi non è che ci siano 2000 posti disponibili, ci saranno tanti cambi nel corso della stagione, e proprio per quello, essendo lui uno dei più forti, Yamaha farà molto bene a tenerselo stretto. Bezzecchi doveva andare in Pramac? No, no perché ha fatto quello che si sentiva. Adesso sta un po’ faticando con la moto del 2023. Ma è una questione di adattamento, perché con quella moto Di Giannantonio è andato bene. Io dico sempre che chi va forte non va forte per caso, e il Bez l’anno scorso è andato molto forte. Ha solo bisogno di capire un po’ meglio questa GP23".