Pedro Acosta ha scritto due cose sul casco con cui ha debuttato in MotoGP. La prima è la L di Learner, l’equivalente della nostra “P”, il suo modo per dire che sta ancora imparando. La seconda è una frase in cui è racchiuso tutto il suo approccio, almeno per quanto riguarda il primo GP della stagione: “Punta alla luna, se ti andrà male atterrerai tra le stelle”. In Qatar Acosta ha corso così, raccontando che per lui è “Meglio fare dieci giri con loro che vanno super forte mantenendo il loro ritmo per vedere cosa fanno loro per guidare così veloce che fare 21 giri senza vedere un cazzo”.
Un approccio promosso anche da Marc Marquez che ha permesso ad Acosta di battere un record che fino al giorno prima apparteneva a Fabio Quartararo: il Tiburòn, a 19 anni e 290 giorni, dalla domenica di Lusail è ufficialmente il pilota più giovane nella storia della classe regina ad aver effettuato un giro veloce in gara, nello specifico un 1:52.657. Di record con cui potrebbe salutare quest’anno ce n’è anche un altro, per cui ha tempo fino al GP di Germania al Sachsenring: se dovesse riuscire a vincere lì, Pedro Acosta diventerebbe il più giovane di sempre a farlo in MotoGP, traguardo detenuto da Marc Marquez che ci riuscì a 20 anni, 5 mesi e 4 giorni.
Di altri record nell'era moderna ne sopravvivono due in particolare: quello di Marc Marquez, che nel suo anno da rookie ha vinto il titolo in MotoGP - con l'immenso talento che si ritrova, ma anche grazie a una serie di fortune - e quello, universalmente noto, di Valentino Rossi, nove volte campione del mondo. Stando così le cose Marquez e Acosta sembrano i due più accreditati per riuscire a fare cifra tonda, la stessa che Valentino aveva avvicinato nel 2015. Ironia della sorte, l'arrivo di Pedro renderà le cose più difficili a Marc, che già senza quest'ultimo fuoriclasse avrebbe fatto un'enorme fatica a imporsi sulla generazione di piloti composta da Francesco Bagnaia e soci.
A sentire Hervé Poncharal, ripreso da una telecamera Dorna dopo la gara del Qatar, Pedro Acosta è la cosa migliore che gli sia capitata in una vita passata nel motorsport: “Ti adoro, è andata meglio di quanto avremmo mai potuto sognare", gli ha detto. "Sei da numero uno. Tu non ti rendi conto di quello che hai fatto”. Se stiamo per assistere a una delle stagioni più incerte e spettacolari della storia è anche per questo.