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Ma il tennis è truccato per far vincere Sinner e Alcaraz? Jannik risponde alle accuse di Federer. O no?

  • di Redazione MOW Redazione MOW

  • Foto: Ig Jannik Sinner

25 settembre 2025

Ma il tennis è truccato per far vincere Sinner e Alcaraz? Jannik risponde alle accuse di Federer. O no?
Roger Federer accusa i tornei di rallentare i campi per favorire le star Jannik Sinner e Carlos Alcaraz contro i giocatori più deboli. Da Pechino l’altoatesino replica, ma con cautela...

Foto: Ig Jannik Sinner

di Redazione MOW Redazione MOW

Roger Federer non usa quasi mai parole affilate. Stavolta sì. Ospite del podcast “Served with Andy Roddick”, il venti volte campione di Slam ha accusato i tornei di “uniformare” e rallentare i campi per facilitare la vita ai fuoriclasse del momento: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Un’uscita che ha incendiato le conversazioni tra tifosi e addetti ai lavori, e che a molti è sembrata una vera e propria accusa di tennis truccato, o comunque manipolato.

Federer ha spiegato che “i direttori dei tornei hanno permesso che, con la velocità delle palline e dei campi, ogni settimana fosse praticamente la stessa. È per questo che puoi vincere Roland Garros, Wimbledon e Us Open giocando allo stesso modo”. Secondo lo svizzero, la scelta non è neutrale: avere superfici lente riduce le sorprese e spinge in alto le star, creando finali più appetibili per sponsor e tv.

Roger Federer in tribuna a Wimbledon
Roger Federer in tribuna a Wimbledon Ansa

Il suo ragionamento ha toccato un nervo scoperto. Negli ultimi due anni Sinner e Alcaraz si sono spartiti gli otto Slam in calendario: quattro titoli a testa dal 2024. Lo spagnolo ha mancato solo l’Australian Open, l’italiano non ha ancora conquistato il Roland Garros. Risultato: un duopolio che ricorda le grandi rivalità del passato, ma a quanto pare con un sospetto in più, quello dell’aiuto indiretto delle superfici.

Federer non si è fermato qui. Ha ipotizzato che “questo agisca da rete di protezione contro il giocatore più debole: deve tirare colpi straordinari per battere Sinner. Su campi veloci, potrebbe cavarsela con pochi colpi ben piazzati”. In altre parole: le condizioni odierne ridurrebbero le possibilità di exploit degli outsider. In realtà Roger è già stato parzialmente smentito dalla Laver Cup, dove Taylor Fritz (non proprio un outsider ma non uno del duo Sincaraz) ha sorpreso Alcaraz vincendo 6-3 6-2 e consegnando il titolo a Team World. Anche se è chiaro che non si tratta di uno slam né di un 1000 e che bisognerebbe pesare il vero impegno di Carlos.

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La questione è stata sottoposta direttamente a Jannik Sinner, prima del suo debutto al China Open di Pechino contro Marin Čilić. L’altoatesino, non proprio a sorpresa, ha scelto la linea della diplomazia: “I campi duri, a volte, sono molto simili. Ci sono piccole differenze. Indian Wells, per esempio, è un po’ diverso perché la palla rimbalza più alta. Ma sì, spesso troviamo situazioni di gioco più o meno uguali”.

Una mezza ammissione? Sinner ha aggiunto: “Non so se ci saranno cambiamenti o meno. Io cerco di adattarmi nel miglior modo possibile. Penso di star facendo un buon lavoro”. Nessuna smentita frontale, solo il richiamo al dovere del giocatore: adeguarsi. Basterà a spegnere la polemica e a cancellare il dubbio?

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