Fabio Quartararo saluta la Thailandia con un 15° posto. Conta poco, è il primo GP della stagione e si è corso in un tracciato particolare, eppure il viso spento e lo sguardo vacuo ci dicono che 12 milioni di euro a stagione non bastano a essere felici. Non sempre, almeno. Il punto è che Fabio Quartararo si aspettava di più, così come i suoi uomini e noi da fuori: la Yamaha sta tornando, abbiamo scritto e raccontato. E lo ha fatto con noi, tra gli altri, anche Gino Borsoi, che col Team Pramac di Paolo Campinoti fa parte della ristrutturazione del marchio.
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Il primo pilota Yamaha è, per l’appunto, Jack Miller, con la M1 del Team Prima Pramac, 11° al traguardo con una moto che rischia di andare a fuoco. Segue Miguel Oliveira, forse mai inquadrato per tutta la corsa, 14°. Dietro, gli ufficiali: 15° Quartararo e addirittura 17° Alex Rins, davanti soltanto a Somkiat Chantra e a Lorenzo Savadori, oltre a Pedro Acosta che però è ripartito dopo una caduta nelle prime fasi della gara. Honda, invece, sembra sulla via della guarigione, con Johann Zarco addirittura settimo e Luca Marini 12°, mentre Joan Mir è scivolato mentre viaggiava comodamente tra i primi dieci a causa del troppo calore sprigionato dalla sua moto.
Il miracolo di Max Bartolini, il nuovo metodo di lavoro, gli investimenti e pure il team satellite - che arriva davanti all’ufficiale - non servono a nulla? No, non è così. Anche se con tutte le probabilità per Yamaha sarà durissima per qualche gara. I motivi del mezzo disastro sono sparsi un po’ dappertutto. Fabio Quartararo lo scorso anno ha chiuso ultimo, nel 2023 quinto, nel 2022 diciassettesimo. Non un circuito ideale quindi, come non lo saranno l’Argentina (che ha forse l’asfalto col minor grip di tutta la stagione) e il Texas, dove Marc Marquez e Ducati hanno già prenotato il podio e la combinazione tra lungo rettilineo e ripartenze lente saranno micidiali per la M1.
Eppure, Fabio Quartararo sembra d’accordo con Pecco Bagnaia (durissimo nei confronti di Michelin dopo la gara) a proposito di un problema tecnico: “Thai GP… Beh, niente da dire sulla gara della domenica. Dal warm up sapevo che c’era qualcosa era andato storto col grip al posteriore”, ha scritto sui propri profili social. Va detto anche che Quartararo ha scelto una gomma dura all’anteriore e morbida al posteriore, scelta piuttosto particolare oltre che diversa da quella fatta da Bagnaia, che ha lamentato lo stesso problema dopo aver corso con una soft all’anteriore e una media al posteriore.
A questo punto vale la pena aspettarsi una risposta dal costruttore francese. E, tra il Qatar e la Spagna, una prestazione degna di tutto il lavoro fatto da parte di Yamaha.
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